Trump presidente: maschio alfa, e le donne?
Stalking.
Femminicidio.
Nuove leggi come quella della convenzione di Istambul.
Campagne di sensibilizzazione sull'uguaglianza tra i generi.
Leggi sulla prevenzione della violenza - per violenza si intende anche verbale e psicologica - di genere.
E poi, l'altra metà del cielo: la fascinazione da maschio alfa, dominante e, spesso, svalutante.
Qualche riflessione
- Potere e garbo possono essere compagni di banco e di vita?
- Un uomo per essere dominante deve essere anche svalutante?
- Potere, denaro e sottomissione della donna vanno davvero insieme?
Donald Trump, durante le svariate interviste, afferma di “adorare” letteralmente le donne, ma le sue parole - così come i suoi comportamenti sessisti - testimoniano esattamente il contrario.
Durante una conferenza stampa, la giornalista di Fox News Megyn Kelly lo aveva fatto riflettere sui suoi comportamenti sessisti, rammentandogli che aveva soprannominato le donne che non erano di suo gradimento "maiali grassi" (fat pigs), "cani" (dogs), "sciattone" (slobs) e "disgustosi animali" (disgusting animals).
Queste affermazioni racchiudono molto di più di una semplice offesa, o di una semplice non gradevolezza, contengono disprezzo, astio e, secondo me, un tono polemico, svalutante ed anche aggressivo.
Trump ha poi, offeso e sminuito, sessualizzato e ridotto a semplici stereotipi, anche donne di successo come Sarah Jessica Parker, Rosie O'Donnell, Cher, Bette Midler e tante altre.
Personalmente non credo che il rispetto correli con l'eventuale successo, ne con il genere, ma, innanzo tutto, con l'essere umano.
- Vi riporto qualche ulteriore frase estrapolata da altre interviste che, da donna e da sessuologo clinico, mi hanno profondamente colpita:
1 - "Le molestie e violenze sessuali sono la logica conseguenza della vicinanza di uomini e donne"
Un'affermazione del genere credo si commenti da sola, oltre che contenere allo stesso tempo un latente attacco ed insulto al genere maschile.
Logica conseguenza?
Vicinanza?
Insomma, sembra quasi giustificare la violenza sessuale, e far passare un messaggio di "scarso controllo degli impulsi" del genere maschile.
2 - "Le donne sono oggetti esteticamente gradevoli"
Oggetti?
Credevo che il temine oggetto, associato ad una donna, fosse già stato abbandonato prima della rivoluzione sessuale.
Ed invece?
A quanto pare torna ad essere in voga.
Una donna, caro Presidente, gradevole o meno, è un soggetto abbondantemente pensante.
3 - "Una donna dev'essere attraente per fare la giornalista"
Credevo anche che, la datata associazione tra fisicità e ruolo, fosse superata da un pezzo, ma oggi leggendo i giornali, mi ritrovo a stupirmi davvero.
Una donna, bella o brutta che sia, può essere colta o meno colta, brava o meno brava, attraente o meno attraente, brutta e preparata, bella e sgrammaticata, o viceversa.
Un uomo giornalista o medico, o ministro, non verrà mai valutato per la sua presenza scenica o per la sua fisicità, ma esclusivamente per la sua preparazione e bravura.
E, dopo anni di lotte più o meno adeguate, per la parità e per le pari opportunità, un'affermazione del genere fa davvero accapponare la pelle.
4- "Le donne trovano il suo potere eccitante quanto i suoi soldi".
Mi sembra davvero estremamente riduttiva l'associazione tra desiderio sessuale femminile - o eccitazione, come la chiama lui - denaro e potere.
La sessualità femminile, caro Presidente, è davvero molto, ma molto più sfaccettata e più cerebrale, ed un semplice, anche se ben nutrito, conto in banca, non correla con un'adeguata risposta orgasmica.
Qualche riflessione. La donna, la storia ed i ruoli
Anticamente alla parola donna veniva associata immediatamente la parola moglie e mamma, si immaginavano scenari abitati da donne sottomesse, geishe dei loro uomini, senza un'identità professionale e senza stipendio.
Oggi i tempi sono cambiati, e la donna odierna ha accesso a ruoli che un tempo erano di pertinenza esclusivamente maschile.
Oggi non esistono più quelle regole e convenzioni sociali che hanno voluto per mille anni la donna relegata a ruoli preconfezionati: prima figlia obbediente, poi moglie prescelta, successivamente mamma e per concludere la sua vita, nonna.
La dimensione dell'accudimento era sempre presente e centrale nella vita della donna.
Durante la seconda metà del Novecento i cambiamenti storici e culturali hanno voluto la donna "libera di essere e di esistere" anche senza la presenza rassicurante - e quasi identitaria - di un uomo accanto.
Le donne di oggi godono di un'autonomia culturale ed anche finanziaria che consente loro di effettuare scelte lavorative ed affettive, totalmente indipendenti.
Belle o brutte che siano!
E mentre ieri l'Italia festeggia la bellissima notizia di poter dare ai figli il cognome materno, in America oggi, si festeggia il nuovo presidente degli Stati Uniti che sembra essere il contro altare di anni di conquiste "oltre il genere".
Non oso immaginare cosa penserà degli omosessuali...
Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2015/08/21/18-cose-dette-da-trump-sulle-donne_n_8019078.html