Giovani e pornografia: più siti porno più disfunzioni sessuali

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

La correlazione tra la frequentazione di siti di pornografia e la comparsa di disfunzioni sessuali non è univoca e dalla facile lettura, ma indubbiamente esiste una stretta connessione tra l'auto erotismo - spesso compulsivo e sostitutivo di una possibile vita intima - e la comparsa di difficoltà relazionali in ambito sessuale, come deficit erettivo, eiaculazione precoce, e.p simil precoce e calo del desiderio.

Il web con le sue seduzioni e fascinazioni, invita i giovani a frequentare abitualmente e facilmente siti pornografici, siti di incontri e chat erotiche, spazi web che contribuiscono enormemente ad allontanarli dal rapporto affettivo e sessuale "reale" con altre persone, frutto di scambio, reciprocità, umori e malumori, ma soprattutto di fisicità.
Uno studio ci invita a riflettere.

Lo studio
Ad analizzare gli "effetti tossici" del sesso virtuale sui giovani italiani di 18-20 anni è stato il dr. Carlo Foresta della Uoc Servizio per la patologia della riproduzione umana dellAzienda Università-Ospedale di Padova, il quale ha svolto uno studio su 893 studenti delle scuole superiori di Padova e provincia.

I risultati
I risultati sono stati recentemente pubblicati sull'International Journal of Adolescent Medicin Health e sono stati descritti in un incontro finalizzato a mostrare un progetto di prevenzione andrologica che coinvolgerà 30 mila studenti universitari maschi per ben tre anni.

Secondo la ricerca "il 78% dei giovani è un fruitore abituale di siti porno, anche se labitudine al collegamento web - precisa Foresta all'Adnkronos Salute - varia da qualche volta al mese (29%) a più volte a settimana (63%), ogni giorno o più volte al giorno (8%), con una permanenza nei siti in media di 20-30 minuti".
I giovani intervistati dichiarano che la frequentazione di questi siti diventa spesso un'abitudine ed il 10% considera questa abitudine come una dipendenza.

 

Altri dati
Lo studio fa emergere la stretta correlazione tra "frequentazione assidua" di siti pornografici, una dipendenza dal porno ed un'alterazione importante di una funzione spontanea come la sessualità.

Le patologie della sessualità che emergono con maggiore frequenza nei più accaniti frequentatori di siti hard sono:

  • un'importante riduzione del desiderio sessuale (16%) o desiderio sessuale ipoattivo
  • un aumento dell'eiaculazione precoce (4%)
  • disturbi della eiaculazione (4%).e deficit erettivo

A disfunzioni sessuali conclamate solitamente il giovane non si rivolge al medico, ma si accanisce ancor di più nella frequentazione dei siti perché adopera l'auto erotismo come una vera e propria "verifica sessuale".
Dice tra se e se: "se ho difficoltà da solo, figuriamoci con una parter in carne ed ossa"

Solitamente, questi ragazzi, in sede di consultazione o qui online su Medicitalia, riferiscono ansie importati e non comprendono come mai più guardano pornografia - considerata un vero afrodisiaco - più difficoltà sessuali e relazionali emergono.

 

Immagini interiorizzate
La pornografia trasmette immagini relative alle donne molto distanti dalla realtà:

  • Donne sottomesse ed urlanti.
  • Donne multi orgasmiche.
  • Donne gratificate da rapporti sessuali prolungati e dolorosi.
  • Uomini poco attenti alla sessualità femminile ed immagini che ruotano attorno a due capisaldi della pornografia: le dimensioni dei genitali e la durata - scarsamente veritiera - del rapporto sessuale.
  • Uomini superdotati con dimensioni irreali, tempistiche amatorie eccessive e falsamente veritiere.
  • Promiscuità quasi obbligata. Aggressività verbale e fisica.
  • Donne oggetto o da "corollario sessuale" ad infinite e svariate pratiche erotiche e così via.

Elementi che rappresentano il vero contro altare della vera educazione emozionale e sessuale, fondata su elementi di scambio ed affettività, rispetto e conoscenza reciproca.

 

Riflessioni
Il sesso online è totalmente differente dalla vita reale, non c'è possibilità di sentirsi impacciati, timidi, goffi o in sovrappeso, le donne non hanno la cellulite e sono tutte falsamente spregiudicate ed eccessivamente disponibili.
Un ragazzino alle "prime armi sentimentali/erotiche" considererà il web e le sue chat un vero paese dei balocchi!

Questo porterà ad un incremento dell'auto erotismo e del piacere solitario - spesso difensivo e sostitutivo dell'incontro con l'altro - a scapito della dimensione relazionale e del piacere condiviso.
Il vero problema si presenterà dopo, quando gli adolescenti decideranno di spegnere il Pc e di scendere in campo.
Quando si innamoreranno e quando si troveranno - impacciati, emozionati, inesperti e con i dogmi del porno totalmente interiorizzati - a dover passare dalla "realtà" della pornografia al corpo/psiche dell'altro.
Alla luce di questo e di tantissimi altri studi, l'educazione emozionale e sessuale, le campagne di prevenzione della societa di andrologia e della società di sessuologia e la reale promozione del benessere sessuale, diventano la strada maestra da poter intraprendere per restituire ai giovani ed ai meno giovani qualità di vita e di coppia.

 

Fonte: http://www.adnkronos.com/salute/2015/04/10/sesso-click-giovanissimi-stregati-chat-siti-porno-tra-solitudine-calo-del-desiderio_eW5ZdJKNavzeLa8yKuXGtO.html

Data pubblicazione: 16 aprile 2015

10 commenti

#2
Foto profilo Dr. Alessandro Raggi
Dr. Alessandro Raggi

utile ricordarlo a molti pazienti (giovani e meno giovani).
Grazie Valeria.

#5
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Ciao Alessandro,
Ho appena letto l'articolo che hai allegato, interessante davvero!
Dall' assenza di educazione emozionale e sessuale alla proiezione della pornografia in classe, il passo non è proprio breve.

Grazie per il tuo contributo

Valeria

#6
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Ex utente

Buonasera alla Community di MedicItalia e alla Dottoressa Randone che ha pubblicato questo interessante articolo.
Gentile Dottoressa, vorrei sapere se le medesime disfunzioni si potrebbero riscontrare in un uomo di 44 anni, il quale è un habitué di siti di incontro, chat hard e quant'altro il web possa offrire come merce di scambio sessuale.
E' necessario aggiungere che il soggetto in questione assume dei farmaci per correggere una disfunzione erettile. Non ho mai saputo perché assumesse il tadalafil e il vardenafil, ma i rapporti sessuali erano alquanto anomali. Perdeva l'erezione spesso e il suo desiderio non era costante nonostante fossimo in relazione da poco tempo.
Ciò potrebbe essere ricondotto ad un uso eccessivo dei siti sopra citati?
La ringrazio

#7
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Ragazza,
è difficile azzardare ipotesi diagnostiche online, che per essere effettuate, necessitano del paziente de visu, delle indagini ematochimiche (ormoni sessuali) di cui si occupa l'andrologo, la visita andrologica e la raccolta anamnestica di cui si occupa lo psico/sessuologo o lo psicologo.
Psiche, soma e coppia non sono mai disgiunti e necessitano di ascolti attenti e soprattutto competenti.
Il desiderio sessuale ipoattivo necessita di una " diagnosi differenziale": sapere cioè se è causa o effetto del d.e e delle dinamiche intra psichiche e di coppia.
La terapia pro-erettiva di cui parla segue solitamente una diagnosi e la conoscenza dell'etiologia, cioè delle cause - spesso poliedriche - del d.e ( ormonali, vascolari, psicogene...)
Alla luce di quello che ci scrive, l'uso ed abuso di materiale pornogtafico potrebbe essere causa o conseguenza del deficit erettivo.
Spero di avere fugato i suoi dubbi.

Un cordiale saluto.

Valeria Randone

#8
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Ex utente

Grazie mille Dottoressa.

Un cordiale saluto a Lei

#9
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Ex utente

Gentile dottoressa.

Sono un ragazzo di 18 anni e da più o meno una settimana a questa parte convivo con uno stato d'ansia perenne focalizzato su un unico pensiero, ovvero il timore di non avere un erezione con una partner. Sono vergine e non ho avuto alcuna esperienza sessuale, fino adesso solo autoerotismo con masturbazione; riscontro l'erezione mattutina, e anche quella notturna, ma bastano subito un paio di minuti in cui il pensiero torna e mi butto giù. Sono un ragazzo che segue una vita regolare, sana e sportiva, la quale mi ha fatto avere sempre una grande stima di me stesso, mai fatto uso di alcool o di droghe, quindi adesso non riesco a convincermi di come questo possa accadere a me, ció mi porta ad autoverificare io stesso il mio stato erettivo tramite la masturbazione che non trova per fortuna nessun ostacolo, notando però che necessita molto più tempo e impegno rispetto a prima per raggiungere lo stato di eccitazione totale. Questa tensione mi persegue come ho già detto per tutta la giornata, e nonostante sia sempre stato molto spigliato con l'altro sesso, adesso ho come un blocco creato dalla paura che mi sono autoimposto immotivatamente.
Ho tagliato con la pornografia e altro, sto cercando di concentrarmi di più sul mondo reale, e a quel punto i continui "E se..?" Mi assalgono e prendono il sopravvento su di me.

Cosa devo fare? Come posso rassicurare me stesso? Mi sono convinto che è solo una preoccupazione mentale, ma a volte questa si appesantisce.

La ringrazio anticipatamente per il suo aiuto, darebbe una grande mano a un ragazzo che si augura che questo momento sia solo transitorio.

#10
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Ragazzo,
Per prima cosa lei non è vergine, la verginità correla al genere femminile ed alla rottura dell'imene a seguito della deflorazione, dopo il primo rapporto sessuale.
Sembra trattarsi di ansia, ansia da prestazione ed ansia da monitoraggio ossessivo di una funzione spontanea.
Il piacere "solitario", dato dall'autoerotismo, segue percorsi mentali ed emozionali differenti di quello "condiviso"...
Dovrebbe soltanto aspettare di innamorarsi, di conoscere una ragazza con cui sperimentarsi con armonia, confidenza e serenità ...il resto verrà da se, per gradi e senza fretta, quando metterà in asse tre tre C della sessualità:
Corpo
Cuore
Cervello.

Consulti qualche lettura sul funzionamento sessuale maschile, così si renderà conto di quanto fattori determinano la sua funzionalità o non funzionalità

Un cordiale saluto


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

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