Un cortometraggio sulla psicoterapia

sabrina.camplone
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo

In questo post vi presento un cortometraggio ideato per comprendere la professione dello psicologo-psicoterapeuta.

Nell’immaginario collettivo ci sono ancora molti stereotipi relativi a questa figura professionale che gli attribuiscono ad esempio finalità quali la manipolazione del paziente/cliente, l’intento di condizionarne scelte e comportamenti o ancora di influenzare aspetti della personalità.

In realtà, la relazione terapeutica che lo psicologo instaura con la persona che gli rivolge una richiesta d’aiuto è sempre fondata sul rispetto delle esigenze e delle aspettative implicite in tale richiesta.

Il compito dello psicologo è essenzialmente connesso alla possibilità di facilitare un processo di cambiamento nel quale il paziente/cliente è attivamente coinvolto, al fine di migliorare la consapevolezza delle proprie emozioni e vissuti a partire dalla condizione di disagio che induce la richiesta di aiuto.

Il cortometraggio rappresenta in modo metaforico ed efficace l’attività dello psicoterapeuta evidenziando l’importanza della comunicazione e del processo di elaborazione che si realizza durante la seduta di psicoterapia. Spesso si arriva al primo colloquio con un sentimento d’inadeguatezza derivante dal fallimento dei precedenti tentativi di affrontare da soli il proprio disagio, ecco che la richiesta di aiuto diventa quasi un’ammissione di fallimento, il riconoscimento di una sconfitta che aggiunge altra sofferenza a quella già vissuta. Tuttavia il primo passo ci consente di uscire da quella condizione “stagnante” che alimenta il senso di solitudine e di frustrazione e ci permette di sperimentare concretamente un modo diverso di entrare in relazione con noi stessi, grazie il quale gradualmente potranno affiorare le risorse personali.

In realtà, la psicoterapia può essere un percorso di crescita personale non solo un intervento terapeutico rivolto alla cura di un disturbo psichico.

Lo psicoterapeuta attraverso l’ascolto, la sospensione del giudizio e l’empatia ci aiuta a cogliere gli aspetti della nostra esperienza che facciamo fatica a “mettere a fuoco” per individuare i bisogni affettivi che essi rivelano, a volte, lo psicologo traduce i nostri messaggi per aiutarci ad entrare in connessione con il nostro mondo interiore.

Come vedrete nel cortometraggio, lo psicologo aiuta a trasformare i nostri problemi. Questo, però, non significa che non abbia egli stesso problemi o difficoltà. Anche gli psicologi sono persone che devono affrontare la vita con tutte le sue sfide. Per questo motivo, possono aver bisogno anche loro dell’aiuto di un professionista. Gli psicologi sono persone e, in quanto tali, sono vulnerabili agli eventi.

Il percorso di formazione dello psicoterapeuta prevede che i professionisti si sottopongano ad una terapia individuale, al fine di affrontare le criticità del proprio modo di essere, in modo che esse non interferiscano durante le sedute con i loro pazienti/clienti. Un percorso terapeutico adeguato è una condizione fondamentale per instaurare relazioni d’aiuto efficaci con le persone.

A seguire il cortometraggio sulla professione dello psicoterapeuta:

 

Fonte: http://www.recursosdeautoayuda.com/el-trabajo-de-los-psicologos/

Data pubblicazione: 23 dicembre 2015

12 commenti

#2
Foto profilo Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Ciao Sabrina, aggiungo il contributo dell'Ordine della mia regione, riportando la sua presentazione:

<<La vita è come un’avventura: ricca di esperienze e momenti. Alcuni semplici da affrontare, altri più complessi. A volte ti senti forte: vai avanti da solo e superi sfide difficili. Ma quando senti di avercela fatta ti senti comunque triste: anche se riesci in grandi imprese ti senti disorientato. In questi momenti puoi chiedere aiuto a un esperto, qualcuno che ti aiuti a trovare la strada e ti mostri i sentieri migliori per tornare sereno. Lo psicologo è una guida che ti aiuta ad esplorare le tue emozioni per affrontare i momenti di difficoltà. Andare dallo psicologo significa orientarsi al meglio tra i sentieri tortuosi della vita per ritrovare la strada. "Ritrovare la strada" è un video promosso dall'Ordine degli Psicologi del Piemonte.>>

https://www.youtube.com/watch?v=oWvqsG_01Gc

#3
Foto profilo Dr.ssa Carla Maria Brunialti
Dr.ssa Carla Maria Brunialti

Ciao Paola,
proprio bello anche quello della Vs. regione!

Con un unico - ma non secondario - appunto: il genere!

E' una LEI quella in difficoltà; è un baffuto LUI quello che viene in aiuto.
E inoltre: "Andare dallo psicologo ecc.", ... il salvatore è sempre maschio.

Peccato.

Un implicito che cozza contro varie cose; ma anche, concretamente, contro le percentuali di maschi e femmine nella ns. professione.

#4
Foto profilo Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Bella osservazione.
Hai proprio ragione: non è affatto un aspetto secondario!

Approfitto per fare ad entrambe cari auguri di Buone Feste.
Paola

#6

Brava! Molto simpatico ed efficace questo articolo che contribuisce a tentare di smontare tante paure e relative resistenze.. Complimenti, Buon Natale! Magda

#7
Foto profilo Dr.ssa Sabrina Camplone
Dr.ssa Sabrina Camplone

Grazie Magda, mi fa molto piacere ricevere il tuo apprezzamento
Buon Natale anche a te ;)

#8
Foto profilo Utente 397XXX
Utente 397XXX

Carino.
In effetti la psicoterapia dovrebbe permettere di vedere le cose in un altro modo, più funzionale grazie alle riformulazione del curante.
Nel video lo psicologo prende il mostro interno del paziente e, attraverso la parola, lo trasforma in qualcosa di buono. Purtroppo, oggettivamente, ci sono mostri che sono irriducibili, al massimo li si può contenere. Ma è già qualcosa.


#9
Foto profilo Dr.ssa Sabrina Camplone
Dr.ssa Sabrina Camplone

La psicoterapia non è un semplice dialogo è un'esperienza che consente di avviare un processo di cambiamento nel quale la sofferenza non è più il mostro dal quale fuggire o da controllare ma, al contrario, l'unica guida che può condurci oltre. ..restituendoci la possibilità di essere pienamente noi stessi.

#10
Foto profilo Utente 397XXX
Utente 397XXX

La sofferenza può aiutarci a prendere consapevolezza che c'è qualcosa che non va, ma non le darei un ruolo eccessivamente positivo. Alla lunga le emozioni negative svuotano la persona di ogni risorsa interiore. Col tempo ho imparato a diffidare delle correnti terapeutiche che indugiano sulle sofferenze, i vissuti traumatici e le emozioni negative della persona.
Proprio su questo, se posso dire, dal video sembra prevalere un concetto di terapia vicina alla psicoanalisi (ad esempio il lettino) o comunque alle terapie che cercano di scandagliare la persona (il mostro che viene fuori con il racconto di se stessi). Non voglio dire che non siano cose utili, ma molti potenziali candidati alla psicoterapia sono spaventati da questo (secondo me giustamente) e rinunciano a farla. Soprattutto per alcuni disturbi, la sola analisi è quasi dannosa, se non inutile.
E' vero che nel video lo psicologo "guarisce" la persona trasformando il mostro in qualcosa di positivo, anche (ma non solo) attraverso l'accettazione, l'empatia. Io mi sento più vicino a questa seconda parte. Non solo, vorrei che il terapeuta guidasse il cliente/paziente a vivere esperienze positive nella vita di tutti i giorni che lo aiutino a correggere le esperienze negative che lo hanno "ammalato". Auspico inoltre che il terapeuta abbia anche un ruolo attivo e non abbandoni mai il paziente/cliente alla mercè delle sue emozioni e dei suoi pensieri negativi.

#12
Foto profilo Dr.ssa Sabrina Camplone
Dr.ssa Sabrina Camplone

Gent.le Utente 397753,
la sofferenza che non viene condivisa e quindi elaborata ma semplicemente sopportata finisce per "drenare"" le risorse interiori in un processo distruttivo e sterile.
In psicoterapia non ci sono scorciatoie o trucchi per aggirare la sofferenza o un vissuto traumatico, non c'e altra scelta che affrontare ciò che la persona condivide o esprime anche attraverso la comunicazione non verbale ma, sempre nel rispetto dei tempi di cui ogni persona ha bisogno quindi senza mai "forzare".
Non a caso autori come Alexander ritengono che la psicoterapia sia un'esperienza emozionale correttiva che viene vissuta all'interno dello spazio protetto della relazione
terapeutica.
Sia lo psicoterapeuta sia il paziente/cliente sono attivamente coinvolti nel processo di cambiamento che vede il primo nel ruolo di agente proattivo e il secondo nel ruolo di facilitatore, al fine promuovere un processo di empowerment (recupero del potere personale), almeno questo secondo l'Approccio centrato sulla Persona.

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