Dieta mediterranea anti eta.

Dieta mediterranea e longevità

alessandro.scuotto
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Uno studio prospettico, condotto su 4676 donne in buona salute, pubblicato su British Medical Journal ha dimostrato la relazione tra l'aderenza alla dieta mediterranea e la lunghezza dei telomeri nelle cellule.

Alimentazione mediterranea e "telomeri"

I telomeri sono costituiti da sequenze ripetitive di DNA poste all'estremità dei cromosomi, che prevengono la perdita di DNA all'estremità dei cromosomi e proteggono la loro integrità fisica; i telomeri vanno incontro a logoramento ogni volta che le cellule si duplicano, pertanto la loro lunghezza è considerata un marcatore biologico per l'invecchiamento: telomeri più corti sono infatti associati ad aspettativa di vita ridotta e a un incremento di probabilità di sviluppare malattie croniche connesse all'invecchiamento.

Con l'avanzare dell'età la lunghezza del telomero si riduce progressivamente, ma la variabilità individuale con cui ciò accade è parzialmente legata allo stile di vita, inclusa la composizione dietetica.

dieta longevita

Perché la dieta mediterranea rallenta l'invecchiamento?

Le caratteristiche della dieta mediterranea sono:

  • il consistente apporto di verdure, ortaggi, frutta, legumi, cereali, olio di oliva e da una ridotta quantità di grassi saturi
  • un maggior consumo di pesce rispetto alle carni
  • una moderata assunzione di alcolici (vino) ai pasti.

Tale composizione ha un notevole valore antiossidante e antinfiammatorio.

Poiché la lunghezza dei telomeri è compromessa dai processi ossidativi e infiammatori, è stato ipotizzato un ruolo dell'alimentazione su questo fenomeno.

I risultati dello studio confermano, su larga scala e con l'impiego di un marker biologico, il beneficio prodotto dalla dieta mediterranea sul processo di invecchiamento umano.

Data pubblicazione: 07 dicembre 2014 Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2021

27 commenti

#1
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Ex utente

Oggi purtroppo la dieta mediterranea non la fa più nessuno e non è neanche troppo facile da seguire, se ci pensiamo bene. parlo della vera dieta mediterranea, fatta di pane integrale, pasta integrale, legumi, frutta secca, frutta di stagione (oggi la frutta di stagione non esiste più), ortaggi di stagione (non esistono più. chissà come vengono coltivati e dove crescono), crusca. niente caffè, niente tea, niente zucchero, poco sale, mai una colazione al bar, mai una sera fuori al ristorante (non esistono ristoranti che offrono una dieta mediterranea), mai una cena con gli amici e via discorrendo. come si fa a portare aventi un regime dietetico così rigido? neanche un frate francescano ce la farebbe!

#2
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Dr. Alessandro Scuotto

La ringrazio per il suo intervento.
Ci sono sicuramente diversi aspetti da verificare e correggere nella tendenza sociale odierna di alimentarsi in maniera frettolosa e non del tutto sana. Ma la proposta di aderire maggiormente alla dieta mediterranea non implica i sacrifici e le rinunce da lei paventate; non è affatto vero che vadano esclusi caffè, tè, ecc.; è possibile cenare con gli amici (i mediterranei sono molto socievoli!), ed è tranquillamente possibile andare al ristorante scegliendo quel che si desidera mangiare.
La dieta mediterranea non è un "regime" rigido, è una dieta nel senso etimologico del termine: dal greco <diaita>, modo di vivere. In questo senso si tratta di recuperare il piacere di stare a tavola e coniugarlo con la prospettiva di buona salute.
Non è difficile, richiede soltanto un po' (ma poco) impegno.

#3
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Veramente non mi pare che la situazione sia così impossibile!
Innanzitutto, la dieta mediterranea non proibisce tè e caffè e quanto allo zucchero va LIMITATO, non abolito!
Legumi e frutta secca si possono trovare dovunque senza problemi. Frutta e verdura di stagione anche; basta non pretendere di mangiare ciliegie, uva, zucchine tutto l'anno. E -al supermercato- guardare la zona di produzione. Io d' estate mangio pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, insalata, cetrioli; d' inverno cavolfiori, finocchi, radicchio invernale, zucca, verze, porri. Le cipolle si trovano tutto l'anno. Poi ci sono le verdure raccolte in stagione e surgelate immediatamente (come il pesce), che conservano tutte le loro qualità nutritive. Oppure -come faccio io- si comprano in stagione le verdure fresche (le zucchine d' estate si trovano dovunque!), si cucinano e si congelano per utilizzarle durante l' anno. Il pane integrale si trova ormai dovunque. Io me lo faccio in casa e chiunque lo può fare: ormai vendono macchine per fare il pane dovunque, e costano veramente poco. L' olio di oliva si trova.
Quanto alla cena con gli amici e al ristorante: dov' è il problema? Quale ristorante non è in grado di offrire una pasta al pomodoro, una zuppa, un piatto di verdure grigliate o degli spinaci?

Vuole un paio di ricette "mediterranee" che può fare tutto l' anno?
1) 250 g. di farro integrale (o anche di grano, o di segale), 3-4 spicchi di aglio, due foglie di alloro, un po' di sale. Fare bollire per 20 minuti; poi aggiungere 200 g di lenticchie fatte ammollare per alcune ore e far bollire ancora 20 minuti. In tavola, aggiungere un cucchiaio di olio di oliva in ogni piatto.
2) affettare finemente 4 porri (o 2 grosse cipolle bianche); farli appassire in quattro cucchiai di olio; aggiungere due-tre cucchiai di farina, amalgamare bene e aggiungere poco alla volta un litro di brodo bollente. Far cucinare finché si addensa, aggiungere sale, pepe e un pizzico di noce moscata.
3) Risotto con spinaci/zucchine/zucca/broccoli....
4) pasta con le cime di rapa
5) Far appassire in 4 cucchiai di olio una grossa cipolla di Tropea; tostare nella base 250 g di riso da risotti, aggiungere una lattina di polpa di pomodoro e -sempre mescolando- brodo vegetale bollente quanto basta. A termine di cottura, aggiungere formaggio grana a piacere.

#4
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Ex utente

Dottore, il problema è innanzitutto economico e anche della qualità dei prodotti alimentari che si vanno a comprare quando si fa la spesa. i prodotti alimentari realmente biologici, così come le carni e pesci allevati come natura vuole, costano molto. la maggior parte della gente, a causa della crisi, non riesce più a fare la spesa nei supermercati Todis, figuriamoci se possono permettersi l'orata pescata nel Mediterraneo (poi, bisogna sempre vedere quanto è inquinato il mare!) o la frutta e verdura comprati nei negozi Natura sì o direttamente dal contadino (ammesso che esistano ancora, visto che pure gli agricoltori non si sa quali veleni mettano su ortaggi e frutta). la verità, dottore, è che non ci si riesce più a seguire una dieta sana ed equilibrata. con anni di regimi alimentari sbagliati (che più o meno tutti hanno seguito in passato) è difficile per il nostro organismo (o meglio, il cervello, dato che è questo l'organo che dà i comando anche per l'appetito) abituarsi a cose più povere. i contadini italiani del 1800 non bevevano caffè e non consumavano cioccolata. assumevano casomai del lardo (che è più dannoso del burro) e mangiavano i frutti (quelli sì genuini) della loro terra. il pesce non sapevano neanche che esistesse (infatti si concedevano giusto un pò di carne, di tanto in tanto). poi mangiavano frutta secca e carrube. ma gran parte delle cose che loro mangiavano, ai palati del giorno d'oggi, sono cose improponibili. dottore, parliamoci chiaro, crusca e carrube fanno schifo, anche se fanno bene. c'è poco da girarci intorno

#5
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Dr. Alessandro Scuotto

Gentile utente,
sono senz'altro d'accordo che il tema dell'alimentazione sia particolarmente articolato e complesso, ma lei - in quest'ultimo intervento - tocca contemporaneamente tre problematiche nutrizionali differenti: l'aspetto economico, l'adulterazione del cibo, il gusto. Ciascun aspetto meriterebbe una discussione ampia, ma rischieremmo di abbandonare il tema tracciato dall'articolo scientifico riportato.

Poiché esistono conferme sul fatto che la dieta mediterranea porti dei benefici per la salute, è interesse di tutti - nei limiti delle proprie competenze e dei propri uffici - far sì che possiamo avvalercene.
Questa convinzione potrà condurre noi medici a indicare composizioni dietetiche più appropriate, le industrie alimentari a produzioni più rispettose, l'agricoltura alla utilizzazione di ausili appropriati e compatibili con la buona salute, i ristoratori a migliorare la scelta dei prodotti da utilizzare in cucina..., i "consumatori" a orientare le preferenze in maniera più salutare e in accordo con il gusto.

Vede, come di consueto, ci sono due possibilità per affrontare un problema: una è quella pensare ed agire come se non si potesse cambiar nulla adattandosi alle scelte che altri fanno al nostro posto, l'altra - quella in cui credo io - è quella di informarsi ed informare, di proporre alternative che - non immediatamente, ma nel tempo - possano migliorare lo stato attuale delle cose.

#6
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Dottore, siamo d'accordo. ciò su cui volevo mettere l'accento è proprio sul fatto che spesso si parla di "dieta mediterranea" in maniera impropria o poco corretta, nel senso che si propone una dieta mediterranea che lo è solo in parte. ciò che viene proposto oggi è un "fac-simile" della dieta mediterranea, una specie di surrogato di quella originaria, per i motivi che ho sopra elencato (economici, nutrizionali e di palato). sovente (almeno in tv) si parla di dieta mediterranea come alternativa (a mio avviso giustamente) alle varie diete dimagranti che impazzano in Europa e negli USA, che fanno malissimo all'organismo. ma un altro conto è riportare la VERA dieta mediterranea come regime alimentare da seguire per tutti. è qui che il discorso si fa utopico, a mio modesto parere. comunque, non è vero che i nostri antenati seguivano regimi dietetici ottimali (tenendo però conto che zappavano la terra, almeno alcuni di loro), visto che mangiavano porzioni da leoni di carboidrati e bevevano litri di vino come se fosse acqua

#7
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Il mio pranzo di oggi: broccoletti (costo 1 euro), saltati in padella con olio di oliva, tre spicchi d' aglio e con aggiunta di 200 g di passata di pomodoro. Condita la pasta, ci mangiamo in due. La settimana scorsa avevo amici a pranzo e mi sono "allargata". In pescheria ho comprato vongole, cozze, cappelunghe (non si trovano sempre), un polipo e un calamaro pescati, una seppia decongelata (quelle fresche costavano molto), ci ho aggiunto un po' di mazzancolle surgelate che avevo comprato in offerta, e un pezzetto di asià. Costo totale 50 euro con cui abbiamo mangiato in 10 (5 euro a testa) e ho fatto un figurone. Certo, ho lavorato qualche ora, ma ne valeva la pena. Rinunciando alle cappelunghe e all' asià (che erano costosi), avrei potuto mettere dei filetti di sardina, magari qualche polipo in più e avrei ottenuto lo stesso effetto. Le carrube fanno schifo, sono d' accordo, ma fagioli (conditi con olio e cipolla) e lenticchie no! Non serve prendere l' orata; anzi la dieta mediterranea suggerisce il pesce azzurro (sardine, acciughe, sgombri) che è il più economico.
Per risparmiare sul pesce si può fare la spesa sabato pomeriggio sul tardi, quando spesso si può ottenere un prezzo speciale, cucinare il pesce (ovviamente in umido) e congelarlo cotto.
Non serve comprare la verdura nei negozi biologici: la verdura di stagione non è piena di porcherie, e certe verdure (verze, zucchine, zucche, melanzane, finocchi, tutte le varietà di radicchio, le cipolle, le rape, le coste, le cime di rapa, le biete, gli spinaci) non hanno bisogno di alcun trattamento o solo di trattamenti minimi. Lo so, perché mi faccio l' orto. E i miei genitori, che non avevano ' orto, coltivavano pomodori, rucola, insalata in grandi vasi sul terrazzo di casa. E comunque, messa come la mette l 'utente non dovremmo mangiare più NULLA!
I contadini esistono; chi abita in provincia come me li trova, per chi abita in grosse città esistono i gruppi di acquisto per comprare all' ingrosso.
Insomma: certe affermazioni mi sembra vengano fatte più per spirito di polemica che per altro.

#8
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Dottoressa Lestuzzi, forse non mi sono spiegato bene. io parlavo di AUTENTICA dieta mediterranea, non di un qualcosa che gli assomiglia (che è quella che è in voga in questi tempi) e che viene spacciata come tale! non ho mai detto che la pseudo dieta mediterranea faccia male, anzi, ho scritto l'esatto opposto (rilegga bene il commento no. 6). voglio farle una domanda: lei segue mai il programma di Rai 3 "Report" di Milena Gabanelli? ha mai ascoltato gli interventi del professor Berrino? bene, è tutta roba facilmente rintracciabile anche su Youtube. gli dia un'occhiata e poi si renderà conto se si tratta solo di polemica gratuita (come sostiene lei) o se qualcosa di vero c'è, riguardo a ciò che mangiamo e che pensiamo che sia "naturale" e salutare. per esempio, lo sa che l'olio extra vergine di oliva non esiste praticamente più? lo sa che l'olio che arriva sulle nostre tavole non è italiano? lo sa che il prosciutto San Daniele, in realtà, è polacco?

#9
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Dr. Alessandro Scuotto

Gentile utente,
mi fa piacere che nel suo post si riconosca d'accordo con me, e sono lieto che abbia chiarito il suo pensiero con "ciò su cui volevo mettere l'accento è proprio sul fatto che spesso si parla di "dieta mediterranea" in maniera impropria o poco corretta".
Spero, a questo punto che lei non pensi che con questo blogpost relativo agli aspetti scientifici della dieta mediterranea io volessi intendere una formula dietetica impropria o poco corretta.

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale che ha radici storiche e che viene successivamente adattato alle esigenze personali e al gusto; ribadisco ancora che non è un "regime", poiché non scaturisce da una imposizione - come potrebbe essere quella legata alle esigenze di alcuni stati di malattia - ed è connessa al complesso delle abitudini di vita. Questo è uno dei motivi per cui la dieta mediterranea è stata inclusa nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco.

Il riferimento alle quantità dei singoli alimenti e al valore calorico non attengono alla composizione complessiva della dieta, ma sono in relazione principalmente all'attività quotidiana dell'individuo. Ha, quindi, poco senso prendere come riferimento il fabbisogno alimentare di un contadino del secolo passato, se lo confrontiamo con quello di un lavoratore del terziario di questo secolo.

#10
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Senza ombra di dubbio, dottore. concordo in toto con questo suo ultimo post

#14
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Ho sentito alcune interviste del dott. Berrino e devo dire che non sono pienamente d' accordo con lui quando assume atteggiamenti intransigenti. Peraltro il dott. Berrino propone l' uso del Tofu (che non è proprio mediterraneo) come fonte proteica e altre cose del genere. Più che la dieta mediterranea il dott. Berrino sembra proporre una dieta quasi vegetariana. E si è lasciato andare ad affermazioni molto discutibili in un' intervista alle Iene, dove ha dichiarato che negli ospedali si propone una dieta che fa male perché i malati " "rendono", fanno salire il PIL e quindi è conveniente che ci siano. Mi spiace per il dott. Catania che lo stima molto, ma io ho più di qualche perplessità su quello che afferma.
La dieta mediterranea si basa sull' uso in prevalenza di cereali (possibilmente integrali), verdura, frutta, pesce azzurro, quantità limitate di latticini e carne preferibilmente bianca.

Ma è uno stile alimentare del bacino mediterraneo, per cui esistono storicamente molte varianti locali, visto che ognuno mangiava quello che trovava. Quindi: molto pesce sulle coste, più legumi nell' entroterra, per esempio. La dieta mediterranea dà delle indicazioni su proporzioni dei nutrienti e scelta degli alimenti tra una vasta gamma, che ognuno può combinare come vuole. Sa quante diverse ricette di pasta e fagioli (un cavallo di battaglia della dieta mediterranea) esistono? Decine e decine!

http://www.benessere360.com/dieta-mediterranea.html

Quando compro l' olio al supermercato leggo con attenzione l' etichetta; purtroppo il 90% degli oli extravergini con marchi italiani sono prodotti con "olive provenienti da paesi della comunità europea" e quelli NON li compro. Ma con un po' di pazienza un olio italiano si trova. Ho individuato (direttamente o tramite conoscenti) dei produttori di olio sicuramente non di importazione e mi faccio spedire qualche latta ogni inverno. Quando scarseggia, uso questo per condire e quello comperato al supermercato per cucinare.
Il prosciutto di S Daniele non è mai stato fatto con maiali locali (semplicemente perché a S. Daniele non ci sono mai stati allevamenti di maiali; i contadini che tenevano uno o due maiali in casa ne facevano salami, cotechini, lardo e bistecche, come in tutto il Friuli. A Sauris -paese di montagna- forse facevano prosciutto e speck con bestie locali). la peculiarità del prosciutto di S. Daniele è solo nel tipo di salatura e stagionatura. e mi può credere, visto che sono nata e cresciuta a pochi chilometri da lì.
Quanto al biologico, non bisogna essere estremisti: ricordiamoci che alcune malattie delle piante producono tossine peggiori dei pesticidi. E comunque, indipendentemente dalla dieta mediterranea, se lei vuole mangiare solo cibi garantiti biologici o biodinamici, carne di bestie allevate allo stato brado e nutrite con mangimi biologici allora avrà grossi problemi con QUALSIASI regime alimentare! Dia retta a me: mangi frutta e verdura solo di stagione e solo di origine italiana, si faccia belle zuppe e insalate di legumi, piattoni di insalata (o couscous, o bulgur), mangi sardine e sgombri (i più economici dei pesci), latte e formaggi italiani, noci, nocciole, limiti la carne e soprattutto gli insaccati e viva felice.

#16
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Dottoressa, credo che il prof. Berrino sia addirittura vegano o quasi. io sono onnivoro (sono appena tornato da una autentica trattoria romanesca - io sono di Roma - e mi sono pappato una porzione di gnocchi alla romana, del baccalà alla giudia in umido e una prorzione di trippa alla romana) e noto con piacere che lei pare essere un'ottima cuoca (peccato che abitiamo a centinaia di chilometri di distanza, altrimenti sarei venuto volentieri a cena da lei). il problema è sempre CIO' che noi mettiamo sulle nostre tavole! per esempio, lei è sicura della provenienza del pesce che acquista dal suo pescivendolo di fiducia? sa in che mare è stato pescato (se il mare è inquinato, per esempio)? sa con quali mangimi è stato allevato? sui prosciutti di Parma e San Daniele: il problema è che in Polonia e in Turchia non ci sono controlli adeguati sugli allevamenti di maiali e, spesso e volentieri, vengono nutriti malamente e con cose tossiche. idem per la carne che acquistiamo. non si sa se quel vitello era veramente sano o no (e già negli anni 60, si nutrivano in Italia i vitelli con additivi medicinali). idem per la verdura del contadino: lei è davvero sicura che quel contadino non abbia usato diserbanti, veleni e quant'altro sui suoi prodotti agricoli? ricordo che quando ero bambino, negli anni 70, accompagnavo mia madre al mercato rionale e uno di questi contadini affermava, tutto glorioso, che i suoi carciofi erano più grandi e belli alla vista perché lui li "nutriva" con una pasticca. le parlo del 1975! il prof. Berrino, però, ha pienamente ragione quando afferma che nel mondo attuale, si vuole creare una società piena zeppa di malati e che certi medici sono ben contenti di una popolazione da "curare". tutti i torti, non li ha

#17
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Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Io non credo che qualcuno spinga le persone a mangiare male per creare malati. Anzi, si lavora molto per cercare di fare educazione alimentare.
Quanto alla genuinità del cibo, la sua cena poco mediterranea (gnocchi alla romana che a casa mia fanno da primo e da secondo e dopo di cui mangiamo solo la verdura; baccalà e trippa, senza un po' di verdura!) secondo lei è fatta allora di cose tutte genuine?
Insomma, se parla di qualità del cibo, la cosa non riguarda la dieta mediterranea ma qualsiasi cosa si compri.
Comunque: sì, quando compro il pesce guardo dove è pescato (e so come sono le acque della nostra regione), dal contadino se ci vai regolarmente sai cosa fa, quello che c' è nel mio orto lo so e comunque davvero non ritengo che sia così essenziale comprare la verdura nei negozi biologici.
Io al biologico compro le farine per il pane (perché uso farine integrali e i pesticidi sono più concentrati nell' esterno dei chicchi; ma per le farine raffinate non vale la spesa), l' aceto di mele che trovo più buono, i legumi, i cereali integrali, altre cose.

Io sono fermamente convinta che ci sia tanta disinformazione e tanto marketing da parte di certi sostenitori del biologico. Che -guarda caso- sono tutti fermamente anti-OGM, quando sono proprio gli OGM che possono ridurre l' uso di pesticidi.

https://oggiscienza.wordpress.com/2012/02/15/il-cibo-biologico-e-migliore/
http://www.tempi.it/io-prof-universitario-esperto-ogm-sconfitto-web-bufale-fragola-pesce#.VIZDy75rjFU
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/13/truffa-prodotti/177141/
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/ecco-premio-studenti-scrittori-917721.html

#18
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Dottoressa, forse io e lei parliamo due lingue differenti. la mia cena (che mi sono concesso in un giorno di festa) era costituita di cose genuine, ma di non facilissima digestione (poi, di per se', gli gnocchi sono un piatto molto semplice. il baccalà idem e la trippa ha meno calorie di una bistecca), dovuto più ai condimenti che alle materie prime. io non ho mai detto di seguire la dieta mediterranea. ho semplicemente sottolineato quanto sia DIFFICILE, se non impossibile, seguirla alla lettera! mangiare come suggerisce il prof. Berrino è praticamente IMPOSSIBILE. addirittura lui suggerisce di macinarsi il grano dentro casa. ma chi ha tempo per fare queste cose? forse qualcuno che non ha niente da fare tutto il giorno. poi, per comprare i prodotti naturali e incontaminati al 100% come fa lui, serve anche un discreto stipendio mensile e non tutti possono permetterselo (un esempio banale: la pasta integrale - che pure è oscena come come gusto - costa quasi il doppio di quella normale). io vorrei sapere sul serio quanti di voi medici seguite alla lettera la dieta mediterranea. per strapparle un sorriso, le dico che, ieri sera, sono andato in trattoria con un mio amico medico! e lui ha mangiato addirittura rigatoni alla gricia. il prof. Berrino, quando dice che si sta creando una società di malati, si riferiva più che altro a delle medicine inutili che vengono prescritte senza ritegno e a delle malattie create "ad hoc" che, in realtà, malattie non sono. a me hanno prescritto, per esempio, Levopraid + Peridon per ben tre mesi e non ne avevo assolutamente bisogno. tra l'altro, questi medicinali mi hanno causato fastidiosi effetti secondari. il mio medico di base mi ha somministrato il vaccino antinfluenzale per 10 anni, senza che io fossi un soggetto a rischio (me l'ha fatto dai miei 30 anni fino ai 40). bè, paradossalmente, in quei 10 anni mi sono sempre preso l'influenza intestinale con febbre a 38, mentre, da quando non lo faccio più, non busco più neanche un raffreddore. si creano campagne "ad hoc" anche per malattie fittizie e medicinali, purtroppo, non solo per il cibo "bio"

#19
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Dr. Alessandro Scuotto

Gentile utente,
pur apprezzando la vivacità dei suoi interventi, la invito nuovamente a non dirottare la discussione al di là dell'argomento proposto.
E' assolutamente estranea a questa discussione la considerazione su proposte effettuate da altri nutrizionisti (Berrino) e altrettanto fuori tema sono le considerazioni sulla utilità o meno di alcune terapie farmacologiche.
Spero che mi voglia fare cosa gradita lasciando spazio anche ad altri eventuali interventi.
D'altra parte, sono certo che la collega dr.ssa Lestuzzi mi farà la cortesia personale di non offrire ulteriori repliche off topic.
Grazie.

#20
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Ex utente

Lei ha ragione, dottor Scuotto e mi scuso per l'invadenza, ma non potevo non rispondere (gentilmente) alla dottoressa. buona serata

#24
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Utente 284XXX

Salve avrei una domanda da fare, sento sempre di più parlare dell'estratto del pepe nero... la Piperina Forte... ma è vero che contribuisce all'eliminazione del grasso e perdita di peso? o sono tutte bugie per vendere gli integratori?? Se davvero serve, ha effetti collaterali?
Spero di ricevere una risposta a presto e saluto tutti.

#25
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Dr. Alessandro Scuotto

Gentile utente,
la domanda posta non è in linea con l'argomento proposto.
Le segnalo comunque che, per quanto siano in commercio diversi integratori contenenti piperina, e per quanto gli studi siano in accordo per un effetto favorevole alla eliminazione del grasso, tali studi sono - a tutt'oggi - relativi a modelli sperimentali animali; non sono a conoscenza di pubblicazioni di studi clinici controllati sull'uomo.
Per ulteriori precisazioni le raccomando di utilizzare la sezione dedicata ai consulti o di pazientare in attesa di un blog specifico sull'argomento che sollecita il suo interesse.

#26
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Utente 404XXX

Caro dottore, tutto ampiamente condivisibile in condizioni "normali". E come la mettiamo con chi, come me, vive nella cosiddetta "terra dei fuochi"? Migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e/o radioattivi sepolti sottoterra (quasi tutta spazzatura d'importazione, spesso rifiuti industriali, su cui la camorra ha costruito un impero economico), e prima o poi perfino la falda acquifera sarà drammaticamente contaminata. Compri frutta e verdure al mercato (una volta quelle campane erano proverbialmente buone) e non sai quanti veleni hanno assorbito; idem per l'olio di produzione locale, e via discorrendo. Mangi mozzarella di bufala, un fiore all'occhiello della nostra produzione alimentare, ma le bufale hanno brucato su terreni super-inquinati. Compri pesce azzurro, ma le sardine e gli sgombri sono cresciuti in acque comunque avvelenate allo sbocco dei fiumi. E non tutti hanno un portafogli e il tempo disponibile per mettesi alla ricerca di aziende più o meno biologiche e di prodotti più o meno "garantiti". Intanto, tumori e malformazioni congenite in crescita esponenziale; e, come dicevo, presto o tardi perfino l'acqua sarà velenosa. Come potremo salvarci? So che si tratta di un problema molto specifico, che non mette in discussione l'assunto generale, ma sarebbe gradita una parola di speranza o un consiglio, se ne esistono, anche per queste disgraziate popolazioni, che una volta erano la "culla" della dieta mediterranea.

#27
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Dr. Alessandro Scuotto

Gentile utente, per professione, per formazione e per carattere (non necessariamente in quest'ordine) sono portato a guardare alla soluzione possibile di un problema.
Un problema di così ampie proporzioni, come quello citato da lei, e che ha profonde radici sociali, non ha una soluzione immediata, ma richiede l'applicazione costante, per un lungo periodo di tempo, di un cambiamento comportamentale individuale che possa trasferire nella collettività una maggiore consapevolezza della interdipendenza.
Questo processo passa necessariamente attraverso il trasferimento alle giovani generazioni della sensibilità per l'analisi degli errori, ma ancor più della coscienza politica della forza di operare nel bene.
Utopia? Forse. "Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare. " (Eduardo Galeano).

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