Incontinenza urinaria con urgenza minzionale idiopatica

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

In questo articolo vorrei riportare alcuni concetti chiave estrapolati dagli ultimi articoli della letteratura scientifica.

Ecco i 18 punti da considerare:

1) il termine vescica iperattiva definisce una urgenza minzionale spesso accompagnata da pollachiuria diurna e notturna con o senza episodi di incontinenza da urgenza ed in assenza di infezioni delle vie urinaire o altre anomalie fisiche evidenti;

2) il termine incontinenza urinaria da urgenza definisce la perdita involontaria delle urine che si associa alla urgenza minzionale;

3) sebbene esistano cause neurologiche note, la maggior parte dei casi di vescica iperattiva è idiopatica;

4) l'esame urodinamico può risultare normale pure in presenza di sintomi da vescica iperattiva e quindi non è da considerarsi sempre come assolutamente interpretativo;

5) nella valutazione dei pazienti il diario minzionale è fondamentale;

6) è importante valutare la quantita di liquidi ingerita dalla paziente, con particolare attenzione all'input di caffeina;

7) l'esame obiettivo non è solo uro ginecologico, ma deve essere eseguito un esame neurologico, per lo meno superficiale;

8) l'esame delle urine deve essere sempre eseguito;

9) l'esame urodinamico non deve essere di necessità precedente alla terapia farmacologica, ma può essere proposto dove questa fallisca, per identificare una alternativa;

10) il training vescicale generalmente sortisce risultati;

11) gli esercizi mirati a sviluppare la muscolatura pelvico-perineale (ESERCIZI DI KEGEL) sono spesso utili;

12) l'e lettrostimolazioni della muscolatura pelvico-perineale non sempre sono associate a risultati positivi;

13) la stimolazione con radiazioni elettromagnetiche (sedia magnetica) non sempre è associata a risultati positivi;

14) la terapia medica si basa sostanzialmente sui farmaci antimuscarinici a lento rilascio;

15) alcune pazienti riferiscono miglioramenti associando terapia antimuscarinica, training vescicale ed esercizi di kegel;

16) la neuro modulazione sacrale ottiene un 50% dei risultati. Un medesimo effetto stimolatore su S3 si può ottenere con la stimolazione del nervo tibiale;

17 ) le iniezioni di tossina botulinica in vescica stanno acquisendo sempre più spazio: vengono eseguite con cistoscopio flessibile ed in anestesia locale. La paziente deve però essere informata che si tratta di una terapia sperimentale, che spesso occorrono iniezioni di richiamo e che deve essere pronta ad eseguire auto cateterismo intermittente;

18) terapie alternative come l'agopuntura stanno emergendo ora.

 

E’ indubbio però che la prevalenza della malattia sia molto alta e che ogni urologo del futuro debba padroneggiare l'argomento. Per approfondire: I Nygaard, N Engl J Med, 2010; 363:1156-62

Data pubblicazione: 07 novembre 2012

2 commenti

#2
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Utente 312XXX

Sono stato operato l'anno scorso di prostatectomia, purtroppo con complicazioni (resezione degli ureteri e successivo reimpianto) che hanno reso necessaria una prolungata degenza. Durante la degenza si sono sviluppate infezioni urinarie, tra le quali Staphilococcus aureus e Klebsiella pneumoniae. La prima mi ha causato spondilodiscite con crollo erosivo della vertebra d7 (sono tuttora in attesa di intervento ricostruttivo); la seconda mi ha causato febbri ricorrenti, ed all'urinocultura è tuttora presente.
Dal gennaio di quest'anno si è manifestata pollachiuria con urgenza minzionale, senza che nè uroTC nè ecografia evidenzino stenosi. Mi è stato detto che la mia vescica ha perso elasticità e che è molto difficile risolvere la situazione.Terapia con Urivesc non ha avuto successo; è consigliabile provare con Betmiga-Mirabgron ?

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