Dutasteride e controllo della progressione clinica nella ipertrofia prostatica benigna
Prevenire è meglio di curare. Questo adagio è stato tenuto in considerazione dal gruppo canadese che ha estrapolato i dati dallo studio REDUCE, studio conosciuto dagli urologi, dedicato allo studio del cancro alla prostata.
Sono stati inclusi pazienti non trattati in precedenza ,con volume della postata tra 40/80 ml e sintome score < 8 i.
Lo studio includeva 792 uomini trattati con dutasteride e 825 uomini trattati con solo placebo.
La progressione della patologia (ricordo che si parla di ipertrofia prostatica benigna) si è verificata nel 21% dei pazienti trattati con dutasteride e nel 36% del gruppo placebo.
Questi dati depongono per una riduzione del rischio relativo del 41% e una riduzione del rischio assoluto del 15%.
Nonostante i risultati positivi non dobbiamo dimenticare eventuali eventi avversi quali la riduzione della libido in almeno il 10% dei pazienti. Utile sempre personalizzare la terapia al paziente in base ad una accurata anamenesi e diagnostica uro/andrologica.
Bibliografia:
Effect of dutasteride on clinical progression of benign prostatic hyperplasia in asymptomatic men with enlarged prostate: a post hoc analysis of the REDUCE study.
Toren P, Margel D, Kulkarni G, et al. - BRITISH MEDICAL JOURNAL 2013; 346:f2109.