Insonnia? 6 semplici passi per cadere addormentati

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta



Non riesci a fare una buona notte di sonno? Sei in buona compagnia. Nelle inchieste su cosa potrebbe migliorare la qualità della vita, molte persone rispondono ponendo in alto nella lista delle priorità una bella dormita.

 

Dormire male peggiora il disimpegno cognitivo, memoria, attenzione, performance e vigilanza. Inoltre, a lungo termine il sonno disturbato si associa ad ansia e depressione.

 

Le persone dormono peggio via via che gli anni passano. Dopo i 65 anni, fra il 12% e il 40% delle persone soffre d’insonnia.

 

Stimulus Control Therapy

 

Ogni sorta di metodo è stato tentato per combattere l’insonnia, dai farmaci ai rimedi psicologici. Il Prof. R. R. Bootzin ha studiato a lungo i disturbi del sonno, scoprendo che uno dei metodi più efficaci è la procedura cosiddetta Stimulus Control Therapy (Terapia del controllo degli stimoli).

 

È molto semplice da seguire e si compone di soli 6 passi:

 

  1. Coricarsi solo quando si è assonnati.
  2. Non usare il letto per nient’altro se non dormire. Non leggere, non guardare la tevisione, non rimuginare quando si è a letto. L’attività sessuale è la sola eccezione permessa a questa regola.
  3. Se non si riesce ad addormentarsi, alzarsi e andare in un’altra stanza. Restare alzati quanto si vuole e poi tornare a letto. Non si deve guardare l’orologio, ma all’incirca 10 minuti dopo essersi coricati, se non ci si è addormentati ci si deve alzare. Ricordate che l’obiettivo è far imparare al cervello l’associazione: letto = sonno.
  4. Se non si riesce ancora ad addormentarsi, ripetere il passo 3 tante volte quanto necessario durante la notte.
  5. Puntare la sveglia a suonare sempre alla stessa ora, indipendentemente da quanto si è dormito. Ciò abituerà il corpo a sviluppare un ciclo del sonno regolare.
  6. Non fare pisolini durante il giorno.

 

Perché funziona

 

Il metodo è di derivazione comportamentista e si basa sugli stessi principi scoperti da Pavlov lavorando con i suoi cani. Associamo un certo stimolo dell’ambiente (letto) con un certo comportamento (sonno).

 

Se invece associamo al letto altri comportamenti che non hanno nulla a che vedere con il sonno, dopo sarà più difficile dormire a causa di queste altre associazioni.

 

Perciò questo metodo funziona rinforzando il legame fra letto e sonno e indebolendo quelli fra letto e altre cose (escluso il sesso).

 

Altri sistemi consistono nel rilassamento progressivo e nell’intenzione paradossale. Quest’ultima richiede che la persona si sforzi di non dormire, in modo che smettendo di sforzarsi di dormire, diventi più facile addormentarsi.

 

Da notare che questi sono semplici suggerimenti che non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale o una terapia ad hoc per la vostra insonnia. Se non riuscite a liberarvi del problema facilmente da soli, ricordate di fare una visita al medico o allo psicologo.

 

Fonte:
C.M. Morin, R.R. Bootzin, D.J. Buysse, J.D. Edinger, C.A. Espie, K.L. Lichstein. 2006. Psychological and behavioral treatment of insomnia: update of the recent evidence (1998-2004). Sleep Nov 1;29(11):1398-414.

Data pubblicazione: 11 maggio 2011

4 commenti

#1
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Ex utente

Se dovessi coricarmi solo quando sono assonnato, mi coricherei alle sei del mattino, e di conseguenza mi sveglierei alle tre del pomeriggio!
Se nonostante l'addormentarmi alle sei di mattino puntassi comunque la sveglia alle nove, chi mi garantirebbe di riuscire a permanere sveglio fino alla sera successiva?
E comunque anche se ci riuscissi, chi mi garantirebbe che quella notte magari non dormirei tre ore (tipo svegliandomi alle 4): ed allora poi con quale forza affronterei una nuova intera giornata di veglia, cioè senza cosiddetti "pisolini" (o più che "pisolini")?!
Almeno la Santa Regola della compressa dell'innocua melatonina dopo cena, pur senza aspettarsi miracoli soprattutto a breve termine, l'avrei citata.

#2
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Dr. Giuseppe Santonocito

Che quella dell'innocua melatonina sia una Santa Regola, lo sta dicendo lei.

È vero che la melatonina autoprodotta dall'organismo ha un ruolo preciso nella regolazione del ritmo circadiano e del sonno, ma gli studi sulla sua efficacia per somministrazione dall'esterno sono controversi. A volte "innocuo", "naturale" e “leggero” possono essere sinonimi di “poco efficace”. Oppure l’efficacia c’è, ma in modo talmente variabile da persona a persona da non renderne possibile il riconoscimento su vasta scala. Oppure si tratta di placebo.

L'idea che prendendo una pillola si risolvano i problemi è bella, ma non sempre funziona. Nel caso dell'insonnia se si va a vedere ciò che le persone fanno, spesso ci si rende conto che non capiscono l'importanza della cosiddetta "igiene del sonno". Mettono in atti comportamenti inadeguati o disordinati e poi pretenderebbero che una pillola "innocua" rimettesse tutto a posto e rimediasse al disordine. Come per magia.

Ma veniamo alle altre sue osservazioni.

>>> Se dovessi coricarmi solo quando sono assonnato, mi coricherei alle sei del mattino, e di conseguenza mi sveglierei alle tre del pomeriggio!
>>>

No, perché avrebbe puntato la sua sveglia. Dopo qualche giorno di dormire 2-3 ore per notte, stia sicuro che il sonno avrà molte più probabilità di arrivare quando deve.

>>> Se nonostante l'addormentarmi alle sei di mattino puntassi comunque la sveglia alle nove, chi mi garantirebbe di riuscire a permanere sveglio fino alla sera successiva?
>>>

Non ha un'attività che la tenga sveglio fino alla sera successiva? Una vita sociale, un lavoro, cose di questo tipo? Se non siamo noi per primi a dare una regolata al nostro ciclo sonno-veglia, la regolarità è difficile che arrivi da sola. I neonati fanno impazzire i genitori perché ancora non hanno IMPARATO a dormire come gli adulti. Dormire bene è soprattutto una questione di ordine e regolarità, che devono essere apprese.

>>> E comunque anche se ci riuscissi, chi mi garantirebbe che quella notte magari non dormirei tre ore (tipo svegliandomi alle 4): ed allora poi con quale forza affronterei una nuova intera giornata di veglia, cioè senza cosiddetti "pisolini" (o più che "pisolini")?!
>>>

Forzandosi ad alzarsi sempre alla stessa ora e a coricarsi solo quando si ha sonno, alla fine il corpo impara a "mettersi in riga". Di solito è questo che avviene, ma le raccomandazioni sull'igiene del sonno come quelle che ha letto nell'articolo si basano su ciò che funziona IN GENERALE. Però se lei ha problemi d'insonnia che non riesce a risolvere da solo (ma prima forse dovrebbe tentare lei stesso di regolarsi), è opportuno che cerchi aiuto specialistico.

Cordiali saluti

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