Radioterapia guidata da risonanza magnetica ad alto campo che segue i movimenti del tumore
La radioterapia è oggetto di una continua evoluzione tecnologica rivolta ad un aumento della precisione e della tolleranza al trattamenti oncologici.
Per la prima volta in Italia, è possibile da ottobre di quest’anno una tecnica di altissima accuratezza per colpire il tumore, anche quando in movimento, con una lente di ingrandimento unica, una risonanza uguale a quelle che si utilizza per la diagnosi (alto campo di risoluzione, 1.5 tesla).
È come se fosse un cecchino praticamente infallibile che si coordina con il respiro del bersaglio.
Come funziona la nuova tecnica di radioterapia guidata?
Il dispositivo è un acceleratore lineare ad alta energia che si associa alla risonanza magnetica ad alto campo mettendo a disposizione del radioterapista oncologo, durante il trattamento, immagini di altissima qualità e definizione come guida per le radiazioni.
E questa macchina si arricchisce di un software innovativo che lo rende ancora più preciso e ancora più rivoluzionario, perché ora consente di sincronizzare il fascio di raggi con il respiro del paziente: in questo modo il bersaglio tumorale viene agganciato e colpito soltanto quando è perfettamente a fuoco.
Il sistema garantisce la massima precisione, di fatto eliminando il più possibile il coinvolgimento dei tessuti sani circostanti.
Un passo avanti per la radioterapia di ultra-precisione
Questa tecnica di sofisticato trattamento rappresenta uno dei passi più avanzati della tecnologia in radioterapia ed è stato impiegato per la prima volta al mondo nel dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), unico ad avere il nuovo software per il cosiddetto gating automatico assieme all’Università dell’Iowa negli Stati Uniti, su due pazienti con tumore alla prostata e al fegato.
L’intervento, i cui risultati sono stati presentati all’ultimo congresso dell’American Society for Therapeutic Oncology and Radiology (ASTRO) di San Diego del 1-4 ottobre, apre la strada a una radioterapia di ultra-precisione grazie al miglioramento di un dispositivo, la macchina MrLinac “Unity”, che equipaggiata del nuovo software diventa una delle apparecchiature più potenti e precise in radioterapiaper la cura dei tumori.
Con la radioterapia guidata da risonanza magnetica ad alto campo, a disposizione di 60 centri nel mondo, al centro oncologico di Negrar sono già stati trattati più di 900 pazienti per un totale di oltre settemila sedute e l’ospedale, unico in Italia a utilizzare lo strumento, diventa adesso apripista per una radioterapia in grado di intervenire anche su organi in movimento, con un grado di precisione mai ottenuto in precedenza.
Su quali organi si può intervenire?
Per essere più specifici, alcuni organi del torace e dell’alto addome, per esempio il pancreas, il fegato e i polmoni, si muovono anche in conseguenza del ritmo respiratorio e ciò modifica la posizione della lesione tumorale e degli organi sani circostanti durante la radioterapia.
Queste continue incertezze di movimento riducono, nella radioterapia convenzionale, la possibilità di usare dosi di raggi più intense ed efficaci. Grazie al gating automatico, invece, il raggio viene sincronizzato con il respiro e viene istantaneamente bloccato se il tumore esce dal mirino.
Nel caso di radioterapia per tumore alla prostata invece è in grado di interrompere il fascio di radiazioni se ci sono dei movimenti inconsulti del paziente o ad esempio delle modifiche del riempimento e svuotamento degli organi limitrofi alla ghiandola prostaticabersaglio del trattamento.
Con il macchinario che associa acceleratore lineare e risonanza magnetica ad alto campo i fasci di radiazioni potevano già essere adattati in tempo reale nel corso della stessa seduta, in base alla posizione del bersaglio tumorale che muta a causa del movimento naturale degli organi, come la prostata che viene spostata dal normale riempimento della vescica e del retto.
Al Cancer Center di Negrar, con la tecnica di gating, la calibrazione del fascio di raggi diventa ancora più fine, perché si sincronizza anche al respiro: sarà così possibile trattare all’interno di protocolli di cura più accuratamente e più efficacemente lesioni tumorali in tutte le parti del corpo, inclusi organi in movimento come i polmoni.
In passato per trattarli occorreva considerare la possibilità di colpire anche diversi centimetri di tessuto sano, oggi invece è possibile sincronizzare l’erogazione delle dosi di radioterapia con la fase più corretta del respiro. Con la collaborazione da parte del paziente e pochi minuti in più per ogni seduta, si può gestire il movimento respiratorio e colpire con le radiazioni solo nella fase in cui sono indirizzate sul tumore e non sugli organi sani.
Per approfondire:Tumore Prostata: nuova radioterapia guidata da risonanza magnetica