Sessuologa psicoterapeuta.

Chi è e cosa fa la sessuologa, il sessuologo?

carlamariabrunialti
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo

Sono numerose le richieste riguardanti la sessualità che giungono attraverso i "Consulti" di Medicitalia.
Talvolta si risponde che tutte e tutti gli Psicologi sono in grado di affrontare le tematiche legate alla sessualità e ai disturbi, disfunzioni, disagi sessuali. 
Talaltra si forniscono indicazioni su come poter individuare Psicolog* - che siano anche Psicoterapeut* - specificamente competenti nella terapia delle disfunzioni sessuali di origine psichica. 

Chi ci legge, utente o lettore, cerca di capire e di destreggiarsi tra le molte etichette sessuologiche che si trovano nel curriculum di professionisti/e.

Anche per questi motivi troviamo interessante, chiaro e esplicativo il documento che pubblichiamo qui di seguito quasi integralmente.

Psicologia e Sessualità

estratto dell’Ordine Psicologi del Lazio, pubblicato in questi giorni.

Introduzione

La nascita del termine “sessuologia” viene fatta risalire al 1906, quando questo vocabolo fu coniato dal dermatologo tedesco Iwan Bloch.

Lo Psicologo che lavora in campo sessuologico può quindi cooperare e intervenire sulle tre dimensioni che costituiscono la sessuologia:

  • la sessuologia medica, che studia i fenomeni della sessualità rispetto alla sua genetica e al ruolo dei sistemi endocrino e nervoso centrale nelle loro manifestazioni normali e patologiche;
  • la psico-sessuologia, che si occupa in termini di prevenzione, sostegno, consulenza e terapia, delle dinamiche emozionali, intrapsichiche e relazionali dell’affettività e della sessualità umana;
  • la sessuologia sociale, che studia il valore antropologico-culturale della sessualità nelle sue manifestazioni e organizzazioni sociali.

C’è sempre una maggiore richiesta di psicologi in ambito sessuologico proprio perché i settori di intervento sono molteplici e c’è una crescente attenzione ai temi legati alla sessualità.

Principali attività

Lo psicologo che lavora in ambito sessuologico si trova quindi ad operare su diversi livelli, che spaziano e includono anche l’ambito medico, educativo, sociologico, culturale.

Le attività possono essere riassunte in cinque grandi macro-aree:

  1. la clinica,
  2. la formazione,
  3. l’educazione,
  4. la progettazione,
  5. la ricerca.

Naturalmente non si tratta di aree di intervento a compartimenti stagni, ma di contenitori in continuo dialogo tra loro e importanti per la rispettiva crescita di ognuno.

Nell’ambito della clinica, lo psicologo che lavora in questo settore si occupa di:

  • disfunzioni sessuali maschili (ad es. disturbo erettile, eiaculazione precoce, disturbo del desiderio sessuale ipoattivo)
  • ... e femminili (ad es. disturbo del desiderio e dell’eccitazione sessuale, disturbo dell’orgasmo, disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione);
  • disturbi parafilici;
  • disforia di genere;
  • sessualità nell’arco di vita, nelle malattie croniche e degenerative, nella disabilità;
  • sessualità nelle dipendenze e dipendenza sessuale;
  • infertilità e sterilità (PMA);
  • dipendenze sessuali.

Nell’ambito della progettazione e dell’educazione è possibile immaginare corsi basati sulla promozione della salute sessuale e del benessere psicofisico, sull’educazione e prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale e delle gravidanze indesiderate, sull’educazione alle differenze di genere e all’evitamento dei comportamenti discriminatori verso l'orientamento e il genere sessuale.

Formazione di sessuologia

Formazione degli adulti su tematiche sessuologiche 

Formazione di sessuologia in aula

Nella formazione (e supervisione) ai professionisti che intendono svolgere il loro lavoro in questo ambito, è doveroso pensare anche ai tanti operatori che entrano a contatto col tema della sessualità e quindi prevedere lezioni di approfondimento e gestione di queste tematiche a Operatori di Consultorio, Operatori Socio-Sanitari (OSS) e Medici di diverse Specializzazioni.

Il tutto sostenuto dall’ambito della Ricerca, altra importante area che conferisce scientificità agli interventi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Associazione Mondiale per la Salute Sessuale (WAS) costituiscono sicuramente due Enti di riferimento in questo settore per quanto riguarda l’aspetto legislativo e di stesura di linee guida operative.

Contesto

Proprio alla luce della difficoltà di carattere culturale che si possono incontrare nel lavorare in questo settore, diventa di cruciale importanza fornire dati scientifici aggiornati ed accurati per poter promuovere informazioni verificate e puntuali riguardanti le tante aree che la sessualità coinvolge.

Lo Psicologo che si occupa di sessualità può svolgere un ruolo di rilievo anche nell’ottica della prevenzione e della divulgazione dei temi inerenti alla sessualità, soprattutto in un'epoca dove gran parte della popolazione si informa attraverso le piattaforme digitali e i portali messi a disposizione dal mondo Internet.

Infine, lo Psicologo che si occupa di sessualità può avere anche un ruolo politico-istituzionale (anche di collaborazione tecnica), teso a promuovere una cultura della sessualità che sia rispettosa dei diritti umani e che possa contribuire alla promulgazione di leggi che tutelino individui e aree rilevanti finora non tenuti nella dovuta considerazione da parte degli Organi legislativi.

Competenze specifiche

Lo psicologo che intende lavorare nel campo della sessualità deve dunque essere correttamente formato su:

  • le disfunzioni sessuali maschili e femminili;
  • i disturbi parafilici;
  • l'identità di genere;
  • la sessualità nell’arco di vita, nelle malattie croniche e degenerative, nella disabilità;
  • la sessualità nelle dipendenze,
  • le procedure di intervento legate alla sfera riproduttiva (PMA);
  • le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST);
  • l’anatomia umana, il funzionamento del Sistema NeuroEndocrino
  • la PsicoFarmacologia,
  • l'aggiornamento continuo di natura scientifica,
  • la capacità di progettazione,
  • la conoscenza diretta dei contesti legislativi e giuridici che riguardano i temi della sessualità.

Competenze trasversali

Risulta altresì centrale la capacità di sviluppare un linguaggio tecnico che permetta una collaborazione chiara e competente con i colleghi medici, in un’ottica di intervento integrato continuo e soddisfacente."

> Qui si conclude l'ampio estratto del Documento. Per la lettura integrale rimandiamo al link https://ordinepsicologilazio.it/ordine/sessualita

Locandina corso di formazione: storie di bambini e di chi li ha fatto

Materiali per la formazione di genitori e insegnanti 

Riflessioni

Ed ora alcune riflessioni da parte mia, in qualità di Psicologa psicoterapeuta e sessuologa clinica da oltre 30 anni.

Mi sono formata attraverso una delle prime scuole di specializzazione in sessuologia  (quadriennale post-universitaria) istituite in Italia: Willy Pasini aveva soggiornato negli USA per apprendere la metodologia della terapia sessuale e la stava diffondendo in Europa, in collaborazione con Giorgio Abraham.

Essa innovò profondamente il pensiero e l'operatività di noi Psicologi, che peraltro operavamo già nei Consultori pubblici sia in ambito psico-educativo, ma anche della terapia sessuale; utilizzando altri approcci e metodi, e con risultati incerti.

Da allora molto è cambiato nell'ambito della sessualità e della sessuologia. Ma non quanto all'epoca speravamo e auspicavamo.

Innumerevoli, infatti, sono tuttora le carenze in ambito sessuologico sul nostro territorio nazionale.

Eccone alcune:

  • la mancanza della informazione/educazione affettiva e sessuale nella scuola, dalla media di primo grado all'università; 
  • l'assenza di un albo professionale per quanto riguarda la sessuologia clinica. Al proposito ricordiamo a chi ci legge che *per curare* (anche i disturbi psico-sessuali) lo/a Psicolog/a deve essere anche psicoterapeuta. Ed è necessario che possieda quelle competenze che nel Documento qui presentato sono elencate in "Competenze specifiche".

    Per sopperire all'assenza dell'Albo, le Scuole di formazione in sessuologia (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, FISSonline.it) hanno istituito un Registro attraverso il quale esse stesse garantiscono all'utenza la preparazione a vari livelli dei propri frequentanti, psicologi e medici congiuntamente:
    • educatore sessuale, corso annuale;
    • consulente, master biennale;
    • sessuologa/o clinico, master quadriennale post-universitario;
  • la quasi totale assenza della formazione permanente per quanto riguarda la sessualità degli adulti, necessaria in ogni fase del ciclo di vita: dai corsi pre-parto alle università della terza età;
  • la difficoltà di integrazione teorica e operativa tra professionist* di area psicologica e medica che si occupano specificamente della salute e del ben-essere sessuale;
  • la tuttora scarsa formazione sessuologica degli operatori/trici che si prendono cura di pazienti Alzheimer, psichiatric*, diversamente abili dal punto di vista fisico e psichico;
  • il mancato accompagnamento psicologico delle coppie che si sottopongono a P.M.A. (procreazione medicalmente assistita). Può accadere così di ottenere un figlio; ma a prezzo di perdere i gesti sessuali in coppia, e talvolta la stessa coppia;
  • lo scarso interesse verso la diffusione di disturbi sessuali nelle persone adolescenti, soprattutto maschi, a causa dell'abuso della pornografia in Internet: un vero allarme, per noi che li curiamo;
  • nel caso dei disturbi dell'erezione, la delega tout court alle pastigliette blu (inibitori della forsfodiesterasi 5) anche da parte dei medici di medicina generale; scorciatoia che - oltre a non funzionare sempre - dribbla la necessità della conoscenza di sè e dei propri aspetti psicologici nelle relazioni affettive e sessuali. E non stimola nemmeno a riflettere sulla relazione di coppia, quando la disfunzione sessuale si manifesti in una coppia fino ad allora "funzionante".

Ciò non toglie che iniziative isolate, apprezzabilissime, stiano fortunatamente nascendo qua e là. Quel che manca è diffusione capillare da nord a sud, ed inoltre la cornice istituzionale.

Occorrerà che tutti noi, a vario titolo, ci impegniamo maggiormente.

Fonti ed approfondimenti

Data pubblicazione: 22 maggio 2023

2 commenti

#1
Foto profilo Dr.ssa Anna Potenza
Dr.ssa Anna Potenza

Trovo interessanti soprattutto le riflessioni della collega Brunialti sulla carenza di informazione sessuologiche tra i giovani, gli adulti, i diversamente abili e -aggiungerei- anche tra i medici. Sembra che la sfera sessuale non venga considerata da molti medici nel suo giusto valore di elemento deteminante nelle relazioni e per la qualità della vita.
L'articolo va certamente divulgato e dovrebbe diventare occasione di discussione e confronto.

#2

Gentile Collega,

grazie dell'apprezzamento.
Per quanto riguarda le riflessioni sui medici, opererei un significativo "distinguo" tra:
. i/le colleghi/e Medici specificamente formati assieme a noi Psy in ambito sessuologico (ad es. il presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, di cui faccio parte, è attualmente un medico). Con loro è attivo un proficuo e costante confronto e una fattiva collaborazione, che affondano le radici nella formazione congiunta, che crea stima reciproca e un approccio e linguaggio condivisi;
. e i medici non formati (e neppure auto-formati), che - come talvolta gli/e Psicologi/e - possono presentare lacune professionali e/o personali che rendono difficile l'apertura sulle tematiche della sessualità con i pz. L'approccio strettamente organico non sempre si rivela adeguato alla complessità della sessualità; soprattutto oggi. La/il sessuologa/o viene chiamata in causa al fallimento dello stesso.

C'è ancora tanto da lavorare.
Con i genitori, dibattuti tra la paura del tabuizzare e la banalizzazione di una sessualità dei figli "semplice" e semplificatoria.
E stata invece sdoganata la sessualità over 50, ma con alcuni rischi dovuti all'improvvisazione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4743-50-sfumature-e-infezioni-sessuali-a-50-anni-boom-preoccupante.html .
Per la preparazione sessuologica degli operatori di strutture diurne e residenziali dedicate a persone con difficoltà molto si è fatto qui nell'Italia del nord est, quella che conosco meglio; ad es.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3189-sesso-e-anziani-in-casa-di-riposo.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3446-sesso-ai-disabili.html ,
ma le acquisizioni non sempre sono consolidate.
D'altra parte anche la proposta di legge al riguardo .. riposa, in (fiduciosa) attesa: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4608-assistente-sessuale-per-disabili-una-legge.html .

Cari saluti!
Carla Maria Brunialti

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