Il paradosso dei gelosi: ottenere proprio ciò che più si teme
Un aspetto molto frequente che caratterizza le coppie «in crisi» è la gelosia, che può essere reciproca ma più spesso, limitata ad un solo partner.
Quella gelosia fatta di sospetti, accuse, litigi, ostilità, che aumenta la distanza tra i partner. La persona gelosa, insicura e impaurita al solo pensiero di perdere l'altro o di essere tradita, inizia a controllare il partner per sapere tutto sulla sua vita, a spiarlo, a chiedere continue rassicurazioni, ossessionata dalla necessità di sciogliere ogni dubbio.
Se ti riconosci in questa descrizione e ti sei accorto che la gelosia, sta avvelenando il tuo rapporto di coppia e che la paranoia che l'altro ti nasconda sempre qualcosa sta minando il tuo benessere sappi che ciò di cui dovresti avere davvero paura non è di quelle persone o situazioni che percepisci come una minaccia, ma di te.
Far sentire il partner perennemente sotto processo costruirà in lui il bisogno di fuggire dalla “prigione” che gli hai costruito. Più farai domande inquisitorie, più controllerai la sua vita, più aumenterai la possibilità che si stanchi di te e che si realizzi proprio ciò che più temevi.
Questo è il paradosso dei gelosi, quello di ottenere proprio ciò che più temono. Spesso infatti, in questi casi, tenere all'oscuro il partner geloso da certe informazioni serve proprio per non dargli la possibilità di fare l'ennesima scenata di gelosia.
Quindi, ciò di cui devi avere veramente paura è di continuare a sottoporre il partner alle tue pressioni, perché è proprio questo che potrebbe indurlo a fare ciò che vuoi evitare che accada. Il modo migliore per tenere legata una persona è quello di farla stare bene.
Se invece sei dalla parte di chi subisce la gelosia dell'altro evita di restare intrappolato nella sua rete. Evita di rispondere alle richieste di rassicurazione del partner, di discolparti, di cercare di far capire all'altro che ciò di cui ha paura è solo una sua impressione priva di ogni fondamento: se ti giustifichi, agli occhi dell'altro, è perché probabilmente sei colpevole, quindi non farai altro che rafforzare le sue convinzioni.
Prendendo in prestito le parole di Ernest Hemingway “il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia”
Bibliografia
Nardone, G, Correggimi se sbaglio, 2005, Ponte alle Grazie