Dolore clitorideo: vita intima impossibile, piacere sessuale sconosciuto

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

L'orgasmo femminile è da sempre stato oggetto di leggende metropolitane e di disinformazione, è stato poi, maldestramente scisso tra orgasmo vaginale - adulto e maturo - e clitorideo - acerbo e nevrotico - e si è passati dalla recita a copione di orgasmi inesistenti per rassicurare il partner alla celebrazione della giornata mondiale dell'orgasmo.

 Il clitoride, è senza dubbio direttamente coinvolto nella risposta sessuale femminile.

Il dolore clitorideo, detto clitoralgia è strettamente correlato ad una vita sessuale difficoltosa ed all'assenza di piacere.

Ad occuparsi di questo spinoso argomento, sono stati i clinici del dipartimento di psicologia della McGill University di Montreal e dal Wasser Pain Management Centre presso il Mt. Sinai Hospital a Toronto in Canada, mediante uno studio di grande utilità scientifica.

La clitoralgia viene classificata come un sottotipo di vulvodinia localizzata, ma gli studi su questo disturbo - per mancanza di casi clinici diagnosticati e per le remore ed il pudore che ruotano attorno alla sessualità femminile - sono ancora molto limitati.

 

La ricerca
La ricerca ha coinvolto 126 donne con dolore clitorideo, le quali si sono prestate a rispondere ad un questionario on line mirato a raccogliere e valutare:

  •  i dati demografici delle pazienti
  • le caratteristiche descrittive del dolore: intensità, livello di stress correlato, durata e qualità
  •  l’impatto del dolore sulle attività quotidiane
  •  la qualità della funzione sessuale (attraverso il Female Sexual Function Index), un questionario che noi sessuologi clinici adoperiamo frequentemente ai fini diagnostici.
  • l’anamnesi ginecologica e psico/sessuologica

 

I risultati

  •  la clitoralgia è caratterizzata da episodi dolorosi, frequenti ed intensi, invalidanti e sgradevoli in termini di vissuto
  • il dolore sessuale si ripercuote sulla vita quotidiana delle donne e sulla risposta sessuale
  •  il dolore può essere localizzato solo sul clitoride, dolore acuto e tagliente come se fossero punture di spilli, o essere diffuso ed esteso sui genitali
  • il dolore cronico è spesso correlato ad altre patologie uro-ginecologiche
  • la dimensione del dolore accompagna le donne durante le loro attività extra- coito e diventa uno sgradevole compagno di viaggio e di vita.

 Riflessioni

La disamina della sessualità femminile è davvero molto complessa e non può mai essere disgiunta dalla valutazione ginecologica, dalla disamina delle pieghe psichiche della donna, dall'analisi delle dinamiche di coppia in cui la sessualità dimora e dall'analisi dell'immaginario erotico.
Ci sono in clinica parecchie disfunzioni sessuali che compromettono la naturale fase eccitatoria.
Ed anche in questo caso, la diagnosi ginecologica e psico/sessuologica è di fondamentale importanza per la risoluzione del disagio delle nostre pazienti.

Alcuni dei disordini della fase eccitatoria femminile, per esempio, compromettono la risposta orgasmica.

La fase eccitatoria, è innescata da una combinazione di eventi neurovascolari che provocano la vasocongestione pelvica.
Fisiologicamente, questa induce l’“engorgement” vaginale e la tumescenza clitoridea (nei casi di assenza di clitoralgia)
I disordini della fase eccitatoria, traducono quindi una inadeguata risposta genitale allo stimolo sessuale.
Ne derivano un insufficiente “engorgement” vaginale e/o una ridotta tumescenza clitoridea, condizioni queste che a loro volta determinano la riduzione della lubrificazione vaginale e l’innalzamento della soglia di sensibilità clitorido/vaginale.
Questa situazione può comportare rapporti sessuali dolorosi e difficoltà al raggiungimento dell’orgasmo, fino a determinare il calo del desiderio.
Quest'ultimo confuso, dai non addetti ai lavori, come causa più che come conseguenza dei disturbi eccitatori.

Conclusioni
Fare di tutta l'erba un fascio - disturbi del desiderio, dell'orgasmo, mancanza di lubrificazione, problematiche psichiche o di coppia - quando si trattano tematiche così complesse e poliedriche come la sessualità femminile; offrire suggerimenti e possibili strategie risolutive del disagio sessuologico, senza una diagnosi clinica, rigida, scrupolosa e competente, equivale a togliere valore alla sofferenza delle donne che si rivolgono a noi.

 

 

 

Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26104318

 

 

Bibliografia

 

  • “Sessuologia Medica. Trattato di psicosessuologia e medicina della sessualità”
  • Emmanuele A. Jannini, Andrea Lenzi, Mario Maggi Elsevier Masson; Milano, 2007
  • Capiolo 28: Fisiologia dell'orgasmo femminile. F.Pirozzi Farina, G. Morgia, pag. 119-124

 

  • Kaplan HS. The new Sex Therapy. Bailliere, Tindall, London, 1974.

 

  • Basson R. The female sexual response: A different model. J Sex Marital Ther 2000

 

  • Jannini EA, d’Amati G, Lenzi A. Histology and Immunohistochemical Studies of Female Genital Tissue. In: Goldstein I et al. (Eds.) Women’s Sexual Function and Dysfunction: Study, Diagnosis and Treatment. Taylor and Francis, London, 2006

 

  • “I codici del piacere”- Austoni, Zatti Franco Angeli, collana di psico-sessuologia

 

  • La salute sessuale del terzo millennio- Dichiarazione e documento tecnico. FISS- WA (federazione italiana sessuologia scientifica, Word association for sexual health)
  •  
  • “Sessualità: usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola” Valeria Randone -Kimeric 2011.

 

 

Data pubblicazione: 18 gennaio 2016

3 commenti

#1
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#2
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#3
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Molto interessante

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