Dipendenza da Internet: Sintomi, Cause e Rimedi

La dipendenza da Internet o "Internet Addiction" viene descritta come un disturbo del controllo degli impulsi che non comporta l'uso di droghe ed è molto simile al gioco patologico.

Il termine fu coniato per la prima volta nel 1995 da Ivan Goldberg, nel 2013 la proposta sperimentale di diagnosi venne inserita nella Session III del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders.

Il primo lavoro italiano sul tema è stato pubblicato nel 1998 dallo psichiatra Tonino Cantelmi e da allora gli studi a riguardo sono stati numerosi.

Cos'è la dipendenza da Internet?

Secondo il Center for Online Addiction, le dipendenze da internet possono essere suddivise in cinque categorie:

  • Dipendenza dal Sesso Virtuale (Cybersexual Addiction)
  • Dipendenza da Relazioni Virtuali
  • Dipendenza da giochi online come il gioco d'azzardo ma anche shopping compulsivo
  • Sovraccarico cognitivo attraverso l'utilizzo di database sul Web
  • Dipendenza da Giochi al Pc.

Internet e il digitale sono diventati ormai parte integrante della nostra vita quotidiana e per questo non è semplice capire quando l'utilizzo di queste tecnologie diventi patologico. Passiamo molto tempo al pc, al telefono o al tablet ma questo non significa che tutti abbiamo sviluppato il disturbo da Internet Addiction.

Per essere definita una vera e propria DIPENDENZA è necessario considerare l'impatto che l'utilizzo di queste tecnologie ha sulla qualità delle relazioni e delle interazioni dell'individuo con il mondo esterno. Quando l'uso di internet impatta negativamente su attività quotidiane come lavoro, scuola e socializzazione, allora è probabile che ci si trovi davanti al disturbo da dipendenza da internet.

Secondo diversi studi, due fasi accomunano chi è affetto da internet addiction:

  • Scoperta delle potenzialità del web e utilizzo di quelle più affini ai proprio bisogni (shopping, gioco di azzardo, pornografia) con il rischio che diventino vere e proprie compulsioni.
  • Fase relazionale-comunicativa dove il soggetto inizia ad utilizzare giochi di ruolo online, social network e chat. In questa fase possono nascere le dipendenze e tra i soggetti più a rischio troviamo persone in cerca di un rifugio dai problemi reali e quotidiani o persone incapaci di relazionarsi.

Tali comportamenti possono incrementare l'isolamento e la ricerca di una situazione personale soddisfacente al di fuori della vita reale.

Quali Fattori possono favorire l'insorgere del disturbo?

Lo sviluppo di una dipendenza da internet può essere favorito da alcuni fattori psicologici come ansia, stress e depressione. In momenti di difficoltà, attraverso la rete è possibile svagarsi e svuotare la mente, provando sensazioni più piacevoli e dimenticando i problemi che affliggono la persona. Il pericolo, in questo caso, è quello di entrare in un circolo vizioso in cui la situazione spiacevole non viene affrontata ma sostuita dal web.

Sintomi della Dipendenza da Internet

Tra i sintomi psicologici della dipendenza da internet possiamo annoverare la perdita d'interesse nel cercare contatto con le persone e il mondo esterno, una tendenza all'isolamento, perdita della cognizione del tempo e perdita di interesse verso le persone care. Sul piano fisico troviamo perdita di peso, del sonno, mal di testa frequenti e problemi alla vista.

Dipendenza da Internet, i rimedi

Quando il web diventa l’unico interesse della persona e solo in esso trova soddisfazione, per aiutare chi è affetto da dipendenza da internet è bene cercare di capire quali siano le situazione dalle quali vuole fuggire, le fonti del disagio o le relazioni difficili che sta vivendo.

Il lavoro da parte del terapeuta si focalizzerà quindi su questi aspetti per aiutare la persona a cambiare il modo in cui sfrutta il web: più che un angolo dove rifugiarsi, potrebbe essere un mezzo per raggiungere la propria soddisfazione dopo aver analizzato i problemi specifici che l'affliggono.

 

Riferimenti:

http://www.toninocantelmi.it/userfiles/articolo-scientifici/Internet%20AD.pdf

Data pubblicazione: 29 marzo 2016

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