Classificazione Cefalee, Emicranie e Nevralgie cervico-cranio-facciali

otellopoli
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno

Per completezza con i precedenti articoli concernenti l'argomento dolore, osservato da vari punti di vista, ritengo di riportare brevemente la forma sintetica dei criteri diagnostici formulati dalla IHS (International Headhache Society) nella ultima versione del manuale IHDC.

Ciò al fine di meglio puntualizzare la importanza della aderenza ai suddetti criteri diagnostici da parte del medico specialista in medicina del dolore, e ciò nella convizione che ad una miglior diagnosi corrisponderà un più adeguato approccio terapeutico.

La IHS classifica le cefalee in:

1) cefalee primitive, ovvero

cefalea muscolo-tensiva,

emicrania senz'aura e con aura,

cefalea a grappolo;

2) cefalee secondarie ad una condizione medica generale (che per definizione, pertanto, richiederanno un approccio terapeutico di quest'ultima);

cui si aggiungeranno

3) Nevralgie craniche e Dolori facciali di origine centrale.

 

(see more in IHDC-II: http://jnnp.bmj.com/content/75/6/808.full)

 

Circa la diagnostcica strumentale delle "nevralgie craniche e dolori facciali di origine centrale" val la pena di rammentare come questa possa avvalersi di due tipologie metodologiche: 1)diagnostica per immagini e in particolare Risonanza Magnetica con sequenze angiografiche, e 2)Elettromioneurografia facciale con studio dei muscoli facciali mediante ago-elettrodo e studio neurografico dei nervi facciale e trigemino mediante esame dei riflessi trigemino-facciali (blink reflex) e trigemino-trigeminali.

(see more: prossimo articolo dedicato alla diagnostica strumentale neurofisiopatologica delle nevralgie cranio-facciali)

 

Data pubblicazione: 27 dicembre 2012

8 commenti

#1
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Utente 367XXX

salve dottore volevo farle una domanda ,io circa tre anni fa ho avuto un incidente stradale con conseguenza colpo di frusta , da li inizia il mio calvario ogni tre quattro mesi da precisare quando cambia il tempo mi si irrigidisce il collo u muscoli delle spalle e mi vengono le vertigini, nausea, squilibrio della vista sudorazione fredda dolore al ginocchio destro delle volte anche delle scosse i muscoli delle spalle si irrigidiscono al punto di dislocarsi con dolori forti per motivi di lavoro ho trascurato ma dopo 3 anni ieri sono andato al pronto soccorso e mi hanno fatto un rx e non risultava niente poi ortopedico ha visto la contrattura dei muscoli e mi ha mandato al piano di sopra dal neurologo mi hafatto una visita e mi ha detto che molto probabilmente si trattava di cervicalgia ma mi subito fatto fare una tac per sicurezza i risultati della tac non erano allarmanti ma comunque mi hanno detto che ero molto teso ed allora il medico mi ha prescritto il laroxyl 5-8 gocce la sera prima di andare a dormire per tre mesi . adesso la mia domanda e siccome mia madre soffre di sclerosi multipla sarebbe il caso di approfondire meglio con altri esami se si che tipo di esami mi consigliate grazie.

#2
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Dr. Otello Poli

La sintomatologia descritta appare essere molto suggestiva per una cefalea muscolo-tensiva con estensione al rachide cervicale ed ai muscoli trapezii. Sembrerebbe essere anche la opinione dei colleghi che la hanno visitata gichhè la Amitriptilina (Laroxyl) è il farmaco di elezione per il disturbo suddetto.

#3
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Utente 367XXX

La ringrazio per la sua risposta, Ma siccome mia madre e affetta da sm onestamente mi sto un po preoccupando lei cosa mi consiglia di fare aspettare per vedere se il laroxyl possa fare qualcosa? Oppure fare degli esami più mirati? Grazie.

#4
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Dr. Otello Poli

Ritengo come la sua possa essere una forma di cefalea e rachialgia muscotensiva inizialmente con esordio post traumatico e quindi verosimilmente cronicizzatasi. Forse una componente posturale più una componente da stress possono aver contribuito.
Il fatto che sua madre sia affetta da sclerosi multipla non significa che Lei sia a rischio di ereditare in senso classico del termine la medesima malattia. Quel che sono le evidenze al momento, per altro contraddittorie, sono quelle di una maggior suscettibilità nel tempo a sviluppare nel tempo (su base di una parziale condivisione genetica e in rapporto alla esposizione di fattori ambientali comuni) la malattia demielinizzante. Rammenti e non perda di vista l'esordio dei suoi disturbi: post traumatica. Inizi il trattamento con il farmaco prescrittole (nb: qualora questo non avesse gli effetti attesi e sperati ciò non tradurrebbe ovviamente in una diagnosi di possibile o probabile SM ma solo nella indicazione a rivalutare i disturbi e la terapia). Qualora la situazione sia diventata, comunque, fonte di stress ed ansia quotidiana per Lei, le consiglio di sottoporsi ad una valutazione clinica neurologica e ad eventuali esami che il collega dovesse ritenere indicati in corso di visita.

#5
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Utente 372XXX

buonasera dottore sono una ragazza di 25 anni, ho iniziato a soffrire di forti mal di testa nel settembre del 2013 in seguito a vari esami mi è stata diagnosticata una sinusite mascellare per cui sono stata operata nel gennaio 2014 e la sindrome di arnold chiari I. continuo a soffrire di forti mal di testa nonostante una terapia di topamax 25mg 2volte al di' e una alimentazione corretta avendo effettuato anche le prove d'intolleranza allergica. ho provate varie terapie (fluxorten e laroxyl, sospese perchè mi hanno provocato aumento della persione arteriosa e corporea; Maxalt rpd; Partena ; LYRICA).
'volevo sapere quale sarà il mio destino' ? Sono statapresa in carica dal centro cefalee di Pisa dove vivo ma mi ritrovo a fare una vita ristretta e non trovare benefici... prima o poi questi attacchi di cefalea invalidanti per la maggior parte dei casi finiranno?? quando potrò smetterà la cura? ad oggi nessun medico è stato in grado di darmi una risposta...
la ringrazio anticipatamente per la risposta

#6
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Dr. Otello Poli

Gent.le utente quale tipo di cefalea le è stato diagnosticato? Muscolo-tensiva, Emicrania con o senza aura, Emicrania cronica quotidiana, Cefalea a grappolo, Nevralgia cervico-cranio-facciale...
Ha avuto miglioramenti dopo l'intervento chirurgico per sinusite?
Circa malformazione di Arnold Chiari I, ritengo sulla base della classificazione "tipo I", non ostacoli il flusso liquorale.
Sarebbe utile riportare in "virgolettato" il referto della RM mediante la quale la suddetta è stata diagnosticata.
Inoltre sposterei il presente consulto a distanza nell'"area neurologia" riservata ai consulti eventualmente indirizzato a chi le scrive.

#7
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Utente 372XXX

La cefalea che mi è stata diagnosticata è di2 tipi a grappolo e tensiva... con attacchi ogni dieci-quindici giorni.
'posizione bassa delle amigdale cerebellari,soprattutto la destra, che affiorano al piano passante per il forame magno peraltro con conservazione dello spazio subaracnoideo retreocerebellare' e sono stata classificata come Arnold Chiari I. 'materiale iperintenso T2 di significato flogistico occupa completamente il seno mascellare di Ds' (sinusite mascellare) che non mi ha dato nessun tipo di problema ne prima e non ho avuto nessuno tipo di beneficio neanche dopo l'intervento,però nonostante l'intervento sporadicamente continua a gonfiarsi la guancia. Non riesco a capire se quando terminerò la terapia 'sopravvivero'agli attacchi esoprattutto quando dovrò farlo.
grazie della disponibilità dimostarta

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