Infiammazione e ipertrofia prostatica

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Credo che sia esperienza almeno anedottica di ogni urologo sentir riferire da un paziente affetto da ipertrofia prostatica sintomatica che l'assunzione sporadica di un anti-infiammatorio possa causare un brusco miglioramento dei disturbi, come a suggerire che, almeno in alcuni pazienti, l'infiammazione sia una componente importante da patologia prostatica.

A sostegno di questa osservazione, sono oggi a disposizione numerose evidenze:

1) Numerose interleuchine con effetti proinfiammatori promuovono l'iperplasia prostatica.

2) Cellule infiammatorie vengono attirate nel microambiente prostatico e possono stimolare la crescita delle cellule epiteliali.

3) Lo stroma prostatico con il processo dell'invecchiamento è caratterizzato dall'upregulation di numerosi geni che codificano mediatori infiammatori.

4) L infiammazione può indurre stress ossidativo, che può a sua volta indurre una proliferazione cellulare compensatoria.

5) In pazienti operati per ipertrofia prostatica, l esame istologico mostra infiltrati infiammatori (Linfociti T, B, macrofagi) fino all 80% dei casi.

In considerazione di questi dati, i farmaci utilizzati nel trattamento della ipertrofia prostatica sintomatica che mostrano un effettono anti infiammatorio potrebbero avere un razionale nel loro utilizzo

 

Fonti : Bilal Chugthai, richard Lee, Alexis Te, steven Kaplan .Inflammation benign prostatic hyperplasia : clinical implication. Curr Urol Rep, 2011 ;4:274-77

Data pubblicazione: 24 ottobre 2012

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