Andro-sessuologia e web
Si è appena svolto a Milano Marittima il congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia (25-27 Maggio).
Una delle sessioni del congresso è stata dedicata al consulto online, oneri ed onori.
La sessione era così composta:
1- Giovanni Beretta, andrologo, Firenze"Dottore ti posso scrivere? L'andrologo a portata di app, vantaggi e limiti "
2 - Valter Vita, Director medicitalia.it. Milano "La salute ai tempi dei social media: il confine tra etica ed opportunità"
3- Valeria Randone, sessuologo clinico, Catania "Problemi di sesso? C'è il dr. Google.
4- S. Ardis "Positive Health, benessere sessuale e bio data". (società italiana promozione salute)
Perché il dr. Google continua ad essere il primo interlocutore in tema di salute sessuale?
Perché è riservato, non mette in imbarazzo chi si rivolge a lui, non fa domande indiscrete perché non raccoglie l'anamnesi o la storia del sintomo, è sempre online anche di notte ed i giorni rossi, e lenisce l'ansia.
Chi meglio di lui può sanare il gap tra mancanza di educazione emozionale e sessuale, e richiesta dell'utente?
Qualche riflessione
Il consulto di andro-sessuologia
L'utente che si rivolge a noi per problematiche sessuologiche ha la possibilità di consultare l'andrologo ed il sessuologo all'interno dello stesso consulto, ricevendo la sensazione di un'integrità somato-psichica del suo disagio, quello che avviene poi nei nostri studi.
- Perché c'è un costante aumento di consulti online?
- Perché sono gratis?
- Perché l'etere può sostituire il rapporto medico-paziente?
- Perché gli utenti hanno così bisogno di raccontarsi?
- Per altro?
"C'è uno strettissimo legame tra narrazione e cura", questo è uno dei messaggi della medicina narrativa, e potrebbe essere una delle tante chiavi di lettura della necessità che hanno gli utenti di raccontarsi, e di chiedere aiuto online.
La medicina narrativa ha come obiettivo quello di riformulare la comunicazione inerente la cura, non soltanto di "chi eroga la cura", ma di "chi si prende cura".
Blog seguitissimi, forum e consulti online, rappresentano il barometro che testimonia il bisogno del paziente di raccontarsi e di essere ascoltato, e rappresentano quella che io amo chiamare un'agenda dell'anima.
Il luogo del reciproco incontro tra clinico ed Utente.
Medicitalia, a tal proposito, docet!
L'etere, per chi soffre, diventa un luogo virtuale e simbolico sempre aperto, sempre presente e disponibile - giorno, notte, sabato e domenica, così come a dicembre e ad agosto - capace di ospitare e di condividere gioie, dolori e le infinite quote d'ansia di chi soffre di una qualunque patologia.
Condividere l'esperienza della malattia è un gesto d'amore per chi lo fa e per chi lo riceve.
L'analisi della domanda
L'utente spesso non ha le idee chiare, avverte un disagio, talvolta non sa come chiamarlo, scrive a noi, e noi, mediante quello che in psicologia si chiama analisi della domanda, restituiamo loro una sorta di chiarezza sul possibile percorso da intraprendere, regalandogli svariati spunti di riflessione, unitamente a delle letture da utilizzare come strumento per approfondire il tema da loro richiesto.
L'utente spesso, richiede un secondo consulto, compara la nostra versione del suo disagio con quello del professionista reale, talvolta manipola le nostre informazioni, e scrive senza sosta finché non troverà la risposta che più si sposi con i suoi meccanismi di difesa della psiche.
- Quindi, internet rappresenta un valore aggiunto oppure rappresenta il terzo incomodo nel rapporto medico-paziente?
- Dipende, dal medico e dal paziente.
Esiste una correlazione tra richiesta del paziente e tratti di personalità.
Per gli ansiosi, i nevrotici ed i pazienti ossessivi, la rete diventa uno strumento infernale, lo utilizzeranno in maniera compulsiva senza, quasi mai, rivolgersi poi a dei professionisti de visu.
Per gli insicuri ed i depressi, viene visto come una cura vera e propria, ed avere richiesto una, o più d'una, consulenza online, equivale nel loro immaginario, ad essere stati davvero in consultazione e/o terapia.
Nel nostro lavoro, empatia, calore umano, ascolto profondo e relazione sono degli strumenti insostituibili, così se pur di fondamentale importanza la consulenza online, non è mai e poi mai sostituibile ad una consulenza de visu, ma può sicuramente essere il primo passo in quella direzione.
Nel caso poi, di problematiche sessuologiche, diventa utopistico effettuare una corretta e scrupolosa diagnosi clinica senza un lavoro in team tra specialisti, così come è chimerico raccogliere notizie anamnestiche e la storia del sintomo, senza l'ascolto di entrambi i partners.
Ma, anche in questo caso, in funzione della delicatezza degli argomenti, della vergogna e della censura associate a queste tematiche, il primo consulto online regala all'utente un ascolto competente e, soprattutto, la consapevolezza che anche di una vita sessuale disfunzionale se ne può parlare, ed anche guarire.