Calcolosi renale in gravidanza. Che fare ?
La calcolosi renale (o meglio dell’apparato urinario) può essere classificata in base alle dimensioni del calcolo, alla posizione, alle caratteristiche di visualizzazione con la classica radiologia, alla composizione del calcolo e del suo rischio di recidiva.
La calcolosi uratica (e non solo comunque), per le sue caratteristiche, diventa una sfida diagnostica e terapeutica nella donna in gravidanza nel periodo del secondo e terzo trimestre. Il problema diagnostico nasce dalla impossibilità di sottoporre la donna in gravidanza (e quindi il feto) all’esposizione di radiazioni.
L’ articolo che riporto in bibliografia sottolinea tali aspetti indicando come “diagnostici” in prima battuta l’ecografia e l’esperienza dell’urologo curante, come anche abbia buon senso monitorizzare eco graficamente lo “stato di salute” del rene appena documentata la gravidanza.
Nel caso di calcolosi sintomatica l’approccio è con la terapia medica espulsiva, nelle forme non rispondenti a tale approccio viene consigliata la ureterorenoscopia con litotrissia ed eventuali posizionamenti di stanting ureterali.
La patologia litiasica, seppur apparentemente semplice, richiede al contrario la gestione da parte di specialisti altamente perfezionati. Ogni paziente necessita di un approccio diagnostico e terapeutico personalizzato. Ancor più la donna in gravidanza
Celik O1, Türk H, Cakmak O, Budak S, Ekin RG, Keskin MZ, Yildiz G, Ilbey YO
Current approach for urinary system stone disease in pregnant women.
[Arch. Ital Urol Androl. 2016]