La tossina botulinica per il trattamento della vescica iperattiva idiopatica

ivanomorra
Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo

La vescica iperattiva idiopatica è una condizione caratterizzata da una improvvisa, involontaria contrazione del muscolo della parete della vescica urinaria. La vescica iperattiva provoca una necessità improvvisa e inarrestabile di urinare, un aumentata frequenza minzionale diurna e notturna ed episodi di incontinenza urinaria da urgenza. La vescica iperattiva è una condizione patologica devastante che interessa circa il 17% della popolazione adulta dell’Europa.

Nella vescica iperattiva idiopatica non vi è una patologia sottostante come causa di questa condizione.

I trattamenti riabilitativi e farmacologici spesso risultano insufficienti a controllare questa condizione. Attualmente l’uso della tossina botuilinica A è sotto valutazione per il trattamento della vescica iperattiva.

La tossina botulinica A è da tempo impiegata per il trattamento dei pazienti con vescica iperattiva da causa neurologica.

La paralisi transitoria che viene determinata dalla tossina alla dose abituale di 200-300 UI determina la scomparsa dell’incontinenza e la riduzione della frequenza minzionale ma spesso implica la necessità di far eseguire al paziente cateterismi estemporanei per vuotare la vescica.

A marzo 2012 è stato pubblicato su European Urology un interessante studio multicentrico francese finalizzato a testare l’efficacia e le complicanze del’uso della tossina botulinica A a basso dosaggio nei pazienti con vescica iperattiva idiopatica refrattari ad altri trattamenti farmacologici.

I parametri valutati non erano solo clinici e urodinamici ma riguardavano anche la qualità di vita dei pazienti.

In questo studio, utilizzando un basso dosaggio di tossina botulinica A (Botox, Allergan) (100 UI) hanno ottenuto una riduzione superiore al 50% degli episodi di incontinenza, urgenza e frequenza minzionale, nel 65%dei pazienti trattati.

La qualità di vita in questi pazienti risultava inoltre significativamente migliorata dal trattamento.

Solo in 3 casi era stato registrato un residuo post-minzionale elevato tale da richiedere l’esecuzione di auto cateterismi.

Il rischio di dover eseguire autocateterismi, sembra quindi notevolmente ridotto utilizzando un basso dosaggio di tossina e questo potrebbe permettere una maggiore diffusione di questo trattamento per i pazienti con vescica iperattiva idiopatica.

Fonte: “ Efficacy and Safety of Low Doses of OnabotulinumtoxinA for the Treatment of Refractory Idiopathic Overactive Bladder: A Multicentre, Double-Blind, Randomised, Placebo-Controlled Dose-Ranging Study” Pierre Denys et al .

European Urology, vol. 6 1 ( 2 0 1 2 ) 5 2 0 – 5 2 9

Data pubblicazione: 01 maggio 2012

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