Generazione z.

Generazione Z a rischio dipendenze: l'indagine dell'ISS

Gli adolescenti italiani appartenenti a quella che viene chiamata generazione Z sono a rischio di una forma di dipendenza? Pare di sì: è quanto emerge dai risultati dello studio "Dipendenze comportamentali nella Generazione Z", l'indagine realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità, in accordo tra Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'ISS e il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con Explora e Ricerca e Analisi Statistica.

Quali sono le dipendenze della generazione Z?

Secondo l'indagine, che si è svolta nell'autunno del 2022 su un campione rappresentativo della popolazione adolescente, vi sarebbero:

  • più di 1 milione e 150 mila ragazzi che rischiano la dipendenza da cibo;
  • quasi 500 mila con dipendenza da videogiochi;
  • quasi 100 mila a rischio di una dipendenza da social media;
  • circa l'1,6% degli studenti delle superiori e l'1,8% di quelli delle medie sono in una condizione di isolamento sociale, fenomeno conosciuto come Hikikomori.

Come si è svolto lo studio?

Il campione oggetto dell'indagine era costituito da circa 8.700 studenti tra gli 11 e i 17 anni, di cui 3.600 frequentanti le scuole secondarie di primo grado e 5.100 studenti delle superiori. Per approfondire la relazione tra genitori e figli, inoltre, sono stati invitati a partecipare i genitori degli studenti delle scuole medie che hanno aderito allo studio permettendo, quindi, di raccogliere oltre 1.000 questionari.

Infine, si è focalizzata l'attenzione su alcuni aspetti particolari della popolazione adolescente, quali:

  • i ragazzi con profili a rischio in base ai tratti di personalità, alla dimensione relazione, al contesto familiare, scolastico e sociale, e alla qualità del sonno;
  • i comportamenti legati al comportamento sul web e sui social, quindi social challenge, doxing (diffusione di dati, foto o video personali con intenzioni spiacevoli), morphing (utilizzo di app e filtri per modificare o migliorare il proprio aspetto fisico) e sexting (scambio di messaggi con materiale a sfondo sessuale);
  • le competenze genitoriali e il confronto tra quanto dichiarato dai ragazzi e quanto è emerso, invece, dai questionari dei genitori.

I risultati dell'indagine sulle dipendenze

Sulla base di quanto analizzato, l'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato i dettagli dell'indagine sulle varie tipologie di dipendenza alle quali sono soggetti i giovani della generazione Zeta, di cui riportiamo di seguito i risultati.

Dipendenza da cibo

Il rischio che coinvolge il maggior numero di ragazzi della nuova generazione è quello della food addiction: la dipendenza dal cibo riguarda 1.152.000 studenti tra gli 11 e 17 anni di cui:

  • più di 750.000 sono femmine (271.773 delle scuole medie e 485.413 delle superiori),
  • il 13,1% (circa 523.000 studenti) presenta un rischio lieve;
  • il 6,4% (circa 256.000 studenti) un rischio moderato;
  • il 9,3% (più di 373.000 studenti) presenta un rischio grave.

Il rischio di dipendenza da cibo di livello grave della "gen z" nella fascia 11-13 anni comporta una diversa probabilità di sviluppare una forma di depressione o ansia: 11,62 volte in più di depressione moderatamente grave o grave; 6,55 volte di depressione moderata; 4,43 volte di presentare ansia moderata e 2,39 volte di avere depressione lieve.

Per approfondire:Il binge eating disorder

Dipendenza da videogiochi

Circa il 12% dei giovani (480.000 studenti) rischia un disturbo da uso di videogiochi, con percentuale di rischio maggiore nelle scuole medie (14,3%) rispetto alle scuole superiori (10,2%). I maschi sono i più colpiti dall Internet Gaming Disorder:

  • la percentuale arriva al 18% nei maschi delle scuole medie e al 13,8% negli studenti delle superiori;
  • le femmine sono il 10,8% nelle scuole medie e il 5,5% nelle scuole superiori.

Anche in questo caso si associa la probabilità di sviluppare una depressione moderatamente grave o grave (di 5,54 volte maggiore nei ragazzi di 11-13 anni e 3,49 nei ragazzi 14-17 anni) e un’ansia sociale grave o molto grave, con un rischio di 3,65 volte maggiore rispetto alla media nei ragazzi di 11-13 anni e 5,80 nei ragazzi 14-17 anni.

Guarda il video: 3 domande sulla dipendenza da internet

Dipendenza da social media

Circa 99.600 studenti (il 2,5% del campione) della generation z presenta una dipendenza da social media.

La social media addiction nel genere femminile è:

  • del 3,1% nelle studentesse di 11-13 anni,
  • del 5,1% nelle studentesse di 14-17 anni.

Nella fascia 11-13 anni ci sono 10,1 volte in più di probabilità di avere una ansia sociale grave o molto grave e 5,5 volte in più di presentare un carattere di alta impulsività.

Per approfondire:Gli effetti dei social media sul comportamento dei giovani

Tendenza all’isolamento

È stato analizzato anche il cosiddetto fenomeno Hikikomori, ossia la tendenza all'isolamento.

Questi i risultati emersi sugli adolescenti italiani:

  • nella popolazione tra gli 11 e i 13 anni circa l'1,8% ha dichiarato di essersi isolato tutti i giorni negli ultimi 6 mesi (più di 30 mila studenti delle scuole medie);
  • nella fascia 14-17 anni la percentuale è dell'1,6% (circa 35.700 studenti delel scuole superiori).

La prevalenza è maggiore nel genere femminile: l’1,9% nel caso delle studentesse delle scuole medie fino ad arrivare al 2,4% dei casi delle studentesse delle scuole superiori.

L'età più critica è quella dei 13 anni, una dato che denota quindi la precocità con cui l'Hikikomori si manifesta.

Per approfondire:Il binge watching è una dipendenza?

Focus sul consumo di cannabis

Tra gli studenti delle scuole superiori il 22,3% ha risposto positivamente alla domanda "Hai mai fumato cannabis?", dato su cui sono state fatte le seguenti osservazioni:

  • non ci sono differenze sostanziali tra maschi e femmine;
  • rispetto a chi ha risposto di non aver mai fumato cannabis, le percentuali più alte si presentano nei ragazzi a rischio di dipendenza da cibo, da social network e di isolamento sociale;
  • c'è una prevalenza di comportamenti di doxing e sexting (attivi e passivi), di morphing e di social challenge;
  • c'è una percentuale maggiore di fumatori, consumatori di alcol con episodi recenti di ubriacatura, di consumo di ansiolitici e altre sostanze.

Per approfondire:Ti sei fumato il cervello? Colpa della cannabis!

Focus sui genitori

Il rapporto della z generation coi genitori incide sul rischio di una di queste forme di dipendenza, le difficoltà comunicative con la famiglia sono dichiarate da:

  • il 75,9% dei casi di social media addiction negli studenti di 11-13 anni (rispetto al 40,5% di chi non è a rischio);
  • il 58,6% dei casi a rischio di dipendenza da videogiochi (rispetto al 38,3% di chi non è a rischio);
  • il 68,5% dei casi di grave dipendenza da cibo (rispetto al 34,4% di chi non ha food addiction);
  • il 72,1% dei casi di Hikikomori nelle scuole medie (rispetto al 40,8% di chi non è a rischio di isolamento sociale) e il 77,7% nelle scuole superiori (rispetto al 50,3% senza questo rischio).

Cosa dichiarano, invece, i genitori?

Rispetto al rischio di gaming addiction:

  • l'8,6% di coloro che hanno figli con questo disturbo dichiara di "non osservare problematiche nei figli legate all'uso rischioso dei videogiochi";
  • il 3,7% dei genitori di figli con dipendenza da videogiochi addirittura dichiara che il figlio "non gioca con i videogiochi".

Al contrario, però, c'è una sovrastima da parte dei genitori che dichiarano di "osservare problemi di gaming addiction nel figlio": nonostante l'indagine non abbia riportato presenza di rischio nei figli, il 75,9% dei genitori indica una preoccupazione per questa forma di dipendenza.

Per approfondire:Esposizione agli schermi e ritardo nello sviluppo del bambino

Per quanto riguada la dipendenza da cibo:

  • tra i genitori che dichiarano di "non osservare comportamenti di assunzione incontrollata di cibi poco salutari nei loro figlio" si ritrova quasi un 20% di ragazzi con un disturbo di food addiction (9,1% lieve; 5,5% moderata; 5,2% grave).
  • di contro, c'è un'errata valutazione da parte dei genitori su questo disturbo: tra coloro che dichiarano una "assunzione incontrollata di cibi non salutari" nei figli, il 55,8% di questi non presenta invece alcun rischio di food addiction.

Quanto emerge da questo primo sondaggio dell'ISS realizzato sulla generazione Z, sono quasi 2 milioni i giovani a rischio di dipendenze comportamentale e la maggior parte di questi ha difficoltà comunicative con i propri genitori.

Per approfondire:Incomprensioni tra adolescenti e genitori

Data pubblicazione: 29 marzo 2023

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