Effetti dannosi della marijuana sulla salute psicofisica
In questo scritto affronterò gli effetti dannosi e tossici della Marijuana sulla salute fisica e mentale.
Non è da fronteggiare il discorso della legalità o illegalità, del confronto con l'alcol o con altre droghe. Tutte le sostanze sono dannose che siano legali o illegali.
Approfondirò gli effetti deleteri sulla salute in modo rigorosamente scientifico apportando la relativa bibliografia.
Dipendenza
Nonostante alcune discussioni controverse sulla dipendenza della marijuana, gli studi scientifici indicano chiaramente che l'uso a lungo termine della marijuana può portare alla dipendenza.
Tra il 25 al 50% di coloro che fumano marijuana ogni giorno vanno incontro al disturbo da uso di cannabis (DSM-5) [1].
Secondo il National Survey on Drug Use and Health (2012), si stimano circa 2.7 milioni di persone sopra i 12 anni che soddisfano i criteri diagnostici del DSM-5 con il disturbo da uso di cannabis, 5.1 milioni di persone soddisfano i criteri di qualsiasi altra dipendenza e 8.6 milioni quella da dipendenza da Alcol [2].
Secondo il rapporto della Commissione Europea, solo "nel 2006, su un totale di 390.000 domande di trattamento (per abuso e dipendenza da sostanze), la cannabis costituiva il gruppo più numeroso (28%) dopo i consumatori di eroina (34%)" prosegue inoltre "[...] è segnalata come sostanza principale da più del 30% dei pazienti in terapia in Francia, Ungheria e Paesi Bassi".
Secondo questo rapporto i soggetti maggiormente dipendenti sarebbero uomini con una età media di 24 anni [3]. La domanda di trattamento per il disturbo da uso di cannabis è aumentato a livello internazionale dal 1995 al 2002 e ha subito un'ulteriore impennata negli ultimi anni, anche in Europa [4].
I soggetti potrebbero non riconoscere il problema o se ne sono consapevoli potrebbero non riuscire comunque a smetterne l’uso, anche percependone rischi e conseguenze [5].
La cessazione negli utilizzatori assidui può causare una sindrome da astinenza; l'esordio dei sintomi di astinenza è variabile ma spesso avviene circa 12 h dopo l'ultimo utilizzo. I sintomi sono costituiti da insonnia, irritabilità, depressione, nausea e anoressia.
Il consumo di cannabis è associato a problemi di salute mentale, come i disturbi dell'umore, manifestazioni psicotiche e d'ansia [6].
Comorbidità psichiatriche sono spesso presenti in consumatori di cannabis, tra cui una vasta gamma di disturbi della personalità [7].
Effetti sul cervello
Il cervello è in continua crescita e sviluppo per tutta la vita. La fase di maggiore plasticità e sensibilità neuronale è tra i 0 e i 21 anni.
In questo delicato periodo, essendo il cervello in continuo mutamento e crescita, è anche però più vulnerabile ad agenti esterni con possibilità di danneggiarlo a lungo termine.
La sostanza più attiva, abbondante e tossica della marijuana è sicuramente il THC (tetraidrocannabinolo). Molti studi scientifici ci dicono che l'esposizione prenatale o adolescenziale al THC può destabilizzare la sensibilità del sistema di ricompensa dopaminergico [8], come anche interferire con la creazione delle vie assoniche che connettono i neuroni [9].
Gli adulti che hanno fumato marijuana regolarmente durante l'adolescenza hanno una connettività neuronale compromessa (meno fibre) in regioni cerebrali specifiche che causano disfunzioni significative nella consapevolezza, coscienza, vigilanza e memoria [10].
La connettività funzionale ridotta è stata anche segnalata nelle reti prefrontali, responsabili della funzione esecutiva (compreso il controllo inibitorio) [11].
Inoltre, gli studi di imaging in persone che usano cannabis hanno rivelato diminuzione dell'attività nelle regioni prefrontali e riduzione dei volumi nell'ippocampo con gravi conseguenze sulla memoria [12].
L'effetto negativo dell'uso di marijuana sulla connettività e funzionalità del cervello è particolarmente rilevante se l'uso e abuso iniziano nella pre-adolescenza [13].
Il che ci può essere d'aiuto per spiegare l’illuminate scoperta scientifica di un'associazione tra l'uso frequente di marijuana nell'adolescenza e cali significativi nel QI (quoziente intellettivo) da adulti [14].
Relazione con i disturbi mentali
L'uso regolare di marijuana è associato ad un aumentato del rischio di ansia e depressione [15].
Gli effetti della marijuana sono correlati all’esplosione psicotica, specialmente tra le persone con una genetica preesistente, aggravando il decorso della malattia nei pazienti con schizofrenia [16].
L’uso e abuso quotidiano di cannabis può modificare la traiettoria psicopatologica, aggravando la situazione, anticipando la malattia psicotica, ed aumentando da 2 a 6 volte il primo episodio psicotico [17].
Effetti sul percorso scolastico
Grazie al “Monitoring the Future survey” del 2013 sappiamo che c’è una correlazione solida tra uso di marjuana e abbandono della scuola. Più l’uso della sostanza era massiccio, più aumentava esponenzialmente l’abbandono della scuola.
Comprendere questa correlazione è semplice perché tra gli effetti della marijuana troviamo anche i deficit cognitivi e di memoria [18].
Conclusioni
L’abuso di cannabis e la relativa dipendenza sono un problema sanitario e sociale. Qualsiasi dipendenza deve essere affrontata in equipe.
Tutte le malattie hanno una eziologia biopsicosociale e quindi multifattoriale. E’ per queste motivazioni che c’è bisogno di psicologi e psichiatri, che sono le due figure sanitarie di spicco per il trattamento delle dipendenze.
Dr. Leano Cetrullo
Psicologo - Criminologo - Psicosessuologo
Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti
Consulente Tecnico (CTU/CTP) per il Tribunale
Membro della American Psychological Association (APA)
Membro della British Psychological Society
Membro della UK Psychological Trauma Society
Membro della European Society for Traumatic Stress Studies
Membro della World Health Organization (WHO)
External and Viva Examiner of The British Psychological Society
Bibliografia
[1] Hall W, Degenhardt L. Adverse health effects of non-medical cannabis use. Lancet. 2009; 374:1383–91. [PubMed: 19837255]
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Rockville, MD: Substance Abuse & Mental Health Services Administration; 2013.
[3] AJ Budney, R Roffman, RS Stephens e D Walker, Marijuana dependence and its treatment., in Addiction science & clinical practice, vol. 4, nº 1, Dec 2007, pp. 4–16, DOI:10.1151/ascp07414, PMC 2797098, PMID 18292704
[4] Substance Abuse and Mental Health Services Administration, Office of Applied Studies. (2003). Emergency department trends from the drug abuse warning network, final estimates 1995–2002, DAWN Series: D-24, DHHS Publication No. (SMA) 03-3780.
[5] Alcohol vs Cannabis 2015, National Cannabis Prevention and Information. URL consultato il 17 aprile 2015.
[6] Danovitch I, Gorelick DA, State of the art treatments for cannabis dependence (Review), in Psychiatr. Clin. North Am., vol. 35, nº 2, June 2012, pp. 309–26, DOI:10.1016/j.psc.2012.03.003, PMC 3371269, PMID 22640758.
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[18] Johnston, LD.; O’Malley, PM.; Miech, RA., et al. Monitoring the Future: national survey results on drug use, 1975–2013 — overview, key findings on adolescent drug use. Ann Arbor: Institute for Social Research, University of Michigan; 2014. http://monitoringthefuture.org/pubs/monographs/ mtf-overview2013.pdf