Sai lamentarti per ottenere quello che vuoi?
Lamentarsi sempre e non cambiare mai nulla
Già da piccolissimi impariamo che non è possibile avere tutto quello che si vuole, come si vuole e quando si vuole e che di conseguenza ci sono due cose che possiamo fare al riguardo:
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Agire per cambiare ciò che non va, se è nostro potere farlo.
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Accettare le cose così come sono, se non possiamo farci nulla.
Lasciarsi andare alla negatività e allo sconforto è, però, talmente facile che di solito ci si ritrova semplicemente a lamentarsi senza concludere nulla, peggiorando la nostra situazione.
Questo perché la lamentela è dotata di poteri che noi gli doniamo:
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E’ in grado di farci sembrare le cose peggiori di quello che sono, perché cercare solo gli aspetti negativi di una situazione, non farà altro che peggiorarla.
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Crea dipendenza e quindi una lamentela porterà a un’altra finché i nostri discorsi saranno solo su cosa non funziona e mai su cosa funziona.
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Ci farà sperimentare un senso d’impotenza che ci renderà passivi nei confronti della vita.
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Scarica le nostre energie e quelle di chi ci circonda.
E’ chiaro che lamentarsi non è salutare ma allora cosa fare per affrontare tutte quelle cose che proprio non ci piacciono ma che purtroppo succedono?
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Sforzatevi di rivedere l’accaduto da un nuovo punto di vista, come se ripuliste una lavagna ormai piena, per ricominciare a scrivere i punti salienti di una storia, nuovi punti. Questo vi permetterà di ridare significato ai fatti, iniziando a trovare anche delle parti positive che prima non riuscivate a vedere.
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Assumetevi la responsabilità di tutto ciò che vi accade nella vita. Gli unici artefici della nostra felicità siamo noi stessi e lamentarsi serve solo a negare che questo sia vero. Questo non significa smettere di incolpare gli altri e incolpare sé stessi ma smettere di “assegnare colpe” e prendere in mano la propria vita.
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Prendetevi meno sul serio! La vita è un breve e imprevedibile viaggio e saper ridere anche delle cose meno belle può renderlo più interessante.
E’ anche vero, però, che quando decidiamo di agire per cambiare le cose potremmo aver bisogno della lamentela, che in questo caso, assume caratteristiche ben diverse.
Se avete un problema a lavoro, con il vostro partner o con chiunque vi abbia creato malcontento, la prima cosa da fare è quella di rivolgervi alla persona interessata senza aggredirla; non sarà facile tenere la rabbia sotto controllo ma sarà necessario per evitare che l’altra persona si chiuda sulla difensiva.
Andate dritti al punto cercando di non colpevolizzare ma solamente di evidenziare cosa poteva essere fatto diversamente, anche da parte vostra, in modo da mantenere un dialogo aperto con l’altro.
Cercate davvero di far capire il vostro punto di vista, in modo che l’altra persona possa mettersi nei vostri panni e dialogare in modo costruttivo con voi, sentendosi ben disposto a cercare di migliorare le cose.
Usare la lamentela in modo efficace non significa che potrete lamentarvi sempre, perchè il suo effetto produttivo decade se non si sa scegliere il momento giusto e se non ci si concentra su una lamentela alla volta.
E voi cosa ne pensate al riguardo? Esiste davvero un modo efficace di lamentarsi, oppure la lamentela non è mai ben accolta?