Sii sordo alle critiche negative. Fai come la rana

amletopetrarca
Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta

“C’era una volta un gruppo di rane che stava viaggiando attraverso la foresta quando improvvisamente due di loro caddero in una buca profonda.

 Tutte le altre rane si riunirono intorno alla fossa e quando ne compresero la profondità iniziarono ad urlare alle due rane nella buca che, per scopi pratici, dovevano arrendersi e lasciarsi morire.

 Le due rane ignorarono i commenti dei loro amici e continuarono a cercare di saltare fuori dalla fossa con tutte le loro forze, e più loro provavano a saltare fuori e più i loro amici dall’alto si dimenavano ed insistevano sul fatto che tutti gli sforzi sarebbero stati inutili. Alla fine, una delle rane prestò attenzione a quello che gli altri stavano dicendo e rinunciò. Crollò e morì. La rana più piccola invece continuò a saltare più forte che poteva. 

Ancora una volta, la folla di rane urlò e la invitò a smettere di sforzarsi perché, semplicemente, stava per morire; Ma la piccola rana saltò con forza crescente finché alla fine riuscì ad uscire dal buco. Le altre rane incredule si complimentarono dicendo frasi del tipo: "Siamo contente che tu ce l'abbia fatta, nonostante quello che abbiamo urlato", ma presto si accorsero che la piccola rana era sorda e che aveva pensato per tutto il tempo che dall’alto la stavano incoraggiando a saltare più in alto. La nostra rana aveva una fortuna: essendo sorda la sua voce interiore era pura, perchè non era stata inquinata dai giudizi altrui, non era disturbata da quel ronzio di sottofondo che punta a scoraggiariare anzi il dimenarsi delle rane fuori dalla buca e il loro continuo parlare era stato interpretato in maniera completamente opposta ovvero “Non arrenderti! Tu ce la puoi fare!” Ecco perché la rana sorda in realtà ci sente benissimo e, forse, perseguire la sordità selettiva dovrebbe essere il nostro personale obiettivo quotidiano: perché nessuno meglio di noi può sapere esattamente di cosa siamo capaci.

Sei tu a decidere ogni giorno quale voce ascoltare, se quella interiore o quella che nasce dalle persone che non perdono occasione per ricordarti che non ce la farai mai. L’essere arrendevole e pessimista o tenace e focalizzato sui tuoi obiettivi è solo una tua scelta. 

Se vogliamo raggiungere il successo, specialmente quando le persone intorno a noi ci scoraggiano e non perdono occasione per buttarci giù la soluzione migliore sarebbe agire come se fossimo sordi, e ricordarci che la NASA, negli Stati Uniti, ha in uno dei suoi locali un bellissimo poster di un'ape che recita: "Aerodinamicamente, il corpo di un'ape non è fatto per volare; la cosa buona è che l'ape non lo sa”.

Le parole confortanti di incoraggiamento e ispirazione sono spesso il modo migliore per aiutare qualcuno a sentirsi meglio. Possono lenire un cuore dolorante, aiutare a guarire una relazione interrotta, dare il coraggio di combattere le difficoltà e motivare qualcuno a non arrendersi. Insomma le parole degli altri possono influenzarci più di quanto crediamo, non a caso è così che i critici diventano influenti ed è così che le opinioni dei nostri genitori sulle nostre scelte di vita continuano ad essere importanti per noi anche molti anni dopo che non viviamo più con loro. 

Un nuovo ed interessante studio pubblicato sul Journal of Consumer Research rivela che le opinioni negative degli altri possono trasformare un tuo atteggiamento, non solo da buono a cattivo, ma anche peggiorarne uno già negativo. Allontanati dalle persone tossiche Come sostiene Oprah Winfrey "Circondati di sole persone che ti solleveranno più in alto".

La vita è semplicemente troppo breve per essere amici di persone tossiche, ovvero di coloro che hanno un impatto negativo sulla tua vita perchè cercano continuamente di scoraggiarti, dovresti invece circondarti di persone che ti ispirano, che ti incoraggiano e ti aiutino a realizzare le tue potenzialità. Se non puoi, metti dei limiti Certo, ci sono persone che non puoi eliminare dalla tua vita come colleghi di lavoro per esempio con i quali trascorri la maggior parte della tua giornata ed è in questi casi che diventa difficile proteggere la tua positività dall'influenza degli altri. È un pò come se le persone negative ti invitassero alla loro “festa della negatività” in cui potresti ritrovarti spesso anche senza volerlo ma è mettendo dei limiti ed allontanandoti che riusciresti a salvarti.

Pensala in questo modo: se invece la persona negativa fumasse, ti siederesti lì ad inalare il fumo passivo? No, ti distanzieresti ed è così che dovresti fare con le persone tossiche. Oppure dimostra loro che hanno torto! Probabilmente spesso non riesci a mettere dei limiti o a fare orecchie da mercante ai commenti negativi che ricevi dalle persone che ti circondano. Ma hai mai pensato che potresti utilizzarli come motivazione per dimostrargli che si sbagliano? 

Prova ad utilizzare le loro parole per dimostrargli che hanno torto, come ha fatto la nostra piccola rana! Sai che la tristezza è contagiosa? Varie ricerche precedenti hanno scoperto che una varietà di abitudini e sentimenti, tra cui l'obesità, la solitudine , il fumo e la felicità sembrano essere contagiosi. In uno studio pubblicato dal Framingham Heart Study è stato dimostrato come ogni amico felice aumenta le possibilità di felicità personale di un individuo dell'11%, mentre è necessario un solo amico triste per raddoppiare la possibilità di un individuo di diventare infelice.

I risultati si adattano ai tipici modelli che spiegano le malattie infettive ovvero "Più amici con l'influenza hai e più probabilità hai di contrarla” Sulla base di ciò il Dottor Rand afferma che "La soluzione migliore è rendere felici i tuoi amici tristi" ed incoraggiarli, sostenerli nel raggiungimento dei propri obiettivi potrebbe essere un ottimo punto di partenza per incrementare la loro e la tua felicità. Ricorda che le parole possono guarire o ferire, possono incoraggiare il demotivato, o scoraggiare il motivato, danno la vita o danno la morte. Fai attenzione a ciò che dici, ma soprattutto a ciò che ascolti! Non dimenticare che non esistono gambe troppo lunghe o troppo corte per aggiungere un sogno, esiste solo la volontà che porti con te durante il viaggio e se dovesse servire durante il cammino metti dei tappi alle orecchie.

Data pubblicazione: 01 agosto 2019

5 commenti

#3

Complimenti! Incoraggiante, e sincero..Un articolo scritto con empatia e calore..che può essere utile , perché a volte la vita è dura e gli amici invidiosi sono troppi! La sordità' selettiva è' una buona idea! Magda

#5
Foto profilo Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia

Bellissimo articolo! La favola delle rane, poi, è davvero significativa. Mentre la leggevo, avevo in mente alcune mie pazienti alle quali raccontarla. Grazie!

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!