Gli italiani non conoscono l'urologo!
E’ questo il dato preoccupante che emerge dal 20° Congresso dell’Associazione Urologi Italiani ancora in corso a Montecatini Terme in questi giorni.
Il 33% degli italiani che hanno superato l’età di 50 anni non ha mai visto un andrologo od un urologo e il 50% di loro non si preoccupa se ha la necessità ad esempio di alzarsi più volte, durante la notte mentre dorme, per andare al bagno.
Questa negligenza è stata confermata dai 500 specialisti che hanno preso parte a questo importante Congresso urologico che ogni anno fa il punto della situazione su diversi ed importanti aspetti che caratterizzano l’Urologia e l’Andrologia in Italia.
Bimbo donna uomo
Si è sottolineato in questa sede che l’accettazione di sintomi fastidiosi, considerati come conseguenze inevitabili dell’età, la paura inutile e stupida della visita urologica, la sfiducia immotivata nei trattamenti farmacologici e il timore di eventuali proposte chirurgiche invasive tendono a tenere lontano il maschio italiano da una corretta prevenzione andro-urologica.
Sottoporsi a controlli andro-urologici, già ai primi segni, non sottovalutare sintomi e disturbi ricorrenti, anche se modesti, invece rappresenta, anche in questa disciplina medica, una strategia vincente e capace di prevenire più gravi ed importanti patologie future.
La diagnosi precoce di molte malattie è fondamentale per garantirci un futuro più sereno e per salvaguardare la qualità della nostra vita.
Coppia felice
La presenza di un varicocele, che interessa il 15% dei nostri uomini e che potenzialmente può determinare un problema d’infertilità, disfunzioni della risposta sessuale, come un disturbo dell’erezione che arriva a coinvolgere circa tre milioni d’italiani, l’ipertrofia prostatica benigna, che con una certa frequenza scatena disturbi noiosissimi come quello di alzarsi spesso la notte per urinare e l’urgenza di andare al bagno, anche di giorno, sono tutti disturbi e sintomi importanti ma che spingono solo un terzo degli italiani a rivolgersi al proprio medico curante per chiedere una successiva e più precisa valutazione urologica od andrologica.
Tutto questo deve cambiare e non è mai troppo tardi per cercare di sensibilizzare, attraverso una corretta, precisa e capillare informazione, il nostro maschio che, a differenza della sua compagna che precocemente conosce il suo ginecologo di riferimento, arriva spesso a superare la mezza età senza avere mai avuto un confronto serio con il proprio andrologo od urologo.
Per approfondire:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/212-che-cos-e-l-andrologia-chi-e-l-andrologo.html,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/229-la-menopausa-dell-uomo-esiste-l-andropausa.html.