Statine: utili anche contro il tumore della prostata

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Le Statine, farmaci usati in presenza di una dislipidemia perché inibiscono la sintesi del colesterolo, presente nel nostro organismo, sembrerebbero avere anche una sicura attività antitumorale.

Una segnalazione in questa direzione ci verrebbe fornita da un studio ponderoso, pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology e condotto da alcuni ricercatori canadesi del Jewish General Hospital e della McGill University di Montreal.

L'indagine ha analizzato i dati relativi a 11.772 uomini con una diagnosi di tumore della prostata senza metastasi, controllati in un periodo che andava dall’aprile 1998 al dicembre 2009.

Dopo aver analizzato tutte le relative e complesse relazioni e correlazioni statistiche, epidemiologiche ed altro, per escludere possibili errori di valutazione, i ricercatori sono giunti a queste conclusioni, cioè che l’uso delle statine, dopo la diagnosi di tumore, sembra essere associato ad un diminuito rischio di mortalità, legata al tumore prostatico ma anche a tutte le altre possibili cause di morte; questa situazione positiva era ancora più significativa negli uomini che già, prima della diagnosi di tumore alla prostata, facevano uso di statine.

Naturalmente questa indagine, con una forte impronta epidemiologica, non ci dice perché le statine abbiano quest'attività anti-oncogena anche se diverse e recenti segnalazioni ci indicherebbero, per questa famiglia di farmaci, un’azione capace di inibire la proliferazione caotica e non controllata di alcune cellule tumorali.

 

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Data pubblicazione: 07 novembre 2013

14 commenti

#1
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Sulle statine si dice tutto e il contrario di tutto. ci sono addirittura dei cardiologi che affermano che, in realtà, le statine non servirebbero a nulla (non diminuirebbero il rischio di avere un infarto o un ictus in caso di ipercolesterolemia) e che siano altamente tossiche per l'organismo

#2
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Dr. Giovanni Beretta

Informazioni le sue note ed interessanti ma che non modificano l'informazione sulle statine e cancro della prostata riportato in questo lavoro del 2013.

#3
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Sì, quello che volevo sottolineare è che, nonostante pare che le statine siano benefiche per la prostata, sembra che però non lo siano per altri organi (come il fegato).

#4
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Bene, comunque indicazioni terapeutiche così mirate vanno prese solo e sempre sotto lo stretto controllo del proprio medico di fiducia!

#5
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Bè, ma quello è normale. credo che nessuno vada in farmacia ad acquistare statine senza la ricetta rosa del medico

#6
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Chiudo qui la conversazione dicendo che, dopo tre mesi di assunzione di rosuvastatina da 10 mg al giorno, a momenti mi stavo giocando i muscoli di entrambe le cosce delle gambe. fitte lancinanti e bruciore continuo (magari fossero stati solo crampi), CPK innalzati di botto, transaminasi alterate e tosse e raffreddore da metà Dicembre ad oggi. il colesterolo si è abbassato, è vero, ma non ho ricontrollato la glicemia (di solito ho 75 come valore), perché so che si innalza anche quella. ormai non sono pochi i medici (soprattutto cardiologi) che affermano che le statine, oltre ad essere inutili (dicono che non è vero che diminuiscono la possibilità di avere un infarto o un ictus), arrecano talvolta danni irreparabili all'organismo. ho sentito la dichiarazione di un cardiologo francese che diceva che bisognerebbe addirittura risarcire i pazienti sottoposti per anni con statine

#7
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Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
queste sue osservazioni "negative" sulle statine purtroppo o per fortuna non modificano l'informazione sulle statine e loro attività anti-oncogena a livello della prostata, come riportato in questo lavoro del 2013.
Ancora un cordiale saluto

#11
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Gentile lettore,
controlli la data della referenza bibliografica che lei citata, vecchia di circa 11 anni rispetto a quella da me citata in questa mia news:
Epidemiology 2002 May;13(3):262-7
Statin use and the risk of breast and prostate cancer.
Coogan PF, Rosenberg L, Palmer JR, Strom BL, Zauber AG, Shapiro S.
Slone Epidemiology Unit, Boston University School of Medicine, Brookline, MA 02446, USA. pcoogan@slone.bu.edu

#12
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Dottore, io capisco la campagna in favore delle statine (chissà perché tutti a favore di questa categoria di farmaci, mentre quasi tutti d'accordo a demonizzare gli inibitori di pompa protonica o i procinetici, chissà perché?), ma lei ben sa che queste notizie, conferme e successive smentite si susseguono all'ordine del giorno. saluti

#13
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Dr. Giovanni Beretta

Sempre un'informazione questa purtroppo fuori tema rispetto alla mia news di tre anni fa.

#14
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Dr. Giovanni Beretta

Un'ulteriore conferma ed aggiornamento sul tema "Cancro della prostata e statine" ci giunge da uno aggiornatissimo Studio danese, presentato di recente al Congresso della EAU , svoltosi da poco a Monaco di Baviera.

Questa la sintesi:
"L'utilizzo di statine riduce la mortalità nei pazienti con tumore prostatico.
Un esteso studio danese, presentato nell'ambito del Congresso EAU 2016, fornisce supporto all'ipotesi che l'uso di statine sia associato a una ridotta mortalità per tumore prostatico. Facendo riferimento al Danish Cancer Registry, gli Autori hanno identificato tutti gli uomini a cui era stato diagnosticato un cancro della prostata tra il 1997 e il 2012, per un totale di 31.790 pazienti. Di questi 6675 avevano usato statine entro 3 anni prima della diagnosi e 6780 dopo. I risultati hanno mostrato che tra coloro che utilizzavano statine, il rischio di mortalità per ogni causa era ridotto del 19% rispetto a coloro che non le assumevano. In particolare, i pazienti in cura con questi farmaci avevano anche un rischio inferiore del 17% di mortalità per tumore della prostata rispetto ai non utilizzatori. Se le statine presentino un reale potenziale nella gestione di questo tipo di cancro è un'ipotesi che andrà approfondita in futuro.

Benzon Larsen S, et al. Statin use and prostate cancer mortality. 31st Annual Congress. Monaco, 11-15 marzo 2016. Abs 766

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