Quando finisce un amore, sintomi e cure

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

"Non si regala l'anima a chi non è disposto a regalare la sua".
Oriana Fallaci.

L'Amore sembra essere oggi una malattia endemica, in costante espansione, ma di breve durata nella sua forma più longeva.

Uno degli errori più grandi che è stato fatto e, soprattutto, è stato perpetuato nel tempo, è quello di scorporare la dimensione dell'impegno dalla dimensione dell'amore, pensando che solo perché c’è amore, un legame possa resistere “spontaneamente” alle intemperie ed alle seduzioni della vita.

Spesso però gli amori giungono a termine.

 

Vediamo come e perché

Non esistono modalità indolore per accompagnare alla morte un amore, anche quando la sua fine è fortemente voluta e diventa l'unica scelta possibile di sopravvivenza, la fine di un amore è tra i dolori più cocenti e strazianti che ci sia.

  • Chi lo accompagna alla morte, dolcemente, fino alla fine dei suoi giorni - con strategiche ed inutili pause di riflessioni - per lenire la solitudine e sentire un po' meno la mancanza del partner.
  • Chi adopera la rabbia provata per un torto subito come motore propulsivo per andare avanti e riprendersi le parti psichiche che quell'amore ha fatto nascere ed ha custodito dentro di se.
  • Chi ancora, non riesce ad elaborare il lutto e rimane inerme ed immobile a leccarsi le ferite, senza andare né avanti né indietro.
  • Chi ripassa, come una sorta di disturbo ossessivo, il tradimento subito, come se fosse un grido di dolore rabbioso ed intatto.
  • E chi, a causa delle ferite dell'infanzia, non è in grado di superare la fine di un amore, ed è talmente vulnerabile da infliggersi soltanto quote di dolore che si trasformeranno poi in somatizzazioni e possibili malattie.

 

Quali sono le cause per le quali un amore giunge al termine?

1- L'estinzione dell'eros

Sicuramente la parabola del desiderio è discendente, quindi, le coppie che non sono in grado di concimare ed innaffiare il loro giardino segreto, saranno destinate ad assistere inermi alla conclusione del loro legame, oppure alla possibile comparsa di “amanti meteore e stagionali”, come un temporale estivo, o stabilmente presenti nella vita dei loro partners ufficiali, esattamente come pianeti paralleli.

2- La mancanza di stima e di rispetto

La fiducia, la stima ed il rispetto, sembrerà strano - terminologia che oggi sembra essere in disuso - sono ancora oggi il caposaldo di un legame d'amore.

Vivere in coppia è veramente complesso e faticoso, tra l'altro non si è mai così tanto vulnerabili e fragili come quando si ama davvero, sosteneva il buon vecchio Freud.

Lasciarsi irretire dal canto seduttivo delle sirene, resistere fino a quando il desiderio sovrasta la ragione, fidarsi ed affidarsi alle braccia dell'Amato, rimangono sempre le tappe simboliche ed intense che caratterizzano la nascita - e poi, quando si estingueranno, la morte - di un Amore.

Le cattiverie hanno vita breve, così come le bugie hanno le gambe corte, quindi, può capitare che durante il cammino di una coppia qualche magagna salti fuori danneggiando stima, autostima e stabilità di coppia.

Quando però la fiducia viene meno, per tutta una serie di motivi concreti o simbolici, verrà meno anche la stima e l'immagine dolcemente custodita dentro di noi, verrà intaccata prima e corrosa dopo.

L'amore si sa è un vero atto di fede e, spesso, “ragione e cuore” non abitano sotto lo stesso tetto.

Poi l'idealità fa spesso a pugni con la realtà, generando scomodi bilanci e dolorosi tagliandi esistenziali.

 

In bilico tra passato e futuro

La separazione, quella di anime e non di case, si sa, è lunga e dolorosa, ed anche se esiste il divorzio breve, due anime che si sono amate davvero cammineranno in bilico tra mancanza e speranza, tra nostalgia e desiderio di vendetta, tra amore, fedeltà e bisogno di andare avanti.

In realtà non ci può essere una separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.

I ricordi aiutano, consolano, nutrono la speranza ed il desiderio di ricongiungersi all'oggetto

d'amore e trovare la vera dimora per anima e sensi, ma allo stesso tempo diventano i peggiori nemici quando il processo separativo è in itinere.

Avanti o indietro come il gambero?

Molte coppie non sanno separarsi e, paradossalmente, non sanno vivere bene insieme.

L'amata e l’amato si desiderano, si cercano, si trovano nuovamente, si allontanano e si desiderano fino all'infinito: la dinamica incontro-separazione sembra - talvolta - non concludersi mai.

L’amore è una realtà sempre nuova, un eterno cammino alla ricerca ed alla scoperta dell’altro e di noi stessi nell'altro.

Che fare i questi casi?

 

I veri adii

Cosa spinge una coppia a dirsi davvero addio, nonostante l'amore?

La disamina è complessa e sfaccettata e motivazioni reali si intersecano a motivazioni simboliche, al passato, al presente ed agli inconsci dei due protagonisti di quell'Amore.

Esistono però due potenti veleni in amore che, solitamente, prima o poi, uccidono le relazioni:

  1. La brama/desiderio di controllo, che in realtà nutre la paura, compromettendo l'equilibrio psicofisico del partner, ed alla lunga, la stabilità di coppia.
  2. La sete di vendetta, che sembra dare sollievo momentaneo, ma poi presenta un conto veramente salato.

In realtà i veri addii sono quelli che scattano nella mente e nel cuore e sono silenziosi, non rumorosi, e sono i più veri, i più pericolosi, quelli dai quali le coppie non possono più tornare indietro.

Sono gli addii che si tengono in tasca o nel cuore, che vengono custoditi in fondo a quel pozzo, a quel buco nero che si chiama inconscio.

Talvolta i partners possono anche sentirsi ancora, o non sentirsi più, ma il loro rapporto è giunto davvero all’ultimo respiro quando uno dei due avrà salutato l’altro dentro di se, in silenzio, senza grida o strepiti di dolore e di rabbia.

Spesso aiutare i parters, prima del legale, a far luce sulle dinamiche inconsce che muovono le fila della rabbia e del desiderio di separazione, è il principale compito di chi si occupa di amore e di coppie.

Gli errori – e la loro reale elaborazione - sono davvero la porta dell'anima, riconoscerli, scendere a patti con loro, equivale a dare alla coppia ed al loro amore una seconda possibilità.

L'arroganza amplificata dal narcisismo e dall'orgoglio, sono davvero dei pessimi compagni di viaggio e rappresentano la strada di sola andata per la separazione.

Questi e tantissimi altri spunti di riflessione sono gli ambiti di riflessione di chi ha il piacere di occuparsi di coppie, amore, affettività e sessualità.

 

Data pubblicazione: 27 novembre 2015

4 commenti

#1

Cara Valeria, bello questo articolo, bello e duro, vedo anch'io come l'arroganza, amplificata dal narcisismo e dall'orgoglio faccia precipitare la situazione nello squallore , a prescindere dai bambini , dallo loro sofferenza e dalle future conseguenze nella loro vita..

#2
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Dr.ssa Valeria Randone

Cara Magda,
grazie per le tue note e per i tuoi consensi.
Si, duro, era proprio questo il messaggio che volevo fare passare, di sofferenza e di tristezza, sono contenta che tu lo abbia colto.

A proposito di bambini, come giustamente hai fatto notare tu, aggiungo il tuo ultimo articolo a completamento del mio che, invece, parla solo di coppia.

Un abbraccio.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6060-una-lotta-continua-i-bambini-nel-permanere-del-conflitto.html

#3
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Ex utente

Come per le malattie, il meglio è la prevenzione. Un giardino o un orto trascurato verrà invaso dalle infestanti. L'amore tra un uomo e una donna dovrebbe poggiare su quattro pilastri portanti, che sono: attrazione fisica, emotiva, intellettuale e non per ultima spirituale. Anche così c'è comunque bisogno di averne cura. Per arrivare alla maturità del rapporto servono poi i seguenti ingredienti: Rispetto, fedeltà, amicizia, fiducia, affetto e comprensione reciproca. Purtroppo l'amore viene confuso, la sola attrazione fisica non è amore. Finita l'attrazione arriva il divorzio. Ci sono dei casi abbastanza rari dove la sola attrazione porta poi amicizia e un rapporto durevole, ma raramente accade. C'è un grande bisogno di educazione sull'argomento. Una cosa che dovrebbe essere insegnata a scuola.

#4
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Dr.ssa Valeria Randone

"L'amore tra un uomo e una donna dovrebbe poggiare su quattro pilastri portanti, che sono: attrazione fisica, emotiva, intellettuale e non per ultima spirituale. Anche così c'è comunque bisogno di averne cura. "

Gentile Utente,
grazie per essere intervenuto, mi trova in perfetta sintonia con quanto da lei suggerito.

Rispetto, fedeltà e fiducia, diventano poi, ingredienti indispensabili per la longevità del legame, quello longevo soprattutto, ma oggi sono i grandi assenti...

Un cordiale saluto.



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