Proprieta benefiche caffe.

Il caffè fa bene o male? Gli effetti benefici su alcune malattie

alessandro.scuotto
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Due pubblicazioni recenti apparse su Annals of Internal Medicine, una americana e l'altra europea, hanno posto in rilevo gli effetti positivi del consumo di caffè sulla riduzione della mortalità per diverse malattie.

Gli studi dicono che bere caffè fa bene

Si tratta di due ampi studi prospettici condotti rispettivamente su 185.855 persone, quello americano, su 521.330 persone, quello europeo.

Nello studio americano [1] su popolazione multietnica si è rilevata l'associazione tra consumo di caffè e inferiore mortalità complessiva nella popolazione osservata. La valutazione statistica ha tenuto conto degli aggiustamenti per le variabili confondenti (fumo, ecc.).

benefici caffe

La correlazione è risultata analoga anche per il consumo di caffè decaffeinato, e questo dato ha suggerito che l'associazione fosse legata non alla caffeina, bensì ad altre componenti biologicamente attive (come alcuni composti fenolici) che possono interferire positivamente con lo stato di salute esplicando attività antiossidanti, azione sulla sensibilità periferica all'insulina, sulla funzionalità epatica e sull'infiammazione cronica.

Il caffè fa bene al fegato e non solo

L'associazione tra il consumo di caffè e le patologie con con più alta mortalità negli Stati Uniti ha fatto riscontrare una diminuzione della mortalità per quel che riguarda le malattie cardiovascolari, i tumori (per esempio il cancro alla prostata), le pneumopatie croniche, l'ictus, il diabete e le malattie renali.

Nello studio europeo [2], su popolazione multinazionale, è stata rilevata l'associazione tra maggior consumo di caffè e inferiore mortalità conseguente a malattie dell'apparato digerente e dell'apparato circolatorio. Anche in questo caso la relazione è risultata presente sia per il consumo di caffè con caffeina, sia per il consumo di caffè decaffeinato.

Gli autori hanno rilevato che il consumo di caffè è associato a variazioni migliorative dei parametri sierici di funzionalità epatica, di infiammazione, di sensibilità insulinica e dei lipidi ematici, attribuendo a queste variabili la plausibile interpretazione biologica del potenziale effetto protettivo sulla salute da parte del caffè.

Una stretta associazione è stata riscontrata tra consumo di caffè e ridotta mortalità per malattie del fegato; per quel che riguarda la relazione con la ridotta mortalità per malattie cardiocircolatorie (incluse quelle cerebrovascolari), essa è risultata più evidente nel sesso femminile; nel sesso maschile è stata inoltre osservata una riduzione dei casi di suicidio nei bevitori di caffè.

Il commento in un editoriale Medscape [3] sull'argomento conclude con l'affermazione che il rilievo della riduzione complessiva della mortalità associata al consumo di caffè indica che può valer la pena di raccomandare il caffè come componente di una dieta salutare.

Data pubblicazione: 14 novembre 2017 Ultimo aggiornamento: 15 febbraio 2021

2 commenti

#1
Foto profilo Utente 125XXX
Utente 125XXX

Esiste anche un'indicazione, in tali articoli, sulla quantità giornaliera di consumo di caffè correlata a tali variazioni migliorative dei parametri citati?

#2
Foto profilo Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

Pur considerando che la "tazza" di caffè è un quantitativo variabile di bevanda, per quantità e concentrazione, nelle diverse popolazioni esaminate negli studi (nell'articolo europeo si fa riferimento a una tazza di 237 ml), i due lavori correlano un maggior beneficio al consumo di più di tre tazze di caffè al dì.
Nella discussione del lavoro europeo è dichiarato in modo esplicito che "higher consumption of coffee was associated with lower risk for death" (più elevata assunzione di caffè era associata con minore mortalità).

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche alimentazione 

Altro su "Alimentazione"