Ansia, ansia, ansia, fortissimamente ansia!
"L'ansia è la ruggine dell'anima".
Carlos Ruiz Zafón
Una recente ricerca dimostra come l'ansia si coniughi maggiormente al genere femminile.
Un buco allo stomaco.
Mani sudate.
La voce strozzata ed incerta.
Vampate di calore improvvise, incontrollabili e tremendamente imbarazzanti.
Un tremore interno che non smette di esserci, e che scandisce le giornate.
Ed ancora, notti agitate ed insonni, il sonno che sembra essere più una punizione che un premio.
Sogni confusi ed agitati.
Il meritato riposo, un lontano ricordo.
Fame d'aria e tachicardia.
La minzione urgente ed impellente, una vescica che ricorda la sua esistenza rendendo la qualità di vita dell'ansioso davvero scadente.
Anche lo stomaco si fa sentire e si manifesta con sgradevoli ed ingravescenti visite al bagno in concomitanza di eventi topici della vita di chi soffre d'ansia.
La pelle - suggerisco la lettura di un libro bellissimo "l'io pelle" di Didier Anzieu - è un organo simbolico, di confine: una barriera tra il nostro mondo interno e quello esterno, così spesso, anch'essa si ammala.
Pruriti improvvisi e psicosomatici, rossori, dermatiti psico-somatiche.
Il rapporto con il cibo diventa conflittuale e consolatorio, facendo oscillare l'ansioso dall'iperfagia all'anoressia.
Il cuore ci ricorda della sua esistenza, con dei battiti insistenti ed anarchici.
I pensieri si aggrovigliano, diventano intrusivi ed invalidanti, e dei pessimi compagni di viaggio.
Gli organi, solitamente uno per volta, iniziano a gridare per essere ascoltati, con l'unico linguaggio che conoscono: quello dei sintomi.
Il corpo grida aiuto!
- Ecco a voi l'ansia!
La ricerca: ansia e donne
Una recente ricerca dimostra come l'ansia si coniughi maggiormente al genere femminile.
Noi donne siamo più "sensibili" all'ansia, più esposte a fluttuazioni ormonali ed esistenziali - parto e dopo parto - ed a quanto pare, più vulnerabili.
Lo studio dimostra come il disturbo d’ansia può rendere la vita veramente difficile.
La dottoressa Olivia Remes, autrice dello studio pubblicato sulla rivista Brain and Behaviour, sostiene che è di fondamentale importanza comprendere quali siano i pazienti più esposti al rischio di ansia.
Dallo studio è emerso inoltre che Europa occidentale e Nord America sono i paesi nei quali si registrano più casi di ansia.
Qualche riflessione
L'ansia è un terribile stato psichico, che si presenta con svariate manifestazioni cliniche, tutte da analizzare e da decodificare, da diagnosticare con cura e competenza, da non tacitare ed,ovviamente, da curare il più presto possibile.
L'ansia è la benzina sul fuoco della ragione.
È quel tremore interno, non meglio identificato, che muove le fila di molte scelte, non scelte, sbagli o evitamenti.
L'ansia è sorella della paura, ed amica intima dell'ipocondria.
Strettamente imparentata anche con la depressione, diventa la protagonista assoluta di svariati comportamenti disfunzionali.
È quel "non so che" che impedisce di prendere un aereo, di dare un esame all'università, o di lasciarsi andare ad un bacio propugnato e tanto desiderato.
Ansia, amore e sessualità
L'ansia è la causa del sempre più frequente ipertono adrenergico che compromette l'erezione e che impedisce alle terapie orali di fare il loro effetto.
È l'elemento centrale dello sconforto assoluto che rapisce molti giovani pazienti.
L'ansia è il sotto bosco della gelosia e del desiderio di controllare e possedere il partner.
Conclusioni
Anche dall'ansia si può guarire.
I sintomi non adeguatamente diagnosticati e curati, escono dalla porta e rientrano dalla finestra della nostra anima.
La vita inquinata e contaminata da reiterate quote d'ansia, non è vita.
- Cosa fare in questi casi?
Evitare di perdere tempo prezioso, evitare di "rimanere online" tra consulti ad oltranza e ricerche di rassicurazioni, e rivolgersi ai clinici per diagnosi e terapia: psichiatra e psicologo.
P.S: Nel prossimo blog tratterò la strettissima correlazione tra "fame d'amore, ansia e depressione".
L'ansia in amore.
https://theconversation.com/women-are-far-more-anxious-than-men-heres-the-science-60458
Lettura consigliata:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4479-cybercondriaci-l-ansia-versione-digitale.html