Nuovo test genetico, DNA e tumore della prostata.
Uno studio interessante, recentemente pubblicato su Lancet da alcuni ricercatori britannici, mette in evidenza un test genetico in grado di prevedere le forme tumorali della prostata che recidivano e che necessitano di terapie più mirate.
L'esame del Dna proposto identifica gli uomini "piu' a rischio" misurando l'attivita' di alcuni geni che controllano la progressione del ciclo cellulare (CCP acronimo per Cell Cycle Progression), cioè il meccanismo che controlla la divisione e la proliferazione delle cellule.
Secondo questo studio chi ha piu' alti livelli di CCP ha tre volte piu' probabilita' di sviluppare una forma aggressiva di cancro alla prostata e, grazie a questo test, sarebbe possibile identificare tra i pazienti con tumore alla prostata e che hanno gia' subito un intervento di asportazione chirurgica della prostata, chi può avere una recidiva del tumore addirittura nel 70% dei casi.
E' già noto che i livelli di CCP alterati possono arrivare a predire la sopravvivenza nei tumori del seno, del cervello e del polmone e lo studio britannico in questione sostiene che questo test genetico dovrebbe essere affiancato a quello che si fa di routine e che valuta i livelli del PSA, cioè l'antigene prostatico specifico.
Il CCP test in sintesi ci permetterebbe di scoprire i tumori della prostata che hanno necessita' di un trattamento precoce ed anche di decidere in modo più "sereno" che tipo di strategia chirurgica scegliere.
Fonte: http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(10)70295-3/abstract