Sessuologa psicoterapeuta.

La sessuologa, il sessuologo, chi è? cosa fa?

carlamariabrunialti
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo

I Consulti su Medicitalia e in Studio riguardanti le disfunzioni e i disturbi sessuali sono numerosi e variegati, sia in ambito psicologico, sia medico. Le problematiche più frequenti includono:

  • Disturbi
    • della eccitazione femminile e dell'interesse sessuale
    • dell'orgasmo femminile
    • da dolore genito-pelvico e da penetrazione, vaginismo, dispareunia
    • da scarso o assente desiderio sessuale maschile
  • Disfunzione erettile
  • Eiaculazione precoce, ritardata o assente
  • Ipersessualità e sex-addiction
  • Disturbi parafilici, come masochismo, feticismo, esibizionismo.

Perchè rivolgersi alla psicologia, anzichè alla medicina?

Spesso le donne e gli uomini che si rivolgono a noi Psy hanno già in precedenza interpellato il medico specialista:

  • ginecologo
  • urologo
  • andrologo
  • pediatra
  • endocrinologo

ottenendo la risposta: "E' tutto a posto dal mio punto di vista". Sono infatti numerose le problematiche sessuali che non derivano da cause anatomo-fisiologiche, ma da fattori psicologici. 

Attraverso il blog Consulti riceviamo richieste da genitori che si interrogano sulla “normalità” di certi comportamenti sessuali, come

Altri consulti riguardano la sessualità di categorie specifiche:

La domanda fondamentale che giunge a noi Psy è:

La psicologia può curare le problematiche sessuali di origine non organica? E come?

Assolutamente sì.

Quando comportamenti, disfunzioni e disturbi sessuali occupano uno spazio indesiderato nella vita di una persona pur essendo sano il corpo, esistono diverse modalità di trattamento clinico psicologico.

Come Psicologa psicoterapeuta di lungo corso e sessuologa clinica iscritta all'Albo FISS - Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, ritengo che la psicoterapia sessuale sia la più efficace.

La psicoterapia sessuale e il sessuologo clinico

La psicoterapia sessuale fa parte delle terapie brevi focali integrate. Il che significa che essa non è adatta a tutti, ad esempio chi presenta disturbi di personalità o malattie mentali necessita di approcci differenti. 
Come ogni psicoterapia, la terapia sessuale deve essere condotta da Psicolog* che siano anche psicoterapeuti, cioè autorizzati dall'Ordine a curare (il dato lo si trova sull'Albo Nazionale Psicologi), 
e che inoltre possiedono le teorie e tecniche specifiche per l'ambito sessuale. Questi professionisti sono comunemente chiamati sessuologi clinici, ovvero psicologi psicoterapeuti con competenza approfondita e riconosciuta per curare la sessualità (v. anche "Riflessioni", punto 2).

La psicoterapia sessuale si rivolge contemporaneamente al sintomo corporeo e alle cause sottostanti: vissuti infantili, scarsa informazione, traumi, convinzioni disfunzionali, aspetti relazionali presenti o precedenti,
approfondendoli in maniera e misura variabile a seconda del caso, del disturbo, della persona.
La terapia sessuale è una terapia mansionale in quanto le mal/abitudini del corpo (quando di ciò si tratta), comprese quelle sessuali, non si modificano solo "capendo", ma "agendo". Modificando cioè nel concreto quotidianamente i comportamenti quotidiani seguendo precise indicazioni fornite dalla Specialista.

Ritengo che tale intreccio di consapevolezze e di mansioni rappresenti la caratteristica più significativa della terapia sessuale e fonte del suo successo clinico, rispetto al precedente modo di curare tali categoria di disfunzioni.

In parecchi ci chiedono quanto duri il percorso di studi per diventare psico-sessuologa/o clinica/o rispondo:

Università 5 anni + specializzazione in psicoterapia 4 anni + perfezionamento in sessuologia clinica 4 anni (v. anche Riflessioni). 

Psicologo e sessualità

Oltre alla psicoterapia sessuale, che è territorio dello Psicologo/a psicoterapeuta sessuologo clinico,

la psicologia si occupa di altri ambiti, quali: formazione, supervisione, supporto in ambito sessuale.

Formazione di sessuologia

"La sessualità ai tempi dello smartphone", formazione per educatori

La professionalità dell* Psicologo/a che si occupa di sessualità viene descritta nel documento elaborato dall'Ordine Psicologi del Lazio, e del quale riportiamo alcuni stralci significativi:

"PSICOLOGIA E SESSUALITA'"

"La nascita del termine “sessuologia” viene fatta risalire al 1906, quando questo vocabolo fu coniato dal dermatologo tedesco Iwan Bloch.

Lo Psicologo che lavora in campo sessuologico può quindi cooperare e intervenire sulle tre dimensioni che costituiscono la sessuologia:

  • la sessuologia medica, che studia i fenomeni della sessualità rispetto alla sua genetica e al ruolo dei sistemi endocrino e nervoso centrale nelle loro manifestazioni normali e patologiche;
  • la psico-sessuologia, che si occupa in termini di prevenzione, sostegno, consulenza e terapia, delle dinamiche emozionali, intrapsichiche e relazionali dell’affettività e della sessualità umana;
  • la sessuologia sociale, che studia il valore antropologico-culturale della sessualità nelle sue manifestazioni e organizzazioni sociali.

C’è sempre una maggiore richiesta di psicologi in ambito sessuologico proprio perché i settori di intervento sono molteplici e c’è una crescente attenzione ai temi legati alla sessualità.

Principali attività

Lo psicologo che lavora in ambito sessuologico si trova quindi ad operare su diversi livelli, che spaziano e includono anche l’ambito medico, educativo, sociologico, culturale.

Le attività possono essere riassunte in cinque grandi macro-aree:

  1. la clinica,
  2. la formazione,
  3. l’educazione,
  4. la progettazione,
  5. la ricerca.

Naturalmente non si tratta di aree di intervento a compartimenti stagni, ma di contenitori in continuo dialogo tra loro e importanti per la rispettiva crescita di ognuno. [...]

Nell’ambito della progettazione e dell’educazione è possibile immaginare corsi basati sulla promozione della salute sessuale e del benessere psicofisico, sull’educazione e prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale e delle gravidanze indesiderate, sull’educazione alle differenze di genere e all’evitamento dei comportamenti discriminatori verso l'orientamento e il genere sessuale.

Nella formazione e supervisione ai professionisti che intendono svolgere il loro lavoro in questo ambito, è doveroso pensare agli Operatori di Consultorio, Operatori Socio-Sanitari (OSS) e Medici di diverse Specializzazioni.

Il tutto sostenuto dall’ambito della Ricerca, altra importante area che conferisce scientificità agli interventi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Associazione Mondiale per la Salute Sessuale (WAS) costituiscono sicuramente due Enti di riferimento in questo settore per quanto riguarda l’aspetto legislativo e di stesura di linee guida operative.

Contesto

Proprio alla luce della difficoltà di carattere culturale che si possono incontrare nel lavorare in questo settore, diventa di cruciale importanza fornire dati scientifici aggiornati ed accurati per poter promuovere informazioni verificate e puntuali riguardanti le tante aree che la sessualità coinvolge.

Lo Psicologo che si occupa di sessualità può svolgere un ruolo di rilievo anche nell’ottica della prevenzione e della divulgazione dei temi inerenti alla sessualità, soprattutto in un'epoca dove gran parte della popolazione si informa attraverso le piattaforme digitali e i portali messi a disposizione dal mondo Internet.

Formazione di sessuologia in aula

La sessualità della persona adulta e la formazione continua

Infine, lo Psicologo che si occupa di sessualità può avere anche un ruolo politico-istituzionale (anche di collaborazione tecnica), teso a promuovere una cultura della sessualità che sia rispettosa dei diritti umani e che possa contribuire alla promulgazione di leggi che tutelino individui e aree rilevanti finora non tenuti nella dovuta considerazione da parte degli Organi legislativi.

Competenze specifiche

Lo psicologo che intende lavorare nel campo della sessualità deve dunque essere correttamente formato su:

  • le disfunzioni sessuali maschili e femminili;
  • i disturbi parafilici;
  • l'identità di genere;
  • la sessualità nell’arco di vita, nelle malattie croniche e degenerative, nella disabilità;
  • la sessualità nelle dipendenze,
  • le procedure di intervento legate alla sfera riproduttiva (PMA);
  • le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST);
  • l’anatomia umana, il funzionamento del Sistema NeuroEndocrino
  • la PsicoFarmacologia,
  • l'aggiornamento continuo di natura scientifica,
  • la capacità di progettazione,
  • la conoscenza diretta dei contesti legislativi e giuridici che riguardano i temi della sessualità.

Competenze trasversali

Risulta altresì centrale la capacità di sviluppare un linguaggio tecnico che permetta una collaborazione chiara e competente con i colleghi medici, in un’ottica di intervento integrato continuo e soddisfacente."

> Qui si conclude l'estratto del Documento citato. Per la lettura integrale clicchi qui.

Locandina corso di formazione: storie di bambini e di chi li ha fatto

Materiali per la formazione sessuologica di genitori e insegnanti 

Riflessioni sull'oggi della sessualità e della sessuologia

Mi sono formata attraverso la prima scuola di specializzazione in sessuologia  (quadriennale post-universitaria) istituita in Italia negli anni '90: Willy Pasini aveva soggiornato negli USA per apprendere la metodologia della terapia sessuale e la stava diffondendo in Europa in collaborazione con Giorgio Abraham.

Essa innovò profondamente il pensiero e l'operatività di noi Psicologi che operavamo già 

  • come psicoterapeuti nei Consultori pubblici,
  • sul territorio, in ambito psico-educativo con genitori e educatori.

La terapia sessuale infatti utilizzava costrutti teorici differenti, altri approcci e metodologie specifiche. Il successo era di gran lunga superiore. E dunque si è via via diffusa capillarmente in tutta Europa.

Da allora molto è cambiato nell'ambito della sessualità e della sessuologia. Ma non quanto all'epoca speravamo e auspicavamo.

Innumerevoli, infatti, sono ad oggi le carenze in ambito sessuologico sul nostro territorio nazionale.

Eccone alcune:

  • la mancanza della informazione/educazione affettiva e sessuale nella scuola, dalla media di primo grado all'università. Questo fa sì che i devices siano la prima "scuola" dei ragazzi e delle ragazze e che manchi il contributo dell'adulto;
  • l'assenza di un albo professionale per quanto riguarda la sessuologia clinica. Al proposito ricordiamo a chi ci legge che *per curare* (anche i disturbi psico-sessuali) lo/a Psicolog/a deve essere anche psicoterapeuta. Ed è necessario che possieda quelle competenze che nel Documento qui presentato sono elencate in "Competenze specifiche".

    Per sopperire all'assenza dell'Albo, le Scuole di formazione in sessuologia (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, FISSonline.it) hanno istituito un Registro attraverso il quale esse stesse garantiscono all'utenza la preparazione a vari livelli dei propri frequentanti: psicologi e medici congiuntamente. Nell'Albo FISS trovate:
    • educatore sessuale, ha frequentato un corso annuale;
    • consulente sessuale, ha superato master biennale;
    • sessuologa/o clinico, ha concluso con successo il master quadriennale post-universitario e sa curare con competenza la sessualità;
  • la quasi totale assenza della formazione permanente per quanto riguarda la sessualità degli adulti, necessaria in ogni fase del ciclo di vita: dai corsi pre-parto, alla scelta dalla IVG e gestione del dopo, alle Università della terza età;
  • la difficoltà di integrazione teorica e operativa tra professionist* di area psicologica e medica che si occupano specificamente della salute e del ben-essere sessuale;
  • la tuttora scarsa formazione sessuologica degli operatori/trici che si prendono cura di pazienti Alzheimer, psichiatric*, diversamente abili dal punto di vista fisico e psichico. Di conseguenza le loro pulsioni diventano ingestibili oppure etichettate negativamente;
  • il mancato accompagnamento psicologico delle coppie che si sottopongono a P.M.A. (procreazione medicalmente assistita). Può accadere così di ottenere un figlio; ma a prezzo di perdere i gesti sessuali della coppia, e talvolta la stessa coppia;
  • lo scarso interesse nei confronti della diffusione di disturbi sessuali nelle persone adolescenti, soprattutto maschi, a causa dell'abuso della pornografia in Internet: un vero allarme, per noi che li curiamo;
  • nel caso dei disturbi dell'erezione, la delega tout court alle pastigliette blu (inibitori della fosfodiesterasi 5) anche da parte dei medici di medicina generale. Scorciatoia che - oltre a non funzionare sempre - dribbla la necessità della conoscenza di sè e dei propri aspetti psicologici nelle relazioni affettive e sessuali. E non stimola nemmeno a riflettere sulla relazione di coppia, quando la disfunzione sessuale si manifesta in una coppia fino ad allora "funzionante".

Ciò non toglie che iniziative isolate, apprezzabilissime, stiano fortunatamente nascendo qua e là. Quel che manca è diffusione capillare da nord a sud.

Ed inoltre si sente forte l'assenza della cornice istituzionale e di un vero interesse per la problematica.

Occorrerà che tutti noi - specialisti e persone comuni - a vario titolo, ci impegniamo maggiormente.

Fonti ed approfondimenti

Data pubblicazione: 22 maggio 2023

2 commenti

#1
Foto profilo Dr.ssa Anna Potenza
Dr.ssa Anna Potenza

Trovo interessanti soprattutto le riflessioni della collega Brunialti sulla carenza di informazione sessuologiche tra i giovani, gli adulti, i diversamente abili e -aggiungerei- anche tra i medici. Sembra che la sfera sessuale non venga considerata da molti medici nel suo giusto valore di elemento deteminante nelle relazioni e per la qualità della vita.
L'articolo va certamente divulgato e dovrebbe diventare occasione di discussione e confronto.

#2

Gentile Collega,

grazie dell'apprezzamento.
Per quanto riguarda le riflessioni sui medici, opererei un significativo "distinguo" tra:
. i/le colleghi/e Medici specificamente formati assieme a noi Psy in ambito sessuologico (ad es. il presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, di cui faccio parte, è attualmente un medico). Con loro è attivo un proficuo e costante confronto e una fattiva collaborazione, che affondano le radici nella formazione congiunta, che crea stima reciproca e un approccio e linguaggio condivisi;
. e i medici non formati (e neppure auto-formati), che - come talvolta gli/e Psicologi/e - possono presentare lacune professionali e/o personali che rendono difficile l'apertura sulle tematiche della sessualità con i pz. L'approccio strettamente organico non sempre si rivela adeguato alla complessità della sessualità; soprattutto oggi. La/il sessuologa/o viene chiamata in causa al fallimento dello stesso.

C'è ancora tanto da lavorare.
Con i genitori, dibattuti tra la paura del tabuizzare e la banalizzazione di una sessualità dei figli "semplice" e semplificatoria.
E stata invece sdoganata la sessualità over 50, ma con alcuni rischi dovuti all'improvvisazione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4743-50-sfumature-e-infezioni-sessuali-a-50-anni-boom-preoccupante.html .
Per la preparazione sessuologica degli operatori di strutture diurne e residenziali dedicate a persone con difficoltà molto si è fatto qui nell'Italia del nord est, quella che conosco meglio; ad es.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3189-sesso-e-anziani-in-casa-di-riposo.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3446-sesso-ai-disabili.html ,
ma le acquisizioni non sempre sono consolidate.
D'altra parte anche la proposta di legge al riguardo .. riposa, in (fiduciosa) attesa: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4608-assistente-sessuale-per-disabili-una-legge.html .

Cari saluti!
Carla Maria Brunialti

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