Miti e superstizioni sulla sessualità
La vera nevrosi non è data dalla presenza di conflitti ma dalla pretesa che essi non debbano esserci!
In ambito sessuale tale detto è ancora più valido nel momento in cui ci si affanna nel correggere problemi che non esistono e nel cercare equilibri legati più al mito che alla realtà
Fin da piccoli siamo bombardati da vere e proprie superstizioni legate alla nostra sessualità. Molti, probabilmente, ricorderanno quante volte si saranno sentiti dire che un eccesso di masturbazione avrebbe portato alla cecità. E in quante occasioni genitori e nonni hanno rimproverato i ragazzi perché hanno scoperti i segni dell’autoerotismo attraverso i brufoli sulla fronte? Oltre alle leggende ci si è messa anche una certa scienza di epoca vittoriana che ha contribuito a distinguere, nella donna, un piacere maturo da uno immaturo, gettando le basi per un mito ancor oggi difficile da scardinare, ossia il doppio orgasmo femminile. Ci sono uomini convinti che basti toccare un determinato punto anatomico di una donna per procurarle un piacere immenso e donne frustrate che, in tale ricerca, ci si perdono.
I miti fanno sentire la loro presenza anche sull’orientamento sessuale. Ci si chiede se omosessuali si nasca o si diventi e chi per confermare che si tratti di un comportamento fuori natura cita la mancanza di comportamenti omosessuali tra gli animali. Spesso il regno animale è preso in causa per un confronto nel distinguere ciò che è naturale da ciò che non lo è. Infatti per evidenziare la natura crudele e unica dell’uomo si fa spesso riferimento alla mancanza di comportamenti aggressivi o di uccisioni tra animali della stessa specie. Appare chiaro che affermazioni del genere vengano fatte in barba ad anni di documentari di Superquark e del National Genographic che dimostrano il contrario sia sui comportamenti sessuali che sull’aggressività.
Ma i miti non finiscono qui, infatti leggendaria è la paura delle adolescenti di rimanere facilmente in cinta anche solo attraverso i preliminari o la credenza sia in adolescenza che in età adulta che il proprio organo sessuale debba rispondere a comando sempre pronto in ogni dove. Mentre nei giovani il mito di una omosessualità inconscia che possa emergere da un momento all’altro si è, oggi, trasformata in una vera e propria dinamica fobico-ossessiva.
Più questi miti sono radicati maggiore è la frustrazione sia della loro assenza che della loro presenza al punto tale che abbiamo sentito la necessità di dar vita ad un saggio che, dal nostro punto di vista, assolverà tre funzione legate tra di loro. Incuriosire, informare e, soprattutto, rasserenare. I Miti del sesso, un viaggio nell’eros tra false credenze e scienza https://www.c1vedizioni.com/i-miti-del-sesso
Buona lettura