Natale depressione gioia.

Feste di natale: periodo di depressione o di gioia?

Natale festa di luci e occasione per ritrovarsi. Il periodo delle feste natalizie racchiude certamente e innegabilmente una certa magia. La festa di luci degli alberi di Natale, le strade illuminate a festa, la suggestione e la suspence dei regali... Questo fa del Natale il periodo dell'anno certamente più intenso e denso di emozioni. Ci viene detto poi che a Natale "si è più buoni", che è il periodo più felice dell'anno e che bisogna quindi essere e dimostrarsi felici, ma è poi davvero sempre così nella realtà?

È davvero così?

Natale: gioia sincera o ipocrisia?

Ci sono correnti di pensiero, ricerche e studi a volte contrastanti sul fatto che il periodo delle feste natalizie sia correlato all'aumento di depressione e del numero di suicidi nel mondo. Indipendentemente dal fatto che sia vero o meno voglio analizzare alcuni aspetti psicologici del Natale e delle feste.

Spontaneità o costrizione ad essere felici?

Se si frequentano persone che si desidera frequentare, con le quali si può essere se stessi e mostrare le proprie emozioni qualunque esse siano e si hanno sentimenti sinceri di condivisione verso quelle persone allora il Natale è certamente un periodo pieno di gioia e, appunto, magico.

Tuttavia, spesso accade che per "salvare le apparenze" a Natale e durante le feste ci sia un obbligo nemmeno tanto velato di frequentare persone che in realtà non si vorrebbero vedere e doversi dimostrare felici, contenti, come se tutto andasse bene.

Tutto questo è contornato da una grande ipocrisia di fondo. Magari non si sopporta delle persone che si devono frequentare. O si sono subiti abusi ma durante quel giorno bisogna mostrarsi felici e uniti. I veri sentimenti sinceri e spontanei sono in questo caso repressi e il Natale, anche se lo si vuole presentare come un periodo felice con la scenografia (pranzi, addobbi, regali), è in realtà un modo di nascondere e di amplificare i problemi e gli stati depressivi.

I regali: emozioni che scaldano il cuore o obbligo stressante?

I regali possono essere fonte di suspence e di emozione. Ma possono anche diventare una routine e un obbligo fastidiosi e stressanti.

Capire cosa "desidera" una persona che si ama (sia esso/a il partner, un famigliare o un amico/a) e donargliela può riscaldare il cuore ed essere un modo per esprimere e veicolare amore, gioia e condivisione. Tuttavia spesso capita che i regali siano vissuti come un obbligo. Quando questo avviene di solito il regalo non sarà sentito. Sarà frustrante per chi lo deve fare (che lo sente come un obbligo) e per chi lo riceve (che avrà un oggetto spesso inutile e associato ad un alone energetico ed emotivo negativo)

Per approfondire:8 consigli per affrontare le feste

Lo stress delle questioni economiche

Un sondaggio pubblicato sull'Independent ha concluso che circa un uomo su due si sente depresso durante il periodo natalizio per l'aumento delle preoccupazioni economiche (che sono certamente anche associate alle spese per i regali). Altre ricerche evidenziano come a Natale si spenda a volte più di quello che ci si può permettere. Una riflessione da fare a questo proposito è sull'impatto emotivo che può avere un regalo. Ad esempio regalare un oggetto economico ma che ricorda un'esperienza di gioia vissuta assieme può dare emozioni di condivisione che non danno magari oggetti costosi ma fatti senza amore.

Oppure, paradossalmente, mangiare un pasto semplice ma gustoso con persone con le quali si sente condivisione e amore è più soddisfacente che mangiare un pasto luculliano con persone che non si sopportano.

Come affrontare serenamente il Natale?

Se il Natale è contornato da emozioni vere e sincere, se si frequentano le persone che si vogliono frequentare, se i regali sono davvero sentiti, fatti con il cuore e azzeccati in base ai bisogni e desideri della persona allora il Natale può certamente essere uno dei periodi più belli dell'anno

Se invece comporta il dover vedere persone che non si vogliono vedere, il dover far vedere per forza che si è felici, e il sentirsi in obbligo a fare dei regali, allora il Natale diventa uno dei periodi più stressanti e che contribuisce ad alimentare stati depressivi e di infelicità.

La perfezione non esiste, e quindi capiterà sempre che si debba vedere qualcuno che non si desidera vedere, che si faccia o si riceva un regalo inutile e non gradito, ma se alla base ci sono emozioni sincere e oneste di condivisione allora le possibilità di rendere questo periodo un momento magico sono molto maggiori.

Tanti auguri di vivere quest'ultimo tipo di feste di Natale!

Data pubblicazione: 22 dicembre 2014

2 commenti

#1
Foto profilo Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

La felicità è un muscolo volontario e la psicoterapia insegna a svilupparlo.

#2

Accanto alle persone serene che godono del Natale, le luci, la magia, i ricordi, i pranzi affettuosi ed anche i regali da scambiare, ci sono moltissime persone per le quali il Natale è difficile, quelli che pensano che tutti gli altri sono felici, ricchi, amati, quelli che sono soli e poveri, ma anche ricchi ma soli, delusi, quelli che guardano le luci degli altri e non sanno fare niente per accendere una luce per sè..Quelli che ci scrivono e ci telefonano il 24 sera, e noi rispondiamo..Bello il Natale, ma complesso..auguri a tutti ..

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