Per la prostata è meglio non mangiare carne, soprattutto rossa
Per la gioia dei vegetariani e dei vegani (coloro che non mangiano carne nè alcun cibo derivato da animali) dati, recentemente pubblicati su Plos One, dimostrano che il consumo di carne, soprattutto quella rossa, è associato in modo significativo anche alla possibile insorgenza di un cancro prostatico.
I risultati di questo recente studio dimostrerebbero inoltre che il consumo di carne rossa sarebbe connesso all'insorgenza delle forme più aggressive di questo tumore.
A segnalare questa cattiva notizia per i carnifori sono stati i ricercatori statunitensi, quasi tutti provenienti dall'Universita' californiana di San Francisco, supervisionati da John S. Witte, che hanno esaminato le cartelle cliniche di circa 1000 uomini (470 casi e 512 controlli), scoprendo che uno dei fattori "comportamentale-dietetico" più importante ad essere associato allo sviluppo di un tumore della prostata sarebbe proprio il consumo di carne rossa, soprattutto quella cotta alla brace o grigliata.
Ora, a questa prima osservazione, la prossima tappa a seguire sarà quella di individuare i singoli e veri composti elementari, responsabili dell'origine della neoplasia e questo con l'obiettivo di indicare in modo più preciso e mirato nuove strategie di prevenzione in questa complessa patologia che coinvolge la ghiandola prostatica.
Al momento comunque si consiglia prudenza nel consumo eccessivo di carni rosse, soprattutto cotte alla griglia.
Fonte:
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0027711
Per approfondimenti:
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html