Anamnesi: la storia clinica
Ho notato che pressochè la quasi totalità delle persone fa attenzione esclusivamente ai sintomi di una qualsiasi malattia, soprattutto mi riferisco a quelle croniche, che sono la maggioranza.
Nessuno, dico nessuno che si faccia mai la domanda chiave, che ci potrebbe far capire come affrontare LA o LE CAUSE delle patologie, e alcune volte risolverle definitivamente.
La domanda chiave alla quale mi riferisco è:
"Cosa è accaduto prima dell'insorgenza della patologia stessa?"
Anche a distanza di mesi o anni, a seconda di quanto vecchia è la sintomatologia.
Lo faccio sempre, e il 99% dei casi salta fuori l'elemento predisponente o addirittura scatenante il problema del quale il o la paziente soffre.
Per raccogliere la storia clinica, risulta fondamentale instaurare fin da subito un corretto rapporto medico-paziente. Si perfeziona con il tempo ed è molto complesso.
Reputo questo rapporto la cosa più importante della visita, e richiede una capacità notevole di fare le domande giuste. Questa è un'arte che si apprende anche grazie ad una disciplina giovane, che si chiama Programmazione Neurolinguistica (PNL), tramite il cosiddetto "Metamodello", ovvero "l'arte di fare le domande" (uno dei tanti argomenti della PNL).
Vorrei ricordare che a domanda giusta si ottiene una risposta giusta... e viceversa.
Dopo aver imparato questa forma di arte, il modo di effettuare una visita cambia radicalmente, instaurando un feeling ed un'empatia in tempi estremamente rapidi.
Bisogne educare chi soffre (e chi cura) a fare un'indagine molto accurata non solo sui sintomi clinici, che sono sempre molto importanti per fare una diagnosi clinica, ma sulle CAUSE, sapendo che del 90% delle malattie croniche la Medicina non ne conosce la CAUSA PRIMARIA, basta consultare i sacri testi alla voce "Etiologia" (causa).
Certo non credo che qualunque sito pubblico sia adatto per fare questo approfondimento: metteremmo in pericolo privacy ed altro. Ma privatamente il Clinico dovrebbe sforzarsi di fare molta attenzione a questo argomento, e soprattutto dovrebbe ammettere (punto estremamente critico) che anche le cause emozionali possono portare a malattie fisiche croniche.
Faccio i miei sentiti ringraziamenti a tutti quanti per lo sforzo e la disponibilità, Colleghi, Pazienti e Autori del sito web.
Fonti bibliografiche:
- "La relazione medico-paziente.Manuale di comunicazione per i professionisti della salute". Autore: Emanuela Mazza. Anno: 2016
- "Comunicazione medico paziente - La comunicazione come strumento di lavoro del medico". Autori: Alessio Roberti, Claudio Belotti, Luigi Caterino. Anno 2006
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2153995/