Trump presidente: maschio alfa, e le donne?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Stalking.
Femminicidio.
Nuove leggi come quella della convenzione di Istambul.
Campagne di sensibilizzazione sull'uguaglianza tra i generi.
Leggi sulla prevenzione della violenza - per violenza si intende anche verbale e psicologica - di genere.
E poi, l'altra metà del cielo: la fascinazione da maschio alfa, dominante e, spesso, svalutante.

Qualche riflessione

  • Potere e garbo possono essere compagni di banco e di vita?
  • Un uomo per essere dominante deve essere anche svalutante?
  • Potere, denaro e sottomissione della donna vanno davvero insieme?


Donald Trump, durante le svariate interviste, afferma di “adorare” letteralmente le donne, ma le sue parole - così come i suoi comportamenti sessisti - testimoniano esattamente il contrario.

Durante una conferenza stampa, la giornalista di Fox News Megyn Kelly lo aveva fatto riflettere sui suoi comportamenti sessisti, rammentandogli che aveva soprannominato le donne che non erano di suo gradimento "maiali grassi" (fat pigs), "cani" (dogs), "sciattone" (slobs) e "disgustosi animali" (disgusting animals).

Queste affermazioni racchiudono molto di più di una semplice offesa, o di una semplice non gradevolezza, contengono disprezzo, astio e, secondo me, un tono polemico, svalutante ed anche aggressivo.

Trump ha poi, offeso e sminuito, sessualizzato e ridotto a semplici stereotipi, anche donne di successo come Sarah Jessica Parker, Rosie O'Donnell, Cher, Bette Midler e tante altre.

Personalmente non credo che il rispetto correli con l'eventuale successo, ne con il genere, ma, innanzo tutto, con l'essere umano.

  • Vi riporto qualche ulteriore frase estrapolata da altre interviste che, da donna e da sessuologo clinico, mi hanno profondamente colpita:

 

1 - "Le molestie e violenze sessuali sono la logica conseguenza della vicinanza di uomini e donne"
Un'affermazione del genere credo si commenti da sola, oltre che contenere allo stesso tempo un latente attacco ed insulto al genere maschile.
Logica conseguenza?
Vicinanza?

Insomma, sembra quasi giustificare la violenza sessuale, e far passare un messaggio di "scarso controllo degli impulsi" del genere maschile.

2 - "Le donne sono oggetti esteticamente gradevoli"
Oggetti?
Credevo che il temine oggetto, associato ad una donna, fosse già stato abbandonato prima della rivoluzione sessuale.
Ed invece?

A quanto pare torna ad essere in voga.

Una donna, caro Presidente, gradevole o meno, è un soggetto abbondantemente pensante.

3 - "Una donna dev'essere attraente per fare la giornalista"
Credevo anche che, la datata associazione tra fisicità e ruolo, fosse superata da un pezzo, ma oggi leggendo i giornali, mi ritrovo a stupirmi davvero.

Una donna, bella o brutta che sia, può essere colta o meno colta, brava o meno brava, attraente o meno attraente, brutta e preparata, bella e sgrammaticata, o viceversa.

Un uomo giornalista o medico, o ministro, non verrà mai valutato per la sua presenza scenica o per la sua fisicità, ma esclusivamente per la sua preparazione e bravura.

E, dopo anni di lotte più o meno adeguate, per la parità e per le pari opportunità, un'affermazione del genere fa davvero accapponare la pelle.

 

4- "Le donne trovano il suo potere eccitante quanto i suoi soldi".
Mi sembra davvero estremamente riduttiva l'associazione tra desiderio sessuale femminile - o eccitazione, come la chiama lui - denaro e potere.

La sessualità femminile, caro Presidente, è davvero molto, ma molto più sfaccettata e più cerebrale, ed un semplice, anche se ben nutrito, conto in banca, non correla con un'adeguata risposta orgasmica.

 

Qualche riflessione. La donna, la storia ed i ruoli

Anticamente alla parola donna veniva associata immediatamente la parola moglie e mamma, si immaginavano scenari abitati da donne sottomesse, geishe dei loro uomini, senza un'identità professionale e senza stipendio.

Oggi i tempi sono cambiati, e la donna odierna ha accesso a ruoli che un tempo erano di pertinenza esclusivamente maschile.

Oggi non esistono più quelle regole e convenzioni sociali che hanno voluto per mille anni la donna relegata a ruoli preconfezionati: prima figlia obbediente, poi moglie prescelta, successivamente mamma e per concludere la sua vita, nonna.

La dimensione dell'accudimento era sempre presente e centrale nella vita della donna.

Durante la seconda metà del Novecento i cambiamenti storici e culturali hanno voluto la donna "libera di essere e di esistere" anche senza la presenza rassicurante - e quasi identitaria - di un uomo accanto.

Le donne di oggi godono di un'autonomia culturale ed anche finanziaria che consente loro di effettuare scelte lavorative ed affettive, totalmente indipendenti.

Belle o brutte che siano!

E mentre ieri l'Italia festeggia la bellissima notizia di poter dare ai figli il cognome materno, in America oggi, si festeggia il nuovo presidente degli Stati Uniti che sembra essere il contro altare di anni di conquiste "oltre il genere".

 

Non oso immaginare cosa penserà degli omosessuali...

 

Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2015/08/21/18-cose-dette-da-trump-sulle-donne_n_8019078.html

Data pubblicazione: 09 novembre 2016

16 commenti

#6
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Dr. Enrico De Sanctis

Anche a me ha preso un colpo!
Non pensavo oltretutto avesse detto tutto questo... E ben dette le tue parole Valeria! Riflessive, di valore, purtroppo anche dolorose, con uno stile diretto e il giusto pepe!

#9
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentili Colleghi,
grazie per le vostre riflessioni, e grazie per essere intervenuti.
Ci sarebbe tanto da dire..e da ridire, speriamo bene davvero.

Un caro saluto

#11
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Utente 397XXX

Certo c'è da mettersi le mani nei capelli per quello che ha dichiarato il neo presidente degli USA sulle donne. Però è anche vero che tante, tantissime donne lo hanno votato. Sembra di rivedere certe nostre situazioni italiche, ma è anche peggio. Forse la verità è che il maschio alfa alle donne (non a tutte fortunatamente) piace. Piace perchè milioni di anni di evoluzione non si cancellano per magia e il nostro cervello più antico "ragiona" in un modo, diciamo, molto primitivo. E ha spesso il sopravvento su quello razionale.
C'è però un aspetto confortante: le giovani donne hanno votato poco per Trump rispetto a quelle meno giovani e soprattutto non lo hanno fatto le giovani donne istruite, che hanno preferito di gran lunga Hillary Clinton. C'è quindi una speranza.

#12
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Ex utente

la storia insegna :Più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Una sola parola :Democrazia ,cosa che in Italia difficile da comprendere. prima di giudicare si dovrebbe permettergli di lavorare. Quindi auguro a tutti voi buon lavoro e buona Domenica.

#13
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Vedo che lei è donna!

Penso che se avesse letto l'articolo, oltre il pregiudizio, si sarebbe accorta che nessuno sta parlando di politica, di obiettivi o di altro....

Non ne ho la competenza e nemmeno l'intenzione.

Le sue, poco felici, affermazioni al femminile, sono state spunto di riflessione clinica.

Buona domenica anche a lei.

#14
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Ex utente

...l'articolo l'ho letto e credo che giudicare sia "ruolo" da opinionisti e nn da clinici . Che io sappia un clinico dovrebbe esprimersi solo quando conosce o impara conoscere l' interessato se no rischia di uguagliarsi ad un opinionista.

#15
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Lei continua ad essere fuori strada.
L'articolo contiene riflessioni sulla donna, sugli abusi verbali, sul sessismo, e si conclude con
ulteriori riflessioni sulla donna, la storia ed i ruoli.

#16
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Dr. Antonio Vita

Condivido.

A posteriori. Eppure i due partiti maggiori avevano altri destrieri da presentare. Ma non l'hanno fatto. E dei due concorrenti, non potendo perdere entrambi, uno di loro ha vinto! Staremo a vedere.

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