Io e gli altri, come un proiettore cinematografico
Il modo migliore per crescere ed evolvere è farlo attraverso le relazioni.
Le persone con cui siamo in relazione sono degli schermi su cui, come succede al cinema, proiettiamo parti di noi, in particolar modo quelle parti che non ci piacciono, che non accettiamo.
Accade così, che gli altri ci mettono di fronte ad aspetti che abbiamo rifiutato o attraverso la loro vita ci fanno ripensare alle nostre scelte, a quello che siamo o che avremmo potuto essere. Le nostre differenze ci portano a frizioni a volte anche molto dolorose.
Ecco allora che ci arrabbiamo con un fratello, un marito/una moglie, un genitore, con i colleghi a lavoro. Senza considerare che quella rabbia dice qualcosa di importante su noi stessi e se impariamo ad usarla possiamo allora recuperare quelle nostre parti, integrarle nella nostra personalità in vista di una maggiore completezza e armonia.
Se ognuno di noi ha un diamante inestimabile sepolto sotto strati di roccia e fango, allora le relazioni sono un’ottima maniera per sbriciolare quella roccia e scoprire il prezioso diamante.
E allora... pensa a qualcuno che ti infastidisce e chiediti:
- Che cosa esattamente mi dà fastidio?
- Cosa collego a quella persona e al suo comportamento?
- Cosa di mio non voglio vedere nell’altro?