E se la vera punizione fosse sposare l'amante? Gli amori bugiardi

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

"Avremmo bisogno di tre vite:
una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto"
Alberto Jess.

Donne dal cuore infranto. Domeniche interminabili e silenti. Allarmanti prospettive di pomeriggi interminabili. Amanti latitanti per il fine settimana, ad agosto ed a Natale. Altri ancora, chiusi nello sgabuzzino delle scope per chiamare o nascosti misteriosamente in cantina, ed altri, assidui frequentatori del garage di casa.

Cellulari strategicamente senza campo, online o offline, spenti o disattivati. Sonni protratti, anticipati, o risvegli tardivi. Questi ed altri ancora sono i protagonisti degli "amori altri": gli amori non ufficiali, ma ufficiosi, nutriti da una passione straripante e da altrettanta sofferenza. 

Spesso questi legami sono dei veri atti di fede! 

La posta di chi si occupa di affettività e di coppie, soprattutto durante il mese di Agosto, è stata invasa da richieste di consulenze, da Sos psichici e da richieste di cerotti per l'anima che potessero lenire le atroci sofferenze che questo mese vacanziero porta con se.

Mese godereccio e deputato al riposo assoluto, è invece il contenitore di solitudini mascherate e di frequenti angosce abbandoniche.

Donne dal cuore infranto ci scrivono per cercare ascolto e conforto, scambio emotivo e contenimento, ma anche una semplice carezza verbale che non le faccia sentire così sole ed abbandonate.

 

Qualche dinamica che regolamenta i tradimenti

  • È veramente così semplice stabilire chi è il cattivo e chi il buono?
  • Chi il tradito e chi il traditore?
  • Chi ha tradito chi?
  • Con una relazione extra coniugale, chi o cosa viene tradito?
  • Il partner?
  • La relazione?
  • Il progetto di coppia?
  • Di famiglia?
  • Noi stessi?
  • Il copione è veramente sempre lo stesso?
  • Il traditore, la moglie ingrigita ed ignara ed il terzo, destabilizzante, protagonista di questo triangolo amoroso?
  • Il/la terzo è sempre consapevole?
  • Complice?
  • Colludente?
  • Rema sempre - ignaro/a - a favore della coppia, non sua?
     

Solitamente se esiste un “tradimento”, questo avviene perché esiste una relazione - più o meno duratura, più o meno stabile, più o meno annoiata e sbiadita, più o meno sessuata, con figli o addirittura senza - sigillata da un matrimonio o da una convivenza, un patto più o meno implicito di esclusività.

Questo patto, per un motivo o per un altro, viene poi violato.

Questi amori sono amori part-time, con caratteristiche di intermittenza e picchi di atroce sofferenza.

Durante il fine settimana, l'intensità del sentimento solitamente lascia il posto alla solitudine, alla dimensione dell'abbandono, terreno fertile per l'efferata gelosia e per l'insicurezza, compagne di viaggio e pessime consigliere, capaci di danneggiare anima, corpo e coppia.

 Quanto può sopravvivere un amore "altro"?
Un amore bugiardo, nutrito da bugie bianche, da mezze verità e da pillole indorate, è veramente amore?
L'amore può mai amare a metà?

 

Gli amori sbagliati, se li conosci li eviti
Questi amori così struggenti, sono spesso tenuti in vita dal desiderio e dall'assenza della quotidianità, dal desiderio struggente dell'altro e dalla sua parcellizzazione.

  • Ma siamo sicuri che, invertendo le parti ed i ruoli, facendo diventare l'amante marito e l'amante moglie, la fascinazione rimarrebbe immodificata nel tempo?
  • E se sposare l'amante fosse la vera punizione?
  • Cambiando gli addendi il risultato sarà sempre lo stesso?
  • Se l'amante diventa moglie, il partner ne cercherà un'altra per concimare il nuovo matrimonio?

Quando nascono e, soprattutto, sopravvivono nel tempo gli amori bugiardi, solitamente ci sono delle motivazioni profonde da ricercare nella vita psichica di tutti i protagonisti di questi amori, inclusa la disamina delle caratteristiche della coppia ufficiale.

Gli amori bugiardi si nutrono dei loro meccanismi infernali.

Spesso si cerca di raggiungere e di afferrare l'irraggiungibile e l'inafferrabile, la tensione perennemente frustrata e generatrice di dolore, viene così confusa per "amore universale".
Gli amori sbagliati sono come una "droga" che per funzionare necessita di dosi sempre maggiori, e per di più, con intervalli di tempo sempre più ridotti.
Droga che fa pagare sempre più i rari momenti di estasi e di passione con gli abissi della depressione, come del resto tutte le droghe e tutte le dipendenze.

A rendere un "amore grande" ed importante non è semplicemente l'oggetto d'amore in sé, spesso idealizzato ed investito di altro a seconda dei momenti della vita, ma l'energia e l'investimento emotivo che noi gli attribuiamo.
Non basta preoccuparsi di un amore per renderlo longevo, bisogna anche occuparsene, fisicamente, concretamente, tangibilmente, a prescindere dall'etichetta diagnostica" che gli attribuiamo.
Se questi amori meteora diventano "relazioni parallele", praticamente compagni di viaggio, il percorso sarà irto di difficoltà e di infinite prove da dover superare, anche perché non c'è meta, ma solo percorso.

 

Qualche suggerimento anti-dolorifico
Un suggerimento, ormai ridondante, che noi clinici cerchiamo di fornire a queste donne che ci scrivono in panne sul piano emotivo è quello di ascoltarsi davvero, di riflettere su dinamiche inconsce ed antichi copioni che, spesso, muovono silenti le fila di queste "scelte/non-scelte".

Un altro aspetto determinante è il conflitto tra "idealità e realtà".

Questi amanti, solitamente, vivono nell'etere, con una quota di fisicità fortemente anelata, ma intermittente.
Questi "amori altri" mancano quasi del tutto di un ingrediente di fondamentale importanza: la fisicità, lo scambio di pelle e di sensi, il quotidiano.

La condivisione è soltanto emozionale e cognitiva, non ci saranno mai conflitti sull'educazione dei figli, sulla gestione del denaro, su cosa preparare per cena o su quale meta scegliere per le vacanze estive.
La fascinazione è spesso data dalla proibizione, dal ruolo e dalle dinamiche di coppia, oltre che dall'impossibilità di avere il partner tutto per se e - ciliegina sulla torta - dalla sofferenza provata, elemento centrale di questi "amori part-time".
Solitamente le relazioni clandestine terminano poi di raggiungere queste donne, quando smetteranno loro stesse di sentirsi sbagliate ed inizieranno a volersi più bene.

 

Qualche riflessione
Molti partners scelgono di vivere sospesi tra due vite, senza avere mai la voglia di scegliere.
Solitamente questa è la strategia migliore per non amare del tutto.
Sono uomini o donne che vanno via rimanendo, che sono presenti fisicamente ma distanti emotivamente, dividono il tetto ma non il cuore.

  • Questa dolorosa e schizofrenica scissione quanto potrà durare davvero?
  • Inoltre, è un valore aggiunto alla relazione o la depaupera di intensità e di significato?

Il mondo degli amanti è veramente faticoso e dalla non facile lettura; superata inoltre, la fase acuta di entusiasmo e capacità d'attesa, di cardio palmo ed eccitazione, i nodi vengono sempre al pettine.
Le dinamiche sono complesse e sfaccettate.
Ci sono assenze che sono scuse, altre che sono pause.
Mancanze che restano e presenze che stancano o annoiano, spesso tenute in vita dall'abitudine.

  • Ma cosa sarebbe più giusto fare?
  • Andare via rimanendo?
  • Andare via davvero?
  • Abitare in due vite?
  • Cosa fa soffrire di più i figli - frequentemente adoperati come alibi - le separazioni o i silenzi?
  • La recita a copione o l'autenticità delle emozioni provate?

Solitamente gli amanti non scelgono.

Il potere erogeno e l'intensità dell'amore viene nutrito dalla sofferenza, dalla non scelta, dalla proibizione, finché dura.
E se la vera trasgressione fosse davvero la fedeltà?

 

 

 

Aggiungo questa radio intervista sul complesso tema del tradimento:

http://www.dailymotion.com/video/x374w1e_la-pecora-nel-bosco-dott-ssa-valeria-randone-psicologo-e-sessuologo-clinico-17-settembre-2015_news

 

Data pubblicazione: 18 settembre 2015

14 commenti

#5
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Provo ,se mi riesce,a unire due articoli,a voi capire quali:
"non è verde solo l'invidia che divora la società ma è verde ogni foglia che vibra ,piccolo spazio pubblicità.OGni vizio è una condanna ciò che ami poi ti ammazza".
Io ,la interpreterei cosi" trova ciò che ami ,ma non lasciare che ti uccida".
PEr capire le cose più difficili bisogna sempre partire da quelle facile,quindi la vera punizione è sempre quella di non essere mai onesti con voi stessi. Buona serata.

#6
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Gentile Dottoressa, sono entrata in questo blog per comprendere meglio le dinamiche personali e la mia breve storia, mi sono sentita meno sola e le Sue risposte sono state un vero toccasana per me. Mi voglio bene. Ho 50 anni senza dimostrarli, un figlio di 11, sono separata da 4 anni e mezzo, un rapporto civile con il mio ex marito, guardando sempre alla serenità di mio figlio. Ho conosciuto 1 anno e mezzo fa in un caf, l'uomo per il quale è scoppiato un colpo di fulmine. Ben presto ho compreso la sua natura fredda, narcisa, sposato, con una bambina di 6 anni. Molto conosciuto in zona, un politico locale, in cui l'immagine è tutto. Purtroppo è nata una storia, anche perchè mi ha coinvolta immediatamente nel suo lavoro, in varie tappe, e la vicinanza ha fatto sì che per la prima volta in vita mia avessi una relazione con un uomo sposato. Inutile ripercorrere il copione standard di quanto "fosse infelice, la moglie pazza, i genitori malati, la palazzina con famiglia intera e tutto, moglie che fa la matta e urla minacciando tutti, il padre malato, la mamma anziana ...." Un copione classico. Ho provato a lasciarlo la scorsa estate ma da gennaio mi aveva ricoinvolta in un nuovo lavoro. Sono iniziati ancora i saliscendi, le menzogne, le scuse, il tenermi buona con le scuse, con i problemi, ecc. Vedermi? Una volta al mese, altre per lavoro, per noi momenti rubati, due volte al mese al massimo. Mi ha anche aiutata, non lo nego, forse a modo suo mi vuole bene ma non mi ama. Non è interessato ai sentimenti. E' profondamente freddo, gelido. Me ne sono andata, l'ho lasciato, ho spento tutti i contatti tecnologici, gli ho fatto dire da una amica comune che delegavo un ultimo lavoro, per il compenso lo avrebbe ritirato lei, gli auguravo buona fortuna e buona salute, buon lavoro. E che mi avrebbe certamente sostituita, sia commercialmente che "affettivamente". In fondo le donne che gli muoiono dietro non mancano .... Me ne sono andata e sto bene. Mi voglio bene e non tornerò indietro. Ho conosciuto un uomo perbene ora, un uomo forte e bravo con mio figlio anche. Sono stata tanto da sola, dopo la separazione, non ho avuto avventure. Forse ho trovato in lui una persona molto fine, era molto elegante nei modi, mi piaceva moltissimo. Ma era , è , sposato e non avrebbe mai lasciato la moglie e tutti i parenti, il parroco, il suo elettorato. Eppure siamo in una zona di Roma, nel 2015. Si vive ancora di immagine. Ma giustamente non voglio che rompa una famiglia a causa mia. Ho sbagliato, sia io che lui. E' stato difficile perchè gli volevo bene ma ora è finita. E' rimasto male ma non faticherà a sostituirmi. Avventure, come so ed ho capito, non gli sono mai mancate. Forse mi detesterà, conosce anche il mio attuale compagno, un uomo single, con cui sto bene e sto costruendo qualcosa. Altrimenti avrei continuato tranquillamente a fare solo la mamma. Questa è la mia semplice storia, a tratti dolorosa a tratti felice, ma è finita e non mi volterò mai indietro. Un caro saluto, Sandra.

#7
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Aggiungo anche una cosa, dolorosa per la propria autostima. Un continuo ripetermi, per un anno e mezzo "Non posso vederti, mia moglie fa sceneggiate, non posso uscire perchè lei si insospettisce, non posso toccare nulla perchè i miei sono malati, non posso altrimenti lascio la bambina nelle mani di una pazza". Non gli ho mai chiesto di lasciare la famiglia, ma di decidere cosa fossi per lui, di non farmi fare l'amante, non volevo farlo. Eppure le vacanze con lei, Parigi a febbraio, la scorsa estate in Puglia e quest'anno in Sardegna. I concerti, le cene con gli amici storici, "ho preso i biglietti per l'Opera ma l'ho fatto per i nostri amici", "sono andato a quel concerto sinfonico, ma che noia con lei ...." Bugie e menzogne, bisogna volerci bene, dottoressa. Per un certo periodo non mi sono voluta bene per niente. Grazie dello spazio, a presto. Sandra

#8
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Sandra,
Grazie a Lei per la sua testimonianza intrisa di intensità e di sofferenza.

In ogni relazione, soprattutto all'inizio, esiste un duello tra "paura e coraggio", ma dopo qualche tempo dovrebbe sempre prevalere il coraggio....se questo non è accaduto tra di voi, lei ha fatto benissimo a scegliere il "coraggio" e l'autenticità del vivere.

Consideri che l'amore è un potente detonatore dell'inconscio, tanto che chi ama si trova a svelare al partner qualcosa di se che neppure lui stesso conosce, questa relazione le avrà regalato emozioni, sensazioni e passionalità che, forse, non pensava nemmeno di conoscere.

Il tempo, anzi la cornice temporale, diventa poi indispensabile per poter concimare l'amore ed il legame.
Molti amori sono amori " traghetto" che aiutano a superare il passato ed a transitare verso il futuro.
Le auguro un futuro radioso, coraggioso e ricco d'Amore, ma full time.
Un caro saluto.

#9
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Gentile Dottoressa, grazie per la Sua risposta, per me un toccasana. Avevo già provato la scorsa estate a lasciarlo, poi lui a novembre mi era ripiombato addosso, ho ceduto a gennaio solo per un nuovo lavoro insieme a lui. Ho creduto che avessimo formato una bella coppia lavorativa ma ben presto, in questo anno e mezzo, ho compreso che ero l'ennesima sua relazione, come mi ha incontrata ha lasciato la vecchia amante per me. E lo avrebbe rifatto con me, senza mai lasciare sua moglie. Inutili i suoi tentativi di dirmi che ero "diversa" che con me c'era intesa cerebrale e lavorativa. Grazie per avermi definito gli amori "traghetto". Ha ragione, dottoressa. Terro' conto di questo, anche perchè ero sola da ben 5 anni, senza uomo, senza avventure, stavo molto bene da sola con le mie amiche e soprattutto con mio figlio, 11 anni e mezzo. Devo dire che il percorso che ho fatto è doloroso, ora capisco quanto è doloroso per molte non riuscire a staccarsi, ho conosciuto anche io donne che hanno accettato il ruolo di amante o, mi perdoni, tromba-amica, per anni ed anni. Lei ha detto bene. Ha toccato le mie corde .... Mi voglio bene, amo mio figlio, ho autostima e non ho mai accettato che mi trattasse con freddezza, come una bambolina fragile, come un cagnolino. Non rinnego il fatto che mi abbia aiutata, anzi l'ho sempre ringraziato. Ma anche io ho dato moltissimo a lui, e una volta superato l'ego , capirà che ero molto diversa da lui, mi sono sempre ribellata al suo maschilismo gentile ma profondo e glaciale. Sono ancora giovane, dimostro meno, amo scrivere, leggere, la musica, amo la vita, voglio vivere. Ho già passato una separazione che mi ha stesa a terra, la perdita di un lavoro . Mi sono ricostruita e lo sto facendo ancora. Ho incontrato un uomo bello, nel senso di anima, altrimenti sarei stata da sola. Sola senza fare l'amante di un uomo sposato, per il quale ero un diversivo, uno svago ed una necessità lavorativa. Quest'uomo ha messo il suo cuore nelle mie mani e in quelle di mio figlio. Grazie, continuero' a leggerla sempre, con grande interesse. Mi ha aiutata molto con il suo blog e con la sua risposta. Sandra

#10
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Sandra,
Unire lavoro ed amore, gratitudine e passione è sempre difficoltoso...
A tal proposito la invito a leggere questa lettura.
http://www.valeriarandone.it/articoli/315-a-letto-con-il-capo-meglio-di-no/

Ed anche questa, sulla complessità e sulla inevitabile sofferenza generata da questi " amori altri":
" lei, lui e l'altra, lo stesso uomo amato da due donne"
http://www.valeriarandone.it/articoli/1297-congresso-nazionale-sia-2015/

Se adesso ha una relazione con un uomo con un'anima bella, forse è il momento di fare davvero pace con l'Amore.
Ancora auguri per tutto.

#11
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Utente 459XXX

Gentilissima Dottoressa,
anche io sono giunto tramite mille ricerche in rete a questa pagina, con la speranza di comprendere meglio cosa accade o è accaduto nella mente/cuore della mia amante. Sono un uomo di 42 anni che però convive da 10 anni con un'altra donna. Il rapporto con la mia compagna ufficiale si è lentamente spento. Mancava e manca eros. C'è solo da parte mia affetto. Non sono nemmeno più geloso e non provo nostalgia.
Circa 2 anni fa, cambiando lavoro, scatta un colpo di fulmine con una collega più giovane di me di 10 anni, sposata da 5, con un bimbo di 2 anni e anche lei fresca di assunzione come me. Dopo qualche sms banale si inizia a chattare per ore. Poi complice qualche pizza tra colleghi scatta il primo meraviglioso bacio. Da lì inizia una sconvolgente passione fatta di coccole, sesso spaventosamente appagante e romanticismo estremo.
Io mi dichiaro disposto ad abbandonare la mia vita per intraprenderne una con lei. Lei inizia a costruire un muro sempre più alto. "Forse è troppo presto" mi dico. Mi faccio meno pressante fino a quasi scomparire. Lei va in sofferenza e mi torna a cercare. Ripartiamo e la felicità ricompare. Lei dice che mi ama. Io idem. Lei si lamenta del fatto che questa vita non ci ha dato modo di costruire un futuro insieme. Lei si lamenta del marito che non "combatte per lei". Lei si lamenta del fatto che il marito è molto meno prestante di me tra le lenzuola. Io le faccio capire che sono disposto ad aspettarla. Sono perso. Sono innamorato dei suoi pregi e i suoi difetti mi sembrano così buffi che non li considero nemmeno difetti. Ma piano piano incomincia di nuovo a sfuggirmi. Dopo un un focosissimo rapporto a casa sua, mentre il marito non c'era perchè impegnato a svolgere il turno serale, mi confida che è in crisi perchè non sa scegliere quale nome dare al prossimo figlio che farà con suo marito.
In quel momento muoio. Vado in sofferenza e glielo faccio capire, con rabbia questa volta. Mi dice che mi merito una compagna migliore. Mi dice che ama me e suo marito. Come è possibile amare due persone contemporaneamente? Poi non mi cerca più. Poi ritorna. Poi sparisce. Poi ritorna. E avanti così...
Mi annullo per terminare la sofferenza: le dico che sono disposto a fare l'amante pur di averla accanto.
Non funziona ugualmente. Scopro da un collega che ha iniziato a richiedere proprio a lui abbracci e coccole. La gelosia e la rabbia mi divorano. Scelgo di troncare tutto e le faccio sapere che so dei suoi atteggiamenti verso il nostro collega. Lei smentisce e anazi si meraviglia che io abbia creduto a lui.

La mia compagna ufficiale nel frattempo scivola in un flirt...come darle torto? Lo scopro da solo. Lei non confessa nulla. Io non confesso nulla del mio. So però che voglio resettare tutto.
Lascerò il lavoro per non frequentare più la mia collega e non appena avrò trovato un altro impiego chiuderò la mia relazione ufficiale. Sono distrutto. Pratico sport come un disperato per tornare a casa talmente esausto da non pensare. Non ho sensi di colpa se non verso me stesso. Ho amato la mia compagna ufficiale per 6 anni senza mai un dubbio. Nei 2 anni successivi qualcosa si era rotto.Avevamo cercato di risanarlo ma senza grossi risultati. Ho pensato di potermi rifare una vita con il nuovo amore capitatomi.
Ho alimentato invece un rapporto tossico. No ho capito chi avevo davanti.
Oggi non ho più fiducia nelle persone che incontro.
Un' amica si è offerta di "consolarmi" ma l'ho immediatamente allontanata. Non cerco questo.

...Eppur si muore di batticuore che per qualcuno è sol rumore.
Grazie per avermi letto.



#13
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Utente 459XXX

Buongiorno Dr.ssa,
la ringrazio moltissimo. Ho trovato nel link molto della mia storia. Un pochino la speranza di ritornare a stare bene tende a riaffiorare. La mia è solo voglia di non soffrire più.

Grazie ancora.

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