Maschio? Femmina? Non so! Tra il gossip ed il delirio
Fino a non molto tempo fa, il fiocco azzurro dietro la porta dell’ospedale era una chiara testimonianza della nascita di un bambino maschio.
Il fiocco rosa invece, di una bambina femmina.
E come tali venivano cresciuti.
La psiche ed il patrimonio genetico, la fisicità e le fluttuazioni ormonali, insieme all'orgoglio dei genitori andavano di pari passo.
Salvo rare ma possibili, complicazioni, o anomalie cromosomiche, i bambini di sesso maschile venivano cresciuti come maschi, e quelli di sesso femminile come femmine.
Oggi, a quanto pare, non è sempre così.
Il fatto
Angelina Jolie e Brad Pitt, la coppia - anzi ex coppia - più popolare del momento, ha dichiarato candidamente di adoperare il soprannome John (chiaramente maschile), per chiamare la piccola Shiloh (bambina, quindi femmina), a causa del suo carattere eccessivamente mascolino.
I genitori si astengono dal pensarla e, soprattutto, trattarla, come femmina, in modo che la piccola possa scegliere come crescere.
Adesso - notizia di qualche giorno addietro che mi ha lasciata atterrita -, la bambina ha dichiarato di voler cambiare sesso, ed i genitori accondiscendenti hanno acconsentito alle pratiche cliniche che la porteranno alla transizione da donna a uomo.
- Da mamma, non da clinico, mi chiedo che responsabilità hanno i genitori?
- Si tratta di un transessualismo acquisito? Se mai dovesse esistere…
- Di un gioco maldestro che gli è sfuggito di mano?
- E se la piccola, avesse una conflittualità latente con la figura materna, e si identificasse nel padre, significherebbe che desidererebbe davvero diventare maschio?
Il percorso da Shiloh a John
Avuto il consenso dei genitori, il percorso della bambina - perché di una bambina stiamo parlando-, inizierebbe con un trattamento ormonale, per concludersi poi con la chirurgia, quando avrà raggiunto il pieno sviluppo fisico.
- Che ruolo ha un genitore?
- Che responsabilità?
- Deve assecondare le inclinazioni di un bambino?
- Se gioca da maschio, ed invece è una femmina, significa che vuole davvero essere maschio?
- Se in famiglia ci fossero delle problematiche di potere, o di cattiva gestione dei ruoli, ed il bambino ne risentisse, è giusto o lecito modificare la crescita?
- È giusto bloccare le mestruazioni, come nel caso della piccola in questione?
- Mi chiedo se sono stati interpellati gli psicologi?
- Se è stata effettuata una valutazione neuro-psichiatrica? (Anche ai genitori).
Bambini dal sesso incerto
Il discorso cambia, e non di poco, per i bambini dal sesso incerto.
I "bambini dal sesso incerto", sono un neonato su 5mila e nascono con una "genitalità confusa", cioè con un organo genitale sviluppato in maniera non chiara ed armoniosa.
A stabilire la loro sessualità saranno le indagini cromosomiche ed ormonali - fortunatamente obbligatorie e non umorali - che si concluderanno poi, a diagnosi clinica effettuata, con un'operazione chirurgica, che non dovrebbe essere effettuata dopo il superamento del sesto anno di età.
In questo momento storico sempre più liquido, la questione gender e i diritti LGBT sono spesso i protagonisti di dibattiti, seminari, e testate giornalistiche.
Fermarci un attimo a riflettere, ancor più quando si tratta di minori, credo sia davvero obbligatorio.
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