Fame d'amore, ansia e depressione sono correlate?
"C’è sempre una certa follia nell’amore. Ma c’è anche sempre qualche ragione nella follia". Friedrich Nietzsche
L'amore con le sue dolci seduzioni, false verità e atroci vendette, ci cammina a fianco sin da bambini e grazie a lui nasciamo, cresciamo, ci nutriamo e, talvolta, ci avveleniamo le spiacevoli conseguenze di ansia e depressione.
Bisogno d'amore, ansia e depressione: quale legame?
Apparentemente disgiunti, sembrano tre elementi senza nessun nesso tra di loro, ma in realtà sono strettamente connessi e intersecati l'uno con l'altro. Sappiamo bene che la capacità di scegliere prima il partner e di stare in coppia dopo, dipende da come siamo stati amati e, soprattutto, se siamo stati amati.
Infanzia, autonomia, dipendenza e amore
Le precoci esperienze di accudimento nutrono l'anima e l'autostima e contribuiscono poi a trasformare quel bambino, bisognoso di cure e d'amore, in un adulto autonomo, sereno e capace di relazionarsi con il partner e con il mondo, senza quell'atavica ferita che spesso portano con se i "non amati".
La ferita dei non amati è spesso la causa di una carenza di fiducia di base e di amore verso se stessi che si ripercuote inesorabilmente sul partner e sul legame d’amore.
Il partner non viene scelto soltanto in funzione della fisicità e dell'attrazione fisica o caratteriale, ma in funzione di tantissimo altro, spesso "invisibile agli occhi". Molte storie d'amore avvengono tra anime complici e tra infanzie (o voragini dell'infanzia) simili.
Le scelte d'amore sono spesso "scelte collusive", molte volte i partners scelti sono quelli che, in qualche modo, riportano indietro alle terre dell'infanzia.
Partner che curano, che accudiscono, che placano le ansie più profonde.
La fame d'amore, strettamente correlata alla "ferita dei non amati", quell'atavica mancanza d'amore che, come un marchio indelebile muove le fila di scelte affettive e relazionali, sono strettamente correlate all'ansia e alla deflessione del tono dell'umore.
Salute della coppia e ansia da separazione
Lavorando stabilmente con le coppie, naufragate, irrisolte, separate o separande, posso affermare che la salute della coppia e la sua qualità di vita, dipende dalla salute di ogni protagonista di quel legame. Da come, e se sono stati amati, e dalla capacità che hanno di dare e di donare all'interno del legame d'amore.
Un altro elemento di centrale importanza è l'ansia da separazione.
Quando uno dei due, o entrambi i protagonisti di quell'Amore, vengono mossi da gelosia folle, da un bisogno impetuoso di controllare l'altro, e dalla paura - quasi terrore - di perdere il partner, ci sono tutti gli elementi per far naufragare prima o poi quel legame.
Trattasi infatti di un "amore affamato, bisognoso, dipendente", legame nel quale vittima e carnefice si alternano, nutrendo e mantenendo in vita la dipendenza affettiva.
Roland Barthes in "Frammenti di un discorso amoroso" scriveva in maniera molto suggestiva: "Ho male all'altro".
Per approfondire:Amore non corrisposto: cosa fare?
I sintomi della fame d'amore
La fame d'amore si manifesta quasi sempre con le stesse caratteristiche, atroci e insopportabili:
- Un bisogno d'amore incolmabile
- Una tristezza impossibile da sopportare
- L'amore visto e vissuto come una stampella
- Iper investimento del partner
- Una disperata dedizione all'amato/a
- Efferata gelosia
- Possessività
- Bisogno di conferme e di certezze
- Ansia e ansia da separazione
- Il non sentirsi mai abbastanza amati
- Mancanza di interesse per sé e per i propri interessi (con uno spostamento emozionale verso il partner)
- Devozione estrema
- Ansia e panico di fronte ad ogni contrattempo o temporanea distanza dal partner
- Assenza totale di confini con il partner, tendenza alla simbiosi ed al rapporto fusionale.
I protagonisti di questi amori malati, sono spesso irrisolti sul piano psichico e tentano di trovare la cura dei malanni dell’anima, nella coppia e nell’amore.
Quanto incidono l'ansia e la depressione?
L’amore, in chi soffre di dipendenza, diventa una droga, una vera e propria necessità psico/fisica, fino a trasformarsi in gioia e dolore della loro stessa vita. Sono amori folli, amori malsani, abitati dagli eccessi, dagli scompensi, dalla mancanza di equilibrio.
Questi amori, sono amori caratterizzati da un desiderio massiccio, mai del tutto appagato, di amore assoluto e fusionale, nutrito sempre e comunque da angosce abbandoniche, spesso mosso dalla necessità di conferme da parte dell’altro/a.
I sintomi di ansia e deflessione dell'umore
Quando un amore porta con se sofferenza, prima o poi il corpo inizia a lamentarsi con sintomi fisici, a gridare che qualcosa non va più e quell'Amore tenderà a naufragare.
Il corpo, come sappiamo, si esprime con il linguaggio dei sintomi che, in realtà, sono la porta d'ingresso dell'anima.
- Indolenzimenti vari, sine causa.
- Agitazione psico-motoria.
- Infiniti notti insonni a contare le pecore.
- Disturbi della sfera oro-alimentare.
- Tachicardia.
- Palpitazioni, la strana e fastidiosa sensazione di sentire il cuore.
- Dolori al centro del petto.
- Cali di pressione.
- La sensazione terrificante di perdita del controllo sul proprio corpo, e sul proprio destino.
- Difficoltà respiratorie e sensazione di soffocamento.
- Anche la minzione verrà regolamentata dall'ansia e dall'inquietudine:
- Aumento della frequenza urinaria
- Disturbi del ciclo mestruale
- Disturbi della risposta sessuale: anorgasmia e disturbi del desiderio sessuale.
- Ansia diffusa e somatica.
- Irritabilità, incapacità a staccare la spina.
- Facilità al pianto, scarsa modulazione delle emozioni.
Ricapitolando, il nostro corpo è la cartina tornasole della nostra anima e del nostro benessere o malessere psico/fisico.
Ascoltarlo, averne cura ed avere la capacità di comprendere se un Amore è un amore che nutre o che depaupera, che accudisce o che destabilizza, è la strada più rapida verso la felicità o, almeno, la serenità.