Emetofobia: convivere con la paura persistente di vomitare in pubblico
Emetofobia è un termine greco ''emein'' che indica una paura persistente e incontrollata sia di vomitare in pubblico che di vedere altri farlo. Questa fobia sembra colpire più le donne (6%-7%) che gli uomini (1,7%-3,1%).
L'emetofobia sembra essere poco conosciuta e difficile da diagnosticare, anche perché condivide alcuni sintomi con altri disturbi come: agarofobia, disturbo ossessivo compulsivo, l'anoressia nervosa, disturbo di panico.
Una persona che soffre di questi sintomi difficilmente chiede aiuto per paura di essere giudicata oppure per colpa di un elevato livello di vergogna sociale.
Quali sono le cause dell'emetofobia?
Allo stato attuale non siamo in grado di definire con certezza quali siano gli eventi che generano questo tipo di fobia. Sicuramente possiamo definire che i sintomi iniziano in giovane età successivamente all'esposizione diretta ad un evento di vomito. In poche parole, la persona inizia ad avere questa fobia dopo aver visto gente vomitare in pubblico e quest'esperienza viene ritenuta come una seria minaccia per se stessi. In letteratura esistono pubblicazioni che ipotizzano, come origine del disturbo, traumi infantili rimossi o non affrontati adeguatamente.
Quali sono i sintomi?
I sintomi di questa fobia possono essere:
- Tendenza ad evitare qualsiasi viaggio a causa dell'eccessica paura di soffrire di mal di mare, macchina, aereo, treno.
- Per paura che alcuni cibi possano essere poco digeribili, le persone che soffrono di emetofobia, tendono a scegliere con accuratezza tutti i cibi. In alcuni casi, questa fobia, porta il soggetto interessato a mangiare pochissimo con conseguente perdita di peso.
- Evitamento del consumo di alcool e farmaci proprio perché questi possono indurre nausea.
- A causa dell'elevata paura di sentirsi male e di non trovare un bagno a disposizione, la persona affetta da questo disturbo tende a non consumare pasti prima di uscire o comunque evitare di mangiare fuori casa.
Non tutte le persone che soffrono di emetofobia accusano gli stessi livelli di gravità. Ci sono persone che tendono a chiudersi ed isolarsi e persone che, nonostante la fobia, tendono ad avere una vita piuttosto tranquilla.
Come superare questa fobia?
È importante avere la consapevolezza che da questa fobia possiamo uscirne e chiedere una consulenza ad un professionista della salaute mentale per iniziare un percorso che conduce alla riduzione ed eliminazione di tutti questi sintomi.
A questo scopo, la terapia cognitivo comportamentale si pone come obiettivo quello di ridurre nella persona la tendenza ad evitare certi avvenimenti, aiutandola a sviluppare nuove capacità nel fronteggiare la situazione temuta. In poche parole, questo tipo di approccio, ha come scopo la rieducazione della persona a comportamenti funzionali al proprio vivere quotidiano.