Depressione, invalidità e Legge 104 - Aggiornamento 2019

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Dr. Leano Cetrullo Psicologo, Sessuologo

Sono tante le malattie che danno diritto all’invalidità e alla legge 104, in molti non sanno che è un loro diritto. L’invalidità civile comporta il riconoscimento di una serie di benefici, posti a carico dell’INPS, previo accertamento dell’effettiva difficoltà a svolgere le attività tipiche della vita quotidiana, lavorativa o di relazione che lo connotano. Se la malattia o le malattie rientrano tra quelle riconosciute dalla legge il soggetto interessato può beneficiare innanzitutto dell’assegno mensile di assistenza. Ci sono dei limiti da rispettare che riguardano la percentuale minima per ottenere il riconoscimento della qualifica di invalido civile che è quella del 34%, il diritto all’assegno mensile si acquisisce solo se l’invalidità supera il 74%. Il beneficiario dell’assegno mensile deve avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e tre mesi, essere privo di impiego e il suo reddito annuo personale non deve superare la somma di euro 4.805,19. Inoltre tale indennità è incompatibile con altri redditi pensionistici.

I disturbi depressivi sono caratterizzati da tristezza tanto grave o persistente da interferire con il funzionamento e, frequentemente, da diminuzione d'interesse o di piacere nelle attività. La causa precisa è sconosciuta ma probabilmente include una componente ereditaria, modificazioni nei livelli neurotrasmettitoriali, alterazioni della funzione neuroendocrina e fattori psicosociali. La diagnosi si basa sull'anamnesi. Il trattamento prevede generalmente farmacoterapia, psicoterapia o entrambe e talvolta terapia elettroconvulsionante. I pazienti possono apparire infelici, con occhi lucidi, fronte corrugata, angoli della bocca rivolti in basso, postura abbattuta, ridotto contatto visivo, amimia, pochi movimenti del corpo, modificazioni del modo di parlare (p. es., tono di voce basso, perdita della prosodia, uso di monosillabi). L'aspetto può essere confuso con il morbo di Parkinson. In alcuni pazienti, l'umore depresso è così profondo da non consentire il pianto; essi riportano di essere incapaci a sperimentare le comuni emozioni e di sentire che il mondo sia diventato senza colore e con meno vita. L'alimentazione può essere gravemente compromessa, richiedendo un intervento immediato. Alcuni pazienti depressi non curano l'igiene personale o persino quella dei loro bambini, di altri cari o dei propri animali. La depressione causa disfunzione cognitiva, psicomotoria e di altro tipo (p. es., scarsa concentrazione, spossatezza, perdita dell'interesse o del piacere in quasi tutte le attività di cui si era precedentemente goduto, disturbi del sonno) così come umore depresso. Le persone affette da un disturbo depressivo hanno spesso idee suicidiarie e possono tentare il suicidio. Solitamente coesistono altri sintomi psichici (p. es., disturbi d'ansia e attacchi di panico), complicando talvolta la diagnosi e il trattamento.

La Depressione Maggiore consente l'accesso ai benefici della legge 104 ai malati e ai familiari delle persone depresse. La legge 104/1992 concede numerosi i benefici ai soggetti con disabilità e loro familiari e la depressione è una malattia invalidante cui è riconosciuta pari dignità rispetto ad altre infermità in quanto le patologie psichiche nei casi più gravi possono rappresentare un handicap, una riduzione della capacità lavorativa e la necessità di ausilio per lo svolgimento delle attività quotidiane.

Depressione Maggiore e tutti i benefici ottenibili

I benefici ottenibili sono, dal 46% Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'impiego per l'assunzione agevolata, dal 33 al 73% assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali, dal 66% esenzione ticket sanitario. Quanto in particolare ai benefici Legge 104, sono necessari accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessità dell'intervento assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, che devono essere effettuati da unità sanitarie locali mediante apposite commissioni mediche. Qualora la patologia psichica sia riconosciuta dalla commissione medica, il paziente avrà diritto a tutti i benefici connessi a tale status, sia agevolazioni fiscali che lavorative. Per i pazienti, infatti, la legge 104/1992 prevede diverse agevolazioni fiscali (leggi: Legge 104: le agevolazioni fiscali per i diversamente abili e i loro familiari, ad esempio sull'acquisto di veicoli con applicazione di IVA agevolata al 4% e detrazione del 19% del costo, nonché esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione; una detrazione per i figli a carico e per le spese mediche, sanitarie e i mezzi di ausilio. Ancora, sono previste agevolazioni lavorative, ad esempio poter usufruire di 3 giorni di permesso retribuito, della possibilità di prolungare il congedo parentale e fruire di quello straordinario, la scelta della sede di lavoro, anche con priorità per portatori di handicap con gravità superiore ai 2/3 in caso di assunzione presso enti pubblici (art. 21 legge 104/1992). Inoltre, qualora il soggetto depresso sia totalmente inabile, per il quale è stata accertata l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure l'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita, questi avrà diritto all'assegno di accompagnamento.

 

Tabella Patologie Psichiche

  • disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff): invalidità del 100%;
  • schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità del 75%;
  • schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
  • schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità del 75%;
  • schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
  • disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
  • depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
  • depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 100%;
  • disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
  • disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 100%;
  • disturbo bipolare II e disturbo bipolare sai (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 75%;
  • disturbi deliranti (paranoia, parafrenia, delirio condiviso, altri): invalidità del 75%;
  • anoressia nervosa (tab. d, deficit grave): invalidità dal 75 al 100%;
  • ritardo mentale di media gravità (q.i.: da 35-40 a 50): invalidità dal 61 all’80%;
  • ritardo mentale grave e profondo (q.i.: < 35-40): invalidità del 100%.

 

Qui di seguito invece i criteri diagnostici per la Depressione Maggiore secondo il DSM-V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali)

Nel DSM-5 i criteri per poter fare diagnosi di depressione maggiore sono cinque e sono contrassegnati ognuno da una lettera. I primi tre criteri (A-B-C) definiscono un episodio depressivo, la presenza di ripetuti episodi depressivi consente la diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Secondo il DSM-5 i criteri per poter fare diagnosi sono:

A – La presenza di cinque o più tra i sintomi seguenti per un periodo di almeno due settimane con significativa alterazione del normale funzionamento dell’individuo. Almeno uno dei sintomi deve essere l’umore depresso o la perdita di interesse e piacere nel fare le cose:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno, per la maggior parte dei giorni (es. sentirsi triste, vuoto, senza speranza). Nei bambini e negli adolescenti l’umore può essere irritabile.
  • Marcata diminuzione dell’interesse o del piacere nel fare qualsiasi cosa, per la maggior parte della giornata, per la maggior parte dei giorni.
  • Significativa perdita di peso o aumento di peso, perdita o aumento dell’appetito nella quasi totalità dei giorni.
  • Agitazione psicomotoria o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno (l’alterazione della motricità deve poter essere osservata dagli altri, non è sufficiente la sensazione soggettiva di agitazione o rallentamento)
  • Fatica e perdita delle energie per la maggior parte dei giorni
  • Sentimenti di indegnità o sensi di colpa eccessivi o inappropriati per la maggior parte dei giorni.
  • Maggior difficoltà nel pensare e restare concentrati, oppure patologica indecisione, per la maggior parte dei giorni.
  • Ricorrenti pensieri di morte (non solo paura di morire), ricorrenti ideazioni suicidarie senza una programmazione specifica, oppure tentativi di suicidio o piano precisi per commettere suicidio.

B – I sintomi causano un significativa sofferenza o comunque problematiche nell’area sociale, occupazionale o altre aree o funzioni significative.

C – L’episodio non è collegabile ad effetti psicoattivi di sostanze o farmaci

D – L’evento depressivo maggiore non è meglio spiegato da altri disturbi come: disturbo schizoaffettivo, schizofrenia, disturbo schizofreniforme, disturbo delirante o altri specifici o aspecifici disturbi dello spettro psicotico.

E – Non si è mai verificato un episodio di mania o ipomania. Questo criterio non si applica agli episodi di mania o ipomania la cui causa è effetto di sostanze, farmaci o altre condizioni mediche.

 

E’ importante poter fare diagnosi di depressione maggiore in modo precoce e procedere fin da subito ad una cura adeguata. I disturbi depressivi infatti tendono a peggiorare nel corso del tempo rendendo sempre più difficile e lungo il trattamento. Può capitare che chi soffre di depressione maggiore arrivi ad un consulto specialistico dopo molto tempo dall’esordio della patologia. Questo è spesso dovuto ad una cattiva informazione sui disturbi psichici in generale e sulla depressione in particolare, spesso collegati a stigmatizzazione verso la malattia mentale che porta a non chiedere aiuto e non voler affrontare le proprie problematiche psichiche. Numerosi studi controllati hanno dimostrato che la psicoterapia, ed in particolare la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia interpersonale, è efficace nei pazienti con disturbo depressivo maggiore, sia per il trattamento della sintomatologia acuta che per diminuire il rischio di recidive.

 

Dr. Leano Cetrullo
Psicologo
Member of The British Psychological Society
Member of The American Psychological Association APA
Member of The UK Psychological Trauma Society

3914541341 - L.cetrullo@gmail.com

 

 

 

Sitografia

https://www.studiocataldi.it/articoli/24288-con-la-depressione-si-puo-avere-la-104.asp

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-dell-umore/disturbi-depressivi

http://il24.it/invalidita-e-104-nuove-malattie-2019-assegno-anche-con-diabete-artrite-e-depressione/

http://www.today.it/economia/depressione-legge-104.html

 

Data pubblicazione: 27 febbraio 2019

2 commenti

#2
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Cosa si intende x depressione reattiva?

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