Anima in affitto, e se la vera punizione fosse sposare l'amante?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Ho deciso di scrivere questo libro quando, nel 2014, ho scritto un articolo nel mio blog sugli "amori altri", sugli "amori infedeli" - dal titolo “ Amo un uomo sposato ma non lascia la moglie” -, e sul ruolo dell'amante che, paradossalmente, nutre in sordina il matrimonio, ovviamente, altrui.

Giorno dopo giorno, ho iniziato a raccogliere svariate testimonianze di donne "in lista d'attesa" – come le chiama Gramellini -, con l'anima in "affitto", come le chiamo io.
Donne, tante, con l’anima in pezzi che scrivevano nel blog e nel mio sito, con la segreta speranza di ricevere qualche soluzione magica per questi amori così intensi, ma al contempo così destruenti.

La mia posta ed il blog erano diventati il "soggiorno virtuale" di un'infinità di donne sofferenti; scrivevano - ovviamente - di sabato e di domenica, per Natale e per tutte le date in rosso.

Date che ricordavano la scissione tra amore e quotidianità.

Tra passione e parcellizzazione della stessa.

Tra affettività e sessualità.

Tra intensità e separazione.

Tra vicinanza e distanza.

Tra vita emozionale e vita "casalinga".

Donne amanti, donne madri e donne mogli, alcune tradite e altre traditrici; spesso sedotte o seduttrici - vere mantidi religiose -, altre ancora prosciugate o divorate dai loro amori, ed ancora, single o sole, molte di loro confuse e felici.

È un libro che parla d'Amore e di tradimento, di separazione e di risarcimento, e che, cerca - coraggiosamente o incoscientemente -, di tradurre in parole le emozioni vissute da due donne, Elena e Tiziana, innamorate dello stesso uomo: Paolo.

Una di loro è la moglie, la donna ufficiale e con la fede al dito, più o meno infelicemente sposata.

L'altra è la donna ufficiosa, ma ufficialmente innamorata: l’amante.

Donne coraggiose, ferite e sofferenti che, a un certo punto della loro esistenza, decidono di parlarsi e di parlarci.

Alcune parti di questo libro raccolgono dei pensieri ad alta voce - intensi, drammatici e struggenti - dell’amante; altre, uno scambio di emozioni e di erotismo, intenso e sofferente, tra Elena e il suo - non solo suo - Paolo.

Il tutto è arricchito da riflessioni cliniche e sessuologiche.

Tra le email e le dolorose confessioni di queste donne, ogni altra donna (o uomo) può leggere se stessa, può ritrovarsi tra le righe ed identificarsi nel ruolo di moglie trascurata o di amante desiderata e desiderante, che vive però, costantemente "dietro le quinte" di questo grande amore.

Un messaggio che cerco di far passare - soprattutto quando parla l'Amante in prima persona - è quello di leggere il libro scevri da preconcetti e da rigidità mentale ed emozionale.

Un grazie di cuore va a tutte le donne che hanno abitato il mio studio e la mia mente, il mio cuore e le mie emozioni, e che mi hanno regalato l’opportunità di occuparmi di loro e della loro intimità sofferente.

Un ulteriore grazie va alla dottoressa Magda Fregonese Muscarà, la quale ha collaborato fattivamente, con estrema empatia e simpatia, nel rispondere alle/agli utenti.

La seconda parte del libro contiene i "commenti dalla, e della rete", li ho riscritti per garantire ulteriormente il loro anonimato, ma ho certato di non alterare il loro significato più profondo ed autentico.

 Qualche anticipazione:
Cara amante di mio marito ti scrivo e...vorrei essere te..."

 

 

Presentazioni

  • 3/12/2016 ore 17.00 Palermo Feltrinelli.
  • 4/12/2016 ore 18.00 Catania Mondadori, Ospite il magistrato dottoressa Federica Cabrini, ed il giornalista Lino Russo.
  • Gennaio Feltrinelli Roma
  • 14 febbraio Feltrinelli Milano
Data pubblicazione: 15 novembre 2016

8 commenti

#1

Ho collaborato con interesse e partecipazione al luogo riparativo che l'articolo " Amo un uomo sposato, ma lui non lascia la moglie.." dal 2014 è diventato, sempre più letto, abitato..un rifugio.

Donne disperate, innamorate, deluse e arrabbiate, in attesa, di una telefonata, di un sms, di una decisione..che chiedevano conforto e spiegazioni, speranze e possibilmente magie.. con grande sofferenza,
e sullo sfondo le mogli, che tacciono, scrivono meno, che spesso vengono .. ..descritte dai mariti come fredde, dure, sorelle ormai.." no, no, con lei non c'è più niente.. Ma è depressa, malata, come faccio ad andarmene, e poi i bambini..! E poi i soldi , la casa.."

Ma essere l'altra non è per tutte , come si crede, può essere bellissimo, ma e' complicato, pericoloso, perchè non costruisci niente per il tuo futuro.. bisogna , sapere , a priori, che a Natale, Capodanno , Ferragosto , sarai da sola , certo che lui ti pensa , ma intanto brinda con loro e ti telefona dal bagno.. non devi starci male, piangere, rimproverarlo.
Ma queste .. altre .. chi sono? Non sono le .. sfasciafamiglie.. come vengono descritte semplificando , sono ragazze, a volte insicure, donne deluse da altri amori.
Si conoscono sul lavoro, spesso Lui è il collega brillante, che le vede, le guarda ,
sono donne che spesso lavorano con questo Lui meraviglioso che è il Capo, rassicurante e smart, che sa cosa dire cosa fare, come fare, con anni di più , con più esperienza e altri mondi alle spalle..
Sembra un gioco, un flirt, e diventa una passione per tutti e due.
Una scelta d'appoggio, come dice Jole Baldaro verde.. un Edipo non risolto..un sesso fantastico.
E gli uomini.. ce provano.. direbbe qualcuno , ma non è detto che sia così.. spesso nell'età di mezzo , con alle spalle famiglie , figli, corse, lavoro, troppo quotidiano , fanno anche loro i bilanci e i figli adolescenti non aiutano.. una nuova storia , un nuovo amore è un raggio di sole sempre più luminoso,.
A volte l'atteggiamento seduttivo che porta ad avere successo e potere su quella donna, viene usato come specchio che deve riflettere l'immagine grandiosa-onnipotente di un uomo sostanzialmente insicuro..
Ma spesso anche gli uomini per un pò ci credono, vogliono crederci, ma stanno sul qui e ora , dicono.." me ne vado , staremo sempre insieme."
.è un sogno, non mentono, non sono disonesti spesso ,.. si separano infatti, solo se sono costretti, se la moglie mette in atto .. ..la prescrizione del sintomo....e cambia la serratura e chiama l'avvocato.
Tutto questo detto schematicamente,
ci sono mille momenti
splendidi , ma anche un crescendo di rimproveri.." mi avevi promesso che la lasciavi."

Qualcuno stretto dal conflitto somatizza e si ammala davvero, perfino..qualcuno moltiplica i regali i baci e le attenzioni, qualcuno lascia..
Restano le donne altre.. deluse, depresse, senza più fiducia in niente..
Queste cose succedono, succedono e continueranno a succedere, per questo invito tutte ad essere libere, ma responsabili ,come dice Nardone e lucide.. può essere una bella storia che ti lascia una stella in tasca, ma non deve lasciarti l'amarezza , lo sconforto, il deserto e il sonnifero sul comodino.
E ci sono le mogli, .. che non sono solo possessive come si dice di loro, che sono le ragazze di ieri , che hanno amato , lavorato, cucinato e partorito, e che sarebbero tristi arrabbiate anche loro , a guardar bene.. tentano di credergli e ci riprovano..
tappa maturativa dicono i libri.

Tappa maturativa per tutti..:

per decidere di trattare i rapporti d'amore, i matrimoni, le convivenze come giardini da curare, come fiori da annaffiare. ..niente dura per sempre a prescindere da quello che facciamo... neanche gli adulteri..

per guardare più alto , parlare , ..raccontarsi.. abbracciarsi anche.. avere il coraggio di raccontarsi ..l'intimità dei corpi nasce dall'intimità delle anime...

dott. Magda Muscarà Fregonese
psicoterapeuta

#2
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Dr.ssa Valeria Randone

Cara Magda,
Grazie per il tuo contribuito, utilissimo, come sempre.
Hai colto perfettamente e con grande empatia il cuore del libro, e la sofferenza atroce che accompagna queste donne nel loro concimare i legami...altrui.
Un abbraccio, e grazie!

#3
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Utente 112XXX

L'amante invidia la moglie, la moglie invidia l'amante... anche quando sono la stessa persona.
Ho avuto per anni con un uomo un rapporto come quello che si ha con un amante. Non avevamo altri legami, per cui in realtà ero la donna "numero 1", ma era un rapporto molto aperto, in cui ognuno di noi conservava una grande libertà (non tanto di avere altre storie, cosa che, almeno a me, non interessava affatto, quanto di farsi gli affari propri nella vita di tutti i giorni). La scelta di impostare il rapporto in questo modo era stata principalmente sua, e io un po' fantasticavo, pensavo come sarebbe stato bello vivere sempre con lui, diventare fidanzati come si deve. A volte mi struggevo come un'adolescente al pensiero di non avere con lui un rapporto più stretto.
Ma da qualche tempo, quasi all'improvviso, lui è cambiato. Vuole che stiamo sempre appiccicati, se mi prendo un giorno alla settimana per stare da sola dice che non lo amo. Parla di convivenza, di matrimonio, ha già progettato il nostro futuro. E io voglio scappare. La libertà, a cui pensavo di poter in gran parte rinunciare in nome dell'amore, mi manca come se mi mancasse l'aria che respiro. I suoi difetti, sui quali prima sorvolavo allegramente, dato che erano oscurati dalla felicità di vederlo, ora mi sembrano intollerabili.
Lo amo, ma non lo sopporto più. Vorrei riavere indietro il mio "amante", con cui ero molto più tranquilla, spensierata e felice che con mio "marito".

#4
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
grazie per la tua testimonianza, utilissima, oltre che davvero veritiera.

Interpreta pienamente il sottotitolo del mio libro: "e se la vera punizione fosse sposare l'amate?,

Lei dipinge chiaramente il gioco di ruoli, la seduzione dall'essere " diversamente intimi".

Certo che le manca il suo Amante, la sua libertà di esserci nell'assenza, nella sostanza, nel desiderio...

Può sempre tentare, ove possibile, di mantenere la giusta distanza dal mondo del suo Amante/marito...

Un caro saluto

#5
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Utente 112XXX

Grazie, Dottoressa.
Stabilire le distanze, per poter apprezzare di nuovo la vicinanza, è proprio ciò che vorrei riuscire a fare. Ma trovare un equilibrio che soddisfi entrambi è tutt'altro che facile, a volte mi sembra che le nostre esigenze siano diventate inconciliabili.
Comunque tenterò, se non altro per non avere poi il rimorso di non averci neanche provato.
Buona giornata!

#8
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Utente 459XXX

Proprio in questi giorni lo sto leggendo, è impressionante dato che mi rifletto in ogni sensazione e paura di Elena. Da otto anni ormai mi trovo " intrappolata" in un rapporto simile( e dico intrappolata poiché io all'inizio non ero consapevole che fosse sposato ... almeno per i primi due anni, poi l'amore infinito ha reso troppo difficile tutto) , ho intrapreso due volte un percorso terapeutico ma inutilmente. Mi sento intrappolata e sento che la mia vita dipende solo da lui, è un inferno che non auguro a nessuno. La ringrazio dottoressa per questo libro che è per me in questo momento un amico con cui condividere sensazioni e paure

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