Cistiti persistenti: sospettare un tumore della vescica
La diagnosi precoce rappresenta una priorità della medicina moderna e questo è tanto piú vero quando stiamo parlando di tumori. I disturbi dei paziente devono essere sempre valutati con attenzione. A volte sintomi che spesso sono tipici di malattie benigne possono nascondere tumori aggressivi e pericolosi per la salute del paziente.
È il caso ad esempio dei disturbi minzionali di tipo irritativi come i bruciori ad urinare, l'aumento della frequenza minzionale, l'incominciare ad urinare di notte fino ad arrivare alle vere e proprie infezioni delle vie urinarie.
Occorre sempre valutare che i sintomi persistenti delle infezioni urinarie, soprattutto se non migliorano con il tempo e nonostante il trattamento medico possono invece essere secondari alla presenza di un tumore della vescica.
Questo tipo di neoplasia spesso si manifesta con il riscontro di sangue nelle urine e nei fumatori. Questo determina, qualora non ci siano questi due dati, un ritardo nella diagnosi. Nei pazienti che hanno una sintomatologia definibile "tipo cistite", occorre sempre sospettare la presenza di una neoformazione vescicale che può manifestarsi, e' bene ricordarlo, anche nei soggetti non fumatori e senza sangue nelle urine.
I tumori della vescica che provocano infezioni delle vie urinarie sono tipiche nelle donne e spesso portano ad un grave ritardo diagnostico che può compromettere anche la prognosi della paziente.
Diventa quindi consigliabile, nei casi di cistiti resistenti ai trattamenti farmacologici e recidivanti, valutare i pazienti con un esame citologico delle urine e una semplice cistoscopia.