Infiammazione e ipertrofia prostatica
Credo che sia esperienza almeno anedottica di ogni urologo sentir riferire da un paziente affetto da ipertrofia prostatica sintomatica che l'assunzione sporadica di un anti-infiammatorio possa causare un brusco miglioramento dei disturbi, come a suggerire che, almeno in alcuni pazienti, l'infiammazione sia una componente importante da patologia prostatica.
A sostegno di questa osservazione, sono oggi a disposizione numerose evidenze:
1) Numerose interleuchine con effetti proinfiammatori promuovono l'iperplasia prostatica.
2) Cellule infiammatorie vengono attirate nel microambiente prostatico e possono stimolare la crescita delle cellule epiteliali.
3) Lo stroma prostatico con il processo dell'invecchiamento è caratterizzato dall'upregulation di numerosi geni che codificano mediatori infiammatori.
4) L infiammazione può indurre stress ossidativo, che può a sua volta indurre una proliferazione cellulare compensatoria.
5) In pazienti operati per ipertrofia prostatica, l esame istologico mostra infiltrati infiammatori (Linfociti T, B, macrofagi) fino all 80% dei casi.
In considerazione di questi dati, i farmaci utilizzati nel trattamento della ipertrofia prostatica sintomatica che mostrano un effettono anti infiammatorio potrebbero avere un razionale nel loro utilizzo
Fonti : Bilal Chugthai, richard Lee, Alexis Te, steven Kaplan .Inflammation benign prostatic hyperplasia : clinical implication. Curr Urol Rep, 2011 ;4:274-77