Varicocele ed MR-compatibilità delle spirali

raffaeleprudenzano
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo

Informativa importante per i Pazienti operati  (ed operandi) con scleroembolizzazione retrograda.In alcune pubblicazioni datate  e senza effettivo attuale riscontro scientifico viene riportata la eventuale pericolosità delle spirali metalliche utilizzate per scleroembolizzazione retrograda del varicocele (mobilizzazione ed embolia)

Assolutamente niente di tutto ciò!

Ecco il sito dove potrete trovare tutte le informazioni per la MR-compatibilità delle spirali in platino usate per il trattamento endovascolare del varicocele:

http://www.cookmedical.com/mri.do (la ditta è la Cook ma ormai tutte le altre usano gli stessi materiali).

Le spiraline usate per tale intervento sono tutte quindi MR-compatibili e non controindicano in alcun modo l'esecuzione di una RM addome anche ad elevato campo magnetico.

Le spirali  sono quindi stabili (non si dislocano in nessun modo dalla sede di impianto) e particolarmente biocompatibili.Nonostante tutto siete preoccupati per la vostra spiralina? Problema risolto,le spiraline  sono tutte facilmente evidenziabili ad una banale radiografia

Data pubblicazione: 19 agosto 2012 Ultimo aggiornamento: 10 settembre 2012

33 commenti

#2
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Utente 290XXX

Salve,
vorrei far presente che a me è stata messa male una spirale, la quale è rimasta metà nella vena renale

#3
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Utente 290XXX

Salve,
vorrei far presente che a me è stata messa male una spirale, la quale è rimasta metà nella vena renale e metà nella vena spermatica.
Non so cosa fare !

#4
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Dr. Raffaele Prudenzano

La spirale andrebbe rimossa con un sistema di recupero se "sporge" per almeno 10 mm.
Altra opzione sempre se si "affaccia" per almeno 8-10 mm è quello di posizionare uno stent sulla vena renale (opzione meno preferibile)
Se sporoge meno la si lascia lì

#5
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Utente 290XXX

Buonasera Dott. Prudenzano, scusi il disturbo,
In merito alla sua cortese risposta odierna sul sito medicitalia al mio commento nel quale io raccontavo della mia spirale di platino che mi era stata posizionata male erroneamente in parte nella vena renale sinistra.
Mi son permesso di allegarLe alla sua mail le 2 lastre in mio possesso ed un riassunto dei fatti, perchè sarei interessato ad avere un suo parere più specifico sulla fattibilità della rimozione di tale spirale, se poteva consigliarmi da chi eventualmente farmi assistere per un eventuale intervento di rimozione, dato che abito a Roma.
Ringraziandola anticipatamente per la sua disponibilità le invio i miei pìù Cordiali Saluti
Carlo

#6
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Dr. Raffaele Prudenzano

Caro Sig Carlo le regole del sito vietano ahimè la corrispondenza di iconografia. Si immagini un po' se tutti gli Utenti ci inviassero le loro TC o le RM cosa diventerebbe questo sito! Comprendendo però le sue giuste e motivate preoccupazioni,le ho risposto ugualmente.
A presto

#7
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Dr. Raffaele Prudenzano

<<<<<Le spirali sono quindi stabili (non si dislocano in nessun modo dalla sede di impianto) e particolarmente biocompatibili.Nonostante tutto siete preoccupati per la vostra spiralina? Problema risolto,le spiraline sono tutte facilmente evidenziabili ad una banale radiografia>>>>

Le spiraline non si dislocano dalla sede di impianto.......... infatti, a meno di un impianto anomalo e questo dipende dall'epesrienza dell'Operatore, mi sembra ovvio.

#9
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Ex utente

Egregio Dottore... avrei un quesito... mi sono sottoposto ad un intervento di scleroembolizzazione varicocele 3 grado sx... all'ospedale Cardarelli di Napoli...
In pratica il testicolo mi é ritornato come nuovo (prima avevo un ammasso di vene sopra il testicolo notevole....)....

Però... ad unamz6iun9d rx addome sono uscite le'famose' spiraline... una all'altezza del rene (in realta piu giu ) e una nell'inguine inferiore...io sapevo di queste spiraline... pero il radiologo mi ha fatto notare la 'stranezza' di queste clip... quella 'renale' appare come un 'gomitolo' e alla fine ha anche una... diciamo cosi... una 'punta'... quella inferiore sembra una specie di 'molla'... è normale che entrambe é come si siano 'allargate'???

Non rischiano di aprirsi di piu.... di cedere insomma??? Infine... é normale che nell'inguine sx... ogni tanto.... specie in alcune pozioni.... o quando sto troppo in piedi....o quando ho un eccessiva motilita intestinale (mal di pancia)....avverto un strano fastidio... una punzecchiatura che poi sparisce nell'arco di pochi minuti???

Grazie mille

a'

#10
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Mi scuso ( utente 372507) ... l'intervento l'ho fatto nel marzo 2011....

#11
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Dr. Raffaele Prudenzano

Si è tutto normale ma le consiglio di mostrare la radiografia all'operatore e confrontarla con quella del giorno dell'intervento.

#12
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Utente 214XXX

Gentile Dott. Prudenzano,
Mi sono operato per un varicocele sinistro di IV grado nel 2007, il medico utilizzò solamente spirali metalliche di tipo Balt. Dal giorno dell'intervento ho iniziato a sentire un senso di fastidio e, a volte, dolore intermittente nella parte sinistra dell'addome. Negli anni questo fastidio/dolore è aumentato fino a diventare più frequente e molto più fastidioso.
Nel 2014 questo dolore è aumentato molto e, purtroppo, mi sono anche accorto che il varicocele è recidivato di IV grado sempre a sinistra.
Non avendo ancora figli, ed avendo uno spermiogramma caratterizzato da una grave lentezza degli spermatozoi, mi sono quindi rivolto ad un altro professionista che, a Febbraio 2015 (4 giorni fa), mi ha nuovamente operato il varicocele questa volta tramite l'utilizzo della sola schiuma sclerosante. Durante l'intervento il dottore ha visto le spirali inserite nel 2015 facendo commenti di stupore relativamente all'elevato numero di spirali inserite (credo almeno 4) che coprono un tratto venoso di circa 15 cm.
Mi sono operato solamente da 4 giorni e sento ancora più forte il dolore all'addome, spero che questo sia dovuto al nuovo intervento e che vada a diminuire col tempo.
Sono molto sportivo ed attento al mio benessere, sono ancora relativamente giovane (ho 42 anni) e fisicamente ed emotivamente inizia a pesarmi il fatto di dover convivere con questo fastidio/dolore per tutta la vita.
Vorrei venire al punto e chiederle la cosa che mi sta più a cuore:
- Esiste la possibilità di rimuovere le spirali
- In questo caso, qual'è la procedura: si tratta di un intervengo chirurgico o è possibile toglierle con qualche procedura di radiologia interventistica?
Ho letto su un forum americano che alcuni pazienti con esperienze simili alla mia sono riusciti a farsi togliere con successo le spirali risolvendo così il problema del dolore, spero che sia possibile anche in Italia.
Cordiali saluti e grazie in anticipo della sua risposta

#13
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Dr. Raffaele Prudenzano

Le spirali essendo in platino non dovrebbero dare intolleranza (o altri sintomi) anche se riconosco che 4 spirali sono veramente troppe.
Cmq l'unica possibilità è chirurgica ma bisogna essere certi che il fastidio sia causato veramente da loro.

#14
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Utente 214XXX

Gentile dottore,
La ringrazio molto per la risposta.
Sul web è disponibile questo video https://www.youtube.com/watch?v=WPk011t__OE di un intervento di rimozione di spirali metalliche inserite per varicocele, anche in questo caso il paziente soffriva di dolore addominale.
Nel video si opera con chirurgia laparoscopica, anche lei suggerirebbe di cercare un chirurgo laparoscopico? E' auspicabile che il chirurgo abbia esperienza per lo meno con operazioni di varicocele per laparoscopia?
La ringrazio per eventuali indicazioni su come muovermi, non so proprio a chi rivolgermi.

#15
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Salve Dottore... scusi se ritorno sull'argomento...

Ho trovato un video... http://youtu.be/t55WK3mqtAA

Su come avviene l'intervento... ebbene e' proprio cosi che appaiono le mie clip nella rx...(quando parlavo di 'gomitoli'...!!!
Quindi sono proprio cosi... e spiega anche la... diciamo... 'la piega' iniziale di queste clip fatta per 'incastrarla meglio credo... questo mi tranquillizza molto!!!

Mi puo dare conferma... grazie...

#16
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Dr. Raffaele Prudenzano

Il video dimostra in maniera eccellente come vengono posizionate le spiraline in platino.
Sinceramente riguardo alla lombalgia-addominalgia bisognerebbe sapere se chi ha rimosso le spiraline (credo pochi pazienti) ha avuto un beneficio oppure no dall'intervento mostrato in video laparoscopia.
Per la nostra esperienza non abbiamo avuto un singolo caso documentato di richiesta di rimozione spiraline

#17
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Utente 418XXX

Salve dottore

Io ho fatto l'intervento 20 anni fa e al tempo mi fu detto che le spirali inserite erano in tungsteno; mi corregga se sbaglio ma secondo il sito http://mriforyou.blogspot.co.uk/2009/08/introduction-to-mr-safety-part-i.html il tungsteno é paramagnetico ma non diamagnetico e quindi suppongo si possano fare solo le risonanze cosiddette a basso campo (0.5 Tesla) non senza rischio; ho un po' di apprensione su questa cosa e quindi probabilmente faró una tac ....lei che dice ?

#18
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Utente 566XXX

Gentile Dr. Prudenzano. Ho effettuato l'intervento per varicocele di IV grado ieri. In sala operatoria mi è stato detto di evitare sport per 15 giorni. Successivamente, in reparto, nel foglio di dimissioni è riportato di evitare sport per 1 mese.
Praticando ginnastica a corpo libero, senza pesi, volevo sapere quale delle due indicazioni è corretta.
Grazie

#19
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Dr. Raffaele Prudenzano

Ha eseguito la scleroembolizzazione retrograda trascaterere con tecniche di radiologia interventistica?

#20
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Utente 566XXX

si, scleroembolizzazione in radiologia interventistica

#21
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Utente 566XXX

mi è stata impiantata una spirale Nester, insieme allo sclerosante. ho una "cicatrice" di circa 0,6 mm.

#22
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Dr. Raffaele Prudenzano

Ok noi nel nostro centro consigliamo una settimana senza sforzi di nessun genere con ripristino attività lavorative tipo ufficio dopo soli 2 gg ..Noi ci regoliamo cisi

#24
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Utente 566XXX

Grazie per la chiarezza e disponibilità

#25
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Utente 649XXX

Buongiorno,
Sono stata operata pochi giorni fa, nello specifico mi hanno embolizzato ramo della vena ileoipogastrica con spirale e mi hanno inserito uno stent venoso per correggere la compressione di May-thurner.

Ho dovuto sforzarmi molto a livello evacuativo, poiché, nonostante due lassativi locali e psyllogel per bocca, non riuscivo ad andare in bagno dopo 3 giorni dall'operazione.
Ci sono possibili ripercussioni sull'efficacia dell'intervento?
Ma, soprattutto, la spirale può essersi spostata dalla sede di impianto, data la notevole pressione addominale?


Ho molta paura di aver fatto danni, ma non potevo fare chissà che altro.
Era come avere un muro, sassi, tant'è che a seguire ho avuto una notevole infiammazione del plesso emorroidiario, nonostante accortezze come l'uso dello sgabello.

I due giorni post intervento sono stata a totale riposo in ospedale, gli sforzi sono avvenuti la mattina 08/01: mi sono operata il pomeriggio del 04/01.

Grazie

#26
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Dr. Raffaele Prudenzano

Tenuto presente che non conosco clinicamente il suo caso posso accennare che la sindrome di May-thurner è relativamente rara e comunque lo stent venoso iliaco per trattare tale sindrome sarebbe stato molto ridimensionato attualmente tant'è che ormai, considerato il rischio di occlusione dello stent, poichè a basso flusso-pressione, si tende a non trattarla più interventisticamente. Consigliata invece la semplice terapia medica e molti Centri di riferimento ormai suggerirebbero il NAO ma solo se vi è un effettivo rallentamento del flusso venoso con sviluppo di circoli collaterali e arto gonfio con tromboflebiti recidivanti. Ritengo invece praticamente impossibile lo spostamento delle spiraline con uno sforzo anche importante. L'embolizzazione iliaco ipogastrica da sola spesso non corregge del tutto il varicocele pelvico derivante da tale sindrome ma necessita anche di sclero-embolizzazione con spiraline e musse della vena ovarica sn. Ritengo fondamentale l'utilizzo di calza elastica almeno 1 cl dal lato operato (cosi come sicuramente le hanno consigliato) e tutte quelle norme preventive al fine di evitare tromboflebiti (astensione fonti di calore,gambe antidecl ecc ecc).Imporrante è anche nel suo caso la valutazione dei fattori di rischio genetico per trombofilia.S e lei invece continua a essere in ansia per lo spostamento delle spraline potrà eseguire un banale rx torace e addome allegando la descrizione del suo intervento facendo pervenire il tutto presso la ns UO di Radiologia Interventistica Az Universitaria V Fazzi Lecce in considerazione del fatto che siamo Centro di riferimento nazionale per l'alto n di intervento di scleroembolizzazione del varicocele pelvico (probabilmente il più alto in Italia). Il nostro Staff sarà a sua completa disposizione.
Dr Raffaele Prudenzano Resp del Serv Rad Interv.
PS: ribadisco che ciò che ho scritto è semplicemente deduttivo e niente può sostituire invece una consulenza diretta

#27
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Utente 649XXX

Anzitutto, La ringrazio per avermi risposto in modo così esaustivo, con tutti i limiti del consulto a distanza, di cui sono consapevole. 1 anno prima di questa operazione, mi sono sottoposta ad un intervento di scleroembolizzazione del varicocele pelvico presso il San Camillo di Roma, e qui mi è stato detto che mi avevano utilizzato il doppio delle fiale utilizzate nella maggior parte dei casi: a distanza di 1 mese e mezzo ho iniziato i controlli, in ultimo una risonanza magnetica con neuroradiologa esperta e un'angiorisonanza magnetica, in tutti i referti era riportata la dicitura varicocele pelvico residuo". Poi, ho effettuato anche 3 ecocolordoppler da 3 specialisti diversi, confermando che avevo un'importante congestione pelvica. Infine, durante quest'ultimo intervento chirurgico, lo stesso chirurgo vascolare mi ha anticipato che avrebbe inserito lo stent solo come estrema ratio, dunque, prima mi ha effettuato una venografia e ha studiato sia il circolo venoso a sinistra sia il circolo venoso a destra, poi ha deciso di inserire stent e spirale, un'unica spirale a quanto ho capito. Io non ho avuto chissà che fastidi alla gamba sinistra prima dell'intervento, ma questa importante congestione pelvica mi ha causato (e tutt'ora lo avverto) un importante dolore pelvico cronico. Spero, dunque, alla luce di quanto detto, che non mi dovrò nuovamente sottoporre ad un nuovo intervento. Attualmente sono in terapia con NAO, però mi è stato detto di tenerli per 6 mesi...lei sarebbe propenso per una terapia a vita a base di anticoagulanti?

Non mi sono state consigliate le calze compressive, solo di camminare molto.

Grazie per il confronto Dottore

#28
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Dr. Raffaele Prudenzano

Come le dicevo con i limiti del consulto a distanza lo stent venoso tende a chiudersi percui il rischio è che con la sospensione del NAO (per caso lixiana 60?) la protesi possa occludersi determinando la sindrome dell'arto gonfio. Il varicocele pelvico trattato solo con scleroembolizzazione recidiva molto spesso mentre con l'aggiunta di 2-3 spiraline nel punto giusto vanno invece molto bene. Se devo essere sincero anche nel nostri centro fino al 2014 trattavamo il varicocele pelvico solo con mousse ma le recidive erano consistenti.Comunquesia in caso di recidiva noi trattiamo anche la vena ovarica dx se non è stata trattata in precedenza e aggiungiamo le spiraline sulla vena ovarica sn stop.Il trattamento a cui lei fa riferimento noi cerchiamo in tutti i modi di evitarlo per i problemi di cui sopra.

#29
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Utente 649XXX

No, pradaxa 150 mg x 2 volte al dì. Dunque, non è veritiera l'affermazione che dopo 6 mesi lo stent viene coperto da tessuto epiliale, venendo così meno il rischio di occlusione?
Io ho il controllo a fine Febbraio, se mi dà conferma che sarebbe opportuno proseguire con la terapia, lo proporrò al chirurgo. Ho 30 anni e combatto con il dolore pelvico da tanti tanti anni...

In ultimo, come faccio a sapere se sarà il caso di affrontare un altro intervento? Facendo un altro ecocolordoppler a distanza di mesi?

#30
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Dr. Raffaele Prudenzano

...dopo 6 mesi lo stent viene coperto da tessuto epiteliale, venendo così meno il rischio di occlusione.. questa affermazione è sicuramente valida per le arterie per il distretto venoso che è a basso flusso pressione molto meno purtroppo. In genere la sospensione del NAO comporta l'occlusione dello stent specie poi se vi è una genetica predisponente in tal senso...come faccio a sapere se sarà il caso di affrontare un altro intervento?.. ovviamente si un altro ecocolordoppler ma se persiste il dolore pelvico è recidivato per la seconda volta o la causa del dolore non era il varicocele ma qualcos'altro.

#31
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Utente 649XXX

La ringrazio molto Dottore, ne parlerò con il chirurgo che mi ha operata in sede di controllo, e se avrò ancora problemi di varicocele, a questo punto penso che verrò da Lei. Grazie davvero tanto.
Cordialmente

#32
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Dr. Raffaele Prudenzano

Ovviamente ne deve parlare in primis con l'Operatore che l'ha tenuta in cura e che conosce il caso molto meglio di me e che sicuramente ha agito secondo scienza e coscienza questa è la premessa a tutto quello che le ho scritto .
Spero di essere stato abbastanza esaustivo nonostante abbia solo potuto dedurre alcuni elementi e non verificarli personalmente quindi mi scuso in anticipo di ev imprecisioni.
Distinti saluti Dr Raffaele Prudenzano Radiologo Interventista

#33
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Utente 649XXX

Buonasera Dottore, io sono stata operata per congestione pelvica determinata da sindrome di may thurner: avevo compressione delle vene iliache, anche se mi è stata corretta solo la sinistra e varicocele corretto con una spirale. Il chirurgo mi ha detto che avrei potuto riprendere la pesistica, la mia grande passione...ma da quando l'ho ripresa, mi sento peggio di prima dell'intervento. Ho deciso di documentarmi e ho letto che chi soffre di queste patologie, anche dopo l'intervento, non potrebbe fare attività di sollevamento pesi...A chi devo dare retta Dottore? Io sono stata definita un caso gravissimo dal mio chirurgo e rischio un altro intervento, tuttavia non mi ha mai detto di questo possibile collegamento.

Se lei mi confermasse che non va bene questo sport per me, vorrei capire se pesi fare i medesimi esercizi con pesi molto leggeri (2 kg a 10 kg) comporta i medesimi rischi O meno...Grazie

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