Sessualità libera, o finzione?
La sessualità è stata gestita e vissuta in modo diverso a seconda dei periodi storici, passando da tempi più permissivi ad epoche più repressive, restrittive e caratterizzate da moralismo intransigente. Attualmente viviamo un periodo di cambiamenti e assistiamo ad un’apertura sessuale.
Della sessualità e della sua importanza si occupano da decenni la medicina, la psicologia e le scienze sociali. I riferimenti sessuali sono ovunque, dalle pubblicità alle riviste; immagini e richiami alla sessualità nel marketing ci raggiungono quotidianamente. Si parla di sesso ovunque e si fanno battute come se fosse un tabù superato.
Ma siamo davvero così liberi sessualmente?
Sembra proprio che l’argomento ”sessualità” non sia così tanto naturale ma che costituisca ancora un tabù. In famiglia, a scuola, con gli amici l’argomento sessuale incontra ancora inibizioni ed imbarazzo.
Pensiamo semplicemente alle parole ”pene”, “profilattico”, “vagina”, “orgasmo” etc. Le pronunciamo naturalmente e tranquillamente, nelle nostre conversazioni, alla stessa stregua di altre parti e funzioni del nostro corpo, come ad esempio “scapola”, “braccio”, “capelli”, “gomito”, “movimento”?
Gli studi in questo campo riportano che esistono ancora rigidità e schemi di pensiero che influiscono negativamente sulla libertà sessuale e sull’appagamento dei rapporti.
Da anni la ricerca ha riscontrato la pratica della finzione dell’orgasmo.
La finzione dell’orgasmo riguarda in prevalenza le donne ma esse non ne hanno l’esclusiva. Ricorrono alla finzione dell’orgasmo anche gli uomini seppur in percentuale inferiore.
Nella popolazione femminile risulta che il 67% ha simulato l’orgasmo almeno una volta nella vita, mentre nella popolazione maschile è risultato nel 28% dei casi (C.L.Muehlenhard, S.K.Shippee, 2009).
Questi dati sono stati approfonditi recentemente (Herberick, Eastman-Mueller e al., 2019) ed è emerso che dietro alla simulazione orgasmica delle donne era prevalente il desiderio di tenere alta l’autostima del partner, oppure volevano che il rapporto sessuale finisse, oppure dichiaravano di non voler ferire i sentimenti dell’altra persona.
Da quest’ultima ricerca emerge anche molto chiaramente l’importanza di una buona comunicazione sessuale tra i partner e come la comunicazione sia associata all’appagamento sessuale.
La capacità di parlare di ciò che è piacevole sessualmente va di pari passo con una maggior soddisfazione sessuale. Anche la sicurezza di parlare in modo esplicito del proprio piacere risultava associato a livelli maggiori di soddisfazione sessuale.
Di contro, l’incapacità di parlare in modo esplicito e in termini sessuali con il proprio partner avevano probabilità maggiori di ricorrere alla finzione, alla simulazione dell’orgasmo e dell’appagamento.