L’ipertrofia prostatica, un problema non sempre tale
La ghiandola prostatica è presente negli individui di sesso maschile e arriva a piena maturazione dopo la pubertà. All’interno della prostata è presente il primo tratto della via urinaria maschile (l’uretra).
La secrezione prostatica non ha solo la funzione di lubrificare e preparare all’atto sessuale, infatti è ricca di fruttosio che aumenta la mobilità e la sopravvivenza degli spermatozoi.
Tutti gli uomini al di sopra dei 40 aa, all’interno della ghiandola prostatica, cominciano a sviluppare un tumore benigno chiamato comunemente ipertrofia prostatica o adenoma o adenomioma prostatico come può essere facilmente dimostrato da un esame ecografico.
Quindi dire volgarmente e in maniera non corretta “hai la prostata” in verità si riferisce all' ipertrofia prostatica nè più nè meno come volgarmente dire “hai l’appendice” si riferisce all’appendicite.
L’adenoma prende origine nella porzione prostatica concentricamente più interna, e può crescere più meno smisuratamente e nelle varie direzioni dello spazio.
Capita molto spesso per non dire quasi sempre di incontrare pazienti spaventati per avere scoperto di avere un grosso adenoma non accompagnato, per altro, da alcuna sintomatologia ostruttiva delle basse vie urinarie.
Grossi adenomi possono crescere senza essere causa di importanti ostruzioni all’uretra mentre non è eccezionale riscontrare modesti adenomi che ostruiscono marcatamente.
Ad esempio la crescita adenomatosa tra i 2 lobi prostatici e in direzione della cavità vescicale di un adenoma (3* lobo prostatico) frequentemente è causa di disturbi ostruttivi.
Solo una attenta anamnesi, la visita urologica con la palpazione della prostata, la flussimetria urinaria e l’esame ecografico possono chiarire se l’adenoma prostatico, presente in tutti gli uomini sopra i 40 aa, possa essere motivo di preoccupazione.