Da dove arrivano le emozioni?
Le emozioni che proviamo ogni giorno, fin da quando siamo al mondo, hanno manifestazioni importanti a livello corporeo, dalle quali deriva una chiara sensazione psicofisica che in genere associamo ad esse. Esse derivano dall'evoluzione della specie, sono fortemente adattive e svolgono la funzione di orientarci rispetto alla realtà.
Le emozioni sono da considerare al pari degli eventi tangibili, come tali non si possono modificare né eliminare, vanno prese così come sono, ci parlano in modo chiaro e diretto di chi siamo, di cosa vogliamo o non vogliamo, ci indicano da cosa sono costituite le fondamenta del nostro equilibrio.
A cosa servono le emozioni negative?
Anche le emozioni che possono piacerci di meno, come la rabbia, la tristezza o la paura, sono preziose e non vanno nascoste o represse.
La rabbia serve a segnare il territorio, in senso concreto o più concettuale: la proviamo quando qualcuno o qualcosa ostacola il raggiungimento o il mantenimento di un aspetto della nostra esistenza che riteniamo essenziale. Quindi possiamo provarla di fronte al vicino che calpesta i nostri fiori, al collega che ci prende in giro in pubblico minacciando la nostra reputazione, al genitore o al partner che non riesce a darci l'amore incondizionato di cui abbiamo bisogno.
La tristezza serve a "tirare i remi in barca", limitare le energie in uscita per convogliarle tutte all'interno, dove servono per ristrutturare il nostro senso di identità a seguito di perdite o mancanze su tutti i piani dell'esistenza, dal più concreto al più concettuale.
La paura serve a prepararci per reagire di fronte ad una minaccia, concreta o percepita, reale o pensata, sentita. Può essere una minaccia alla nostra incolumità fisica oppure emotiva, ciò che accade nel nostro corpo è esattamente lo stesso nelle due situazioni, sul piano biochimico e nel sistema nervoso autonomo.
Quindi, anche le emozioni meno piacevoli sono nostre alleate, ci vengono in aiuto.
Ci conducono, se ascoltate, a comprendere i nostri bisogni più profondi, a trovare strategie per affrontare ciò che ci accade, fuori o dentro.
Se proviamo emozioni intense e poco piacevoli e fatichiamo a dare ad esse un senso, può essere il momento giusto per chiedere aiuto: due sguardi sulla stessa cosa aumentano la possibilità di coglierne più aspetti, più sfumature.
Per approfondire:Riconoscere e gestire le emozioni per migliorare se stessi