Disfunzione erettile: sono omosessuale?
Questo articolo nasce dopo aver ascoltato i mille dubbi di uomini che vivono situazioni di disfunzione erettile.
Essere omosessuale o essere eterosessuale è soltanto un orientamento rispetto al vivere la propria sessualità. Si può desiderare un incontro amoroso con una persona o di sesso diverso dal proprio o dello stesso sesso.
Non esiste qualcosa di giusto o qualcosa di sbagliato ma esiste una propria spinta sessuale.
Tuttavia, uomini che per molti anni hanno vissuto la loro eterosessualità, davanti a situazioni di impotenza, cominciano ad avere dei dubbi rispetto al loro orientamento.
QUALI SONO LE SITUAZIONI PER CUI SI VERIFICANO CONDIZIONI DI PERDITA O MANCANZA D’EREZIONE?
I contesti più frequenti sono quelli in cui si passa da uomini che, dopo aver avuto una tranquilla vita sessuale con una determinata partner, possono all’improvviso incontrare problematiche legate all’erezione, a uomini che, terminata una storia d’amore, pur decidendo di ricominciare una vita sessuale hanno costantemente difficoltà sessuali pur incontrando donne diverse.
Inoltre non vanno dimenticati i giovani. Questi ragazzi, nel tentativo di avere il primo rapporto sessuale, spesso non considerano il forte elemento ansiogeno presente in quel momento. La conseguenza però di questo stato , in molti casi, comporta una perdita d’erezione ed è proprio li che costoro cominciamo a ipotizzare pensieri di omosessualità.
In ognuna di queste circostanze la disfunzione sessuale ha spesso portato ad avere dubbi sull’orientamento.
Nel continuare a scrivere, vorrei precisare che, in questo articolo non stiamo parlando di omosessualità ma di difficoltà legate alla disfunzione erettile e di eventuali conseguenze riflessive che ciò comporta.
L’associazione PERDITA O MANCANZA D’EREZIONE ed OMOSESSUALITA oggi è sempre più frequente o meglio sempre più verbalizzata.
MA SE MI TROVO DAVANTI AD UNA DONNA CON CUI DESIDERO UN RAPPORTO SESSUALE E NON RIESCO AD AVERE O MANTENERE UN’EREZIONE SONO OMOSESSUALE?
Questo pensiero, in diversi uomini, viene quasi visto come una naturale conseguenza, del non eccitarsi più con la moglie o con le donne in generale:” da quando mi sono lasciato con la mia ex, in cui tutto andava bene, ora sembra che “ non funziono più”. “Forse sono diventato omosessuale?”
Ciò accade perché per molti, il non eccitarsi davanti ad una donna disponibile, è sintomo di omosessualità. In alcune occasioni sono le compagne stesse che accusano l’uomo di omosessualità davanti a continue situazioni di perdita o mancata erezione e indipendentemente dai motivi per cui lo dicono, l’uomo ,in alcuni casi, va in confusione credendo a tale ipotesi.
Mariti che avevano regolari rapporti con le mogli, nel momento in cui hanno delle disfunzioni sessuali, non riuscendo a capire cosa è capitato loro, tra le motivazioni che “paventano” a questa loro assenza d’erezione c è quella di essere diventati omosessuali. In alcuni casi lo sconforto è così forte che il problema sessuale rischia di peggiorare.
Fondamentalmente, escludendo problematiche di tipo organico, nel 99% dei casi , questi uomini hanno manifestato una disfunzione fisiologica erettiva solo perché si sono create situazioni conflittuali all’interno della coppia, situazioni ansiogene-psicologiche. Non sapendone dare una ragione logica ma soprattutto emotiva alla loro impotenza il pensiero di essere omosessuali alimenta un sistema ansioso distruttivo.
Così anche in coloro che,dopo aver fatto vari tentativi con donne diverse e non aver ottenuto i risultati sperati, l’ombra dell’omosessualità diventa sempre più forte. Il pensiero di essere omosessuale diventa invadente a tal punto da creare forti disagi.
“Come mai prima tutto funzionava ed ora non funziona più nulla?, vuol dire che non mi piacciono piu le donne?, ed allora se non mi piacciono più le donne vuol dire che sono omosessuale?”.
Questo generalmente è l’iter mentale di chi tenta più volte un rapporto sessuale con una donna senza avere nessun successo. L’associazione ad un orientamento sessuale diverso dal precedente invade la mente di questi maschi.
Spesso , quindi, il mio lavoro diventa quello di aiutare queste persone a capire se eventualmente c’è un orientamento omosessuale represso oppure vedere se il tutto, è frutto di situazioni ansiogene che non portano ad erezione.
Considerare la mancanza o l’assenza d’erezione di fronte ad una donna come qualcosa legato al proprio orientamento diventa sicuramente riduttivo.
Spesso la presenza della donna ci porta ad incontrare conflitti personali e/o di relazione che in un atto di autoerotismo (con fantasie etero) non incontriamo. Ci accorgiamo che in ognuna delle situazioni descritte, quando si è soli, l’erezione mostra la sua forza.
Perciò è utile sottolineare che l’omosessualità ha le sue strade, a volte evidenti e a volte nascoste ma il pensare ad un orientamento diverso davanti ad una disfunzione erettile rispetto all’incontrare tutte le emozioni che invece sono nascoste dietro quella disfunzione risulta essere sempre molto semplificativo.
NON AVERE UN EREZIONE DAVANTI AD UNA DONNA DISPONIBILE NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE ESSERE OMOSESSUALI
In questi casi –OVE NON VI E’ UNA SITUAZIONE OMOSESSUALE - la soluzione migliore per superare la disfunzione erettile del momento è cercare di capire cosa quel sintomo vuole raccontarci, quale significato sta assumendo. Sentire il corpo ed accorgersi se si è tesi, contratti, ansiosi, riflettere su quello che la disfunzione vuol comunicarci, leggere che cosa evidentemente dentro di noi non sta funzionando in quel momento con quella donna o con noi stessi diventa la strada principale verso la risoluzione del problema.