Può il consulto online sostituire la visita reale?

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo

Prevale vastissima letteratura che sovrastima, a nostro parere, i rischi dell’informazione online per i pazienti a causa del fatto che molti siti forniscono informazioni generiche poco approfondite, di dubbia provenienza e senza alcun riferimento a fonti autorevoli, o che non garantiscono la tutela della privacy agli utenti o che contengono contenuti inframezzati in misura molto marcata da pubblicità commerciale.

Abbiamo voluto con uno studio prospettico quinquennale verificare quali siano le caratteristiche dell’e-patient, quali siano i problemi che possono insorgere nel rapporto medico-paziente virtuale, quali sono i rischi reali legati al consulto online, quale il training necessario per abilitare il medico all’uso dello strumento virtuale nell’esercizio della professione medica e molti altri aspetti che verranno sviluppati e approfonditi in uno studio successivo a questa prima pubblicazione.

La nostra casistica comprende 2700 utenti (2300 femmine e 400 maschi, età compresa tra 18 e 65 anni, media 37).

 

Secondo le attese sono i giovani quelli che utilizzano maggiormente lo strumento, cioè quelle fasce di età che in prevalenza comprendono la generazione dei cosiddetti “nativi digitali”, ovvero coloro che sono cresciuti in un mondo connesso in rete e non hanno conosciuto un “prima” animato da giornali cartacei e da telefoni fissi a gettoni.

I dettagli sui materiali e metodi e la discussione su questo tema sono trattati su:

https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html

 

Secondo tutte le valutazioni che abbiamo fatto sulla base dei dati raccolti, nell’82% dei casi della nostra esperienza i consulti a distanza in Senologia avrebbero senz’altro potuto sostituire la visita reale con risparmio di tempo per gli operatori sanitari e soprattutto di risorse economiche per la comunità.

 

  • Rinviati a visita reale                  470     18%
  • Possibilità di consulto esauriente             2230     82%

 

Data pubblicazione: 23 settembre 2011 Ultimo aggiornamento: 26 agosto 2016

24 commenti

#2
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Dr. Salvo Catania

Grazie mille .
Aprirò una discussione al più presto su spazio medici perchè questo lavoro entro breve lo porterò al di fuori di Medicitalia e...prima di farmi fucilare (^___^) mi serve il parere...di tutti.

Sui patofobici "ossessivi" , come i giapponesi che vanno in giro con le macchine fotografiche, avevo anche registrato i vostri pareri sparsi su spazio medici. Purtroppo li avevo registrati senza trascrivere la paternità ...se no vi avrei ringraziato...uno ad uno.

#4
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Ex utente

"Secondo tutte le valutazioni che abbiamo fatto sulla base dei dati raccolti, nell’82% dei casi della nostra esperienza i consulti a distanza in Senologia avrebbero senz’altro potuto sostituire la visita reale con risparmio di tempo per gli operatori sanitari e soprattutto di risorse economiche per la comunità."

Come può un medico che si defisce tale asserire che si può fare una visita senza toccare il paziente? Mi pare l'ennesima trovata incentrata al risparmio (virtuale) al discapito della salute (reale) dei pazienti.

#5
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Dr. Salvo Catania

Gentile utente.

>>Come può un medico che si defisce tale asserire che si può fare una visita senza toccare il paziente>>

Infatti il medico che tale si definisce non l'ha MAI scritto. Dovrebbe leggere l'articolo allegato e non solo le conclusioni riportate su questo blog.
Esempio
>>>Da qui siamo partiti, nel 2006, riservando al consulente del sito dell’area senologica-oncologica l’esclusiva funzione del consiglio, del counseling e della informazione. Via via che si cementavano i rapporti con gli utenti abituali ci siamo però chiesti se non fosse realizzabile una sorta di comunicazione online bidirezionale studiandone le differenze con il rapporto reale e i problemi che possono insorgere nella relazione con un interlocutore anonimo.>>

Quindi quel che Lei chiama "visita" io l'ho definita consiglio-counseling-informazione.

Pertanto il "medico che si definisce tale" scrive che nell'82% dei casi si possono dare consigli, interpretare esami e referti esattamente come si può fare nel corso della visita reale.

Se Lei mi inviasse l'esito di un referto mammografico lo potrei senz'altro interpretare a distanza, se mi chiedesse invece di interpretare un nodulo senz'altro occorrebbe la visita.

Lo legga attentamente e vedrà che non c'è scritto da nessuna parte >>che si può fare una visita senza toccare il paziente>>.

E se ci fosse (MA NON C'E') beh allora la ringrazierei e modificherei il testo.






#6
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Ex utente

Scrivere una conclusione su un blog e poi un'altra su un articolo a parte, che non riprende lo stesso concetto è sinonimo di disinformazione propagandistica. Un medico non dovrebbe essere cristallino con la divulgazione di informazioni al pubblico?

Quello che chiama "consiglio-counseling-informazione" nell'articolo, nel blog (la "facciata pubblica" del lavoro) lo cambia con "i consulti a distanza in Senologia avrebbero senz’altro potuto sostituire la visita reale".

Mi scusi poi, ma come può "interpretare" a distanza una serie di lastre mammografiche senza visionarle? E,inoltre, se ci fossero noduli che io non riuscirei ad apprezzare, ma magari un medico esperto si con una visita reale, un "consulto esauriente" non porterebbe ad uno sviluppo nel tempo di un eventuale tumore?

#8
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Dr. Salvo Catania

>>Scrivere una conclusione su un blog e poi un'altra su un articolo a parte, che non riprende lo stesso concetto è sinonimo di disinformazione propagandistica. Un medico non dovrebbe essere cristallino con la divulgazione di informazioni al pubblico?
>>

Mi vuole per favore indicare, POICHE' LE CONCLUSIONI SONO EGUALI NELL'ARTICOLO E NEL BLOG, dove Lei avrebbe ravvisato gli estremi della disinformazione propagandistica ?


#9
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Ex utente

1) un chirurgo che valuta e consiglia online con solo la lettura di un referto? andiamo bene...

2) non giriamoci attorno, è lapalissiano: il blog è scritto con frasi di comodo, confidando che gli utenti meno accorti si fermino ad una prima, superficiale lettura

3) veda punto 2.

#10
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Dr. Salvo Catania

Gentile signore/a, si fa per dire,
la informo che la possibilità di gestire la discussione è affidata all’autore del blog (il sottoscritto) che se avesse voluto perseguire gli scopi che mi attribuisce avrei bannato la possibilità di intervenire.
Invece l’ho lasciata aperta perché mi sembra corretto ricevere tutte le legittime criticità, purchè in buona fede, perché in primis sono utili all’autore stesso.
Ora però mi sembra che stia esagerando .
1) E’ intervenuto/a solo per offendere
>>è sinonimo di disinformazione propagandistica>>
>>un medico non dovrebbe essere cristallino con la divulgazione di informazioni al pubblico?>>
>>nel blog (la "facciata pubblica" del lavoro) nel lavoro lo cambia >> FALSO !!
>>ma come può "interpretare" a distanza una serie di lastre mammografiche senza visionarle ?>>
FALSO E TENDENZIOSO
>>un chirurgo che valuta e consiglia online con solo la lettura di un referto ?>>
>>il blog è scritto con frasi di comodo, confidando che gli utenti meno accorti si fermino ad una prima, superficiale lettura>> GLI UTENTI MENO ACCORTI ?

2)Le risposte gliele ho già date.
Non sono interessato a sapere in cosa Lei sia “ utente accorto”
Di certo dimostra di non essersi accorto di
a) Non avere letto l’articolo se no non scriverebbe ciò che ha scritto
b) Le lascio la benevola possibilità che non sia in grado di comprendere, valutare o giudicare ciò che c’è scritto, tant’è che non ha compreso neanche le mie repliche.
Ma questo non l’autorizza a scaricare una raffica di offese e falsità.
c) Si fa forte dell’anomimato per sputare sentenze senza averne i requisiti per valutare un lavoro sul quale dimostra una scarsa competenza, che invece altri pur essendo non addetti ai lavori stanno dimostrando di avere scrivendomi mail private dove ci mettono faccia e cognome e scarsa...superficialità.
Ce ne sono anche forti, ma chiaramente costruttive e non solo per provocare e basta.
d)Pertanto poiché ciascuno di noi a pieno diritto resterà della stessa idea mi pare superfluo concludere che tra noi la discussione qui finisce.
e) Poiché è in allestimento una seconda pubblicazione sullo stesso tema Le raccomando vivamente di non leggerla . O si sente obbligato/a a giudicare il mondo a dispetto dei santi ?

#11
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Ex utente

Si "fa per dire" un corno, sono una signora come facilmente intuibile dai primi post.

1) Mi dispiace si sia offeso,ma evidentemente le mie considerazioni hanno toccato i punti giusti.

2)

a) letto senza problemi
b) si comprende benissimo, purtroppo
c) lei invece si fa forte della figura della sua professione per contrastare poco elegantemente considerazioni personali di una "normale" cittadina
d) a disposizione.
e) arrivederci alla prossima

#12
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Dr. Salvo Catania

Intanto per informare gli "utenti meno accorti" vorrei allegare il link di questo blog del collega di Medicitalia

https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/1436-psicoterapia-via-internet-contro-la-depressione.html

su uno studio da cui si evince che >>
La terapia cognitivo-comportamentale via internet sembrerebbe avere, in questo studio, tassi di efficacia pari se non superiori, in alcuni casi, sia per la depressione in fase acuta che per la prevenzione delle ricadute. Anche il tempo dedicato dal terapeuta allo svolgimento della terapia sembra essere inferiore rispetto al setting classico, con la possibilità di trattare più pazienti con un dispendio di risorse inferiore.>>

SI PARLA DI TERAPIA ...altro che consigli-informazione !!


E non mi risulta che al momento attuale si siano levate voci di dissenso da utenti accorti verso questi "imbroglioni ricercatori" svedesi.

#13
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Dr. Salvo Catania

Invece per gli utenti che "sanno tutto" e non approfondiscono gli studi, allego alcuni link illustrati con linguaggio lontanissimo dal medichese

1) http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/tecnologia/medico-virtuale/medico-virtuale/medico-virtuale.html

>>>Convertendo i medici alla "religione" elettronica le visite per paziente si sono ridotte del 26%, aumentando però telefonate ed email. Non è l'unico sintomo del cambiamento. Uno studio pubblicato a gennaio negli Archives of Internal Medicine ha confrontato la performance di due gruppi di ospedali texani. Chi ha informatizzato sul serio ha ridotto del 15% i morti e del 16% le complicazioni>>

SIC e RISIC !!!!

2) Consulto virtuale, aiuto virtuale
http://www.swissinfo.ch/ita/scienza_e_technologia/Consulto_virtuale_aiuto_reale_.html?cid=30815926

#15
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Dr. Salvo Catania

Tra i tanti commenti ricevuti privatamente vorrei riportare quello di un esperto giornalista della COMUNICAZIONE in Italia e Francia, Responsabile del Centro Televisivo del Vaticano

http://www.urbaniana.edu/mastercsim/pag/egidio_maggiori.htm

>>Da "uomo di comunicazione" non posso non partire dalla considerazione che
tutta la nostra vita ormai è contaminata dal web: passiamo gran parte delle nostre giornate davanti al computer e molte delle operazioni della nostra quotidianità si svolgono in rete.

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha consentito di raggiungere il mondo delle informazioni, di qualsiasi natura, in ogni luogo e in tempo reale.

E sicuramente l'accesso in real time alle notizie o ai servizi che ci
necessitano ci ha in qualche modo, viziato, abituandoci ad una risposta
immediata a qualsivoglia nostra domanda.

Sul tema salute, in particolare, il discorso è molto delicato e complesso.
La rete, i social network, i forum, hanno consentito e arricchito la pratica
dell'autodiagnosi. Al primo sintomo, molti utenti cercano immediato conforto
e riscontro in rete, spesso basandosi sul racconto di chi ha avuto disturbi
simili, nella peggiore delle ipotesi auto prescrivendosi anche i farmaci,
bypassando anche la tradizionale visita dal medico di famiglia, spesso primo
step di una serie di consulti fondamentali in molti casi a comprendere la
vera patologia di un individuo.

E' proprio questo il rischio dell'informazione medica che corre sul web:
l'annullamento dell'individualità che lo schermo nasconde.
Una diagnosi personalizzata, fondamentale per una corretta informazione
medico-paziente, diagnosi che, nella maggior parte dei casi, può essere
compilata solo dopo un'attenta visita.

Un consulto via web è sicuramente un segno dei tempi ed è lo strumento che
contrasta la cattiva abitudine delle autodiagnosi in rete. Spesso colma
vuoti lasciati dal medico di base e spesso, oltre lo schermo, il paziente
trova informazioni specifiche per il suon caso e conforto in tempo reale (o
in tempi molto più brevi di quelli che una visita richiederebbe).

"Siamo consapevoli che il consulto virtuale non possa mai sostituire quello
reale."
Vero che il mondo della medicina è già stato molto influenzato dalla
tecnologia, così come è indubbio che il futuro passa attraverso il web.
Indispensabile dunque uno sviluppo di questo canale di comunicazione.

Egidio Maggioni
MAB.q srl
www.mabq.com

#17
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Ex utente

ciao dottore.Mia figlia ha fatto un'ecografia xche aveva un dolore forte all'inguine e toccandosi ha evidenziato un bozzolo .l'esito dell'ecografia e il seguente. l'esame ecografico evidenzia, a livellodella regione inguinale destra, in corrispondenza della tumefazione clinicamente apprezzabile, la presenza di una tumefazione linfonodale, ovalare, polilobata, di circa 2 cm, con iloecogeno centrale, vascolarizzata. coesistono altre piccole tumefazioni linfonodali in sede limitrofa dal diam max di circa 1 cm . Torna indietro e riprova.

#18
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Dr. Salvo Catania

Gentile utente,purtroppo non è questa l'area dei consulti.

Tuttavia per non farle sprecare tempo Le dico subito che nel suo caso (ed in genere quando si richiede la valutazione di un linfonodo) è impossibile tramite Internet apportare ulteriore contributo senza una visita.

Indirettamente, la ringrazio per questo, mi ha offerto un esempio di richiesta di consulto che richiede di essere rinviato a visita reale.

#21
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Utente 277XXX

Leggo molte richieste di consulto su questo sito ed ho verificato che i medici rimandano frequentemente ad una visita reale. Ciò contrasta con i dati che ha presentato lei nel suo studio.

#22
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Dr. Salvo Catania

>>Leggo molte richieste di consulto su questo sito ed ho verificato che i medici rimandano frequentemente ad una visita reale. Ciò contrasta con i dati che ha presentato lei nel suo studio.>>

Verissima la sua osservazione. Ma dovrebbe leggere l’articolo base di questo studio

https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html

dove è spiegato in dettaglio quali sono i criteri dei consulti “rinviati a visita reale” e sono applicati in area senologica. Questi criteri variano da una area specialistica all’altra.

Ad esempio se Lei volesse una diagnosi( non si possono fare diagnosi o prescrivere terapie on line) su una lesione dermatologica , anche se questa è ben descritta, occorre SEMPRE VEDERLA per esprimere un minimo giudizio diagnostico molto più frequentemente che in area senologica.

Purtroppo questi sono i limiti del consulto online rispetto alla visita reale.
Legga i dettagli dello studio e troverà molte risposte alla sua curiosità più che legittima.

#24
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Dr. Salvo Catania

Attualmente rivedendo tutti i miei dati (che poi sono dati di questo sito ) direi che l'e-consulting merita ancora più importanza di quanta ne avessi data io nel 2011 quando cioè aprivo questo blog

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