CCSVI: grande montatura?

raffaeleprudenzano
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo

PUB MED 2011;

TITOLI:

 

  • "No evidence of cronic cerebrospnal veonous insufficiency at multiple sclerosis onset"
  • "CCSVI: hope, hype or snake oil?"
  • "Chronic cerebro-spinal venous insufficiency (CCSVI) and multiple sclerosis."
  • "Intracranial venous pressure is normal in patients with multiple sclerosis."

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21280079

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21228026

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21161309

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21059529

Postato appostamente in psicologia per il grande trasporto psicologico indotto dalla possiblità di una "guarigione facile" attraverso la PTA che viene chiamata nei vari blog "liberazione", un termine coniato "ad hoc"....

A quanto pare, invece.............!

Cari Psicologi, è gradita una Vostra partecipazione.

 

Data pubblicazione: 20 febbraio 2011 Ultimo aggiornamento: 10 maggio 2016

17 commenti

#1
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Dr. Mario Corcelli

Raf, forse non una grande montatura consapevole, ma sicuramente una grande illusione per quei poveri pazienti affetti da sclerosi multipla, irresponsabilmente spinti ad un intervento inutile e forse anche rischioso, prima che sia stata provata una evidenza clinica.
E con la complicità dei mass media, perché certe parole, come "liberazione, fanno scoop.
Ogni paziente che, se operato di PTA al di fuori del protocollo clinico di sperimentazione, ritenesse di essere stato danneggiato, troverà in me una porta aperta per la richiesta di un risarcimento. E tu mi darai una mano.

#2
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Dr. Raffaele Prudenzano

Caro Mario,leggo i vari post dei Pazienti che sono veramante raccapriccianti!Tra di loro parlano di "liberati dalla malattia" poi, ovviamente, sintomi permangono e, addirittura, si rimettono in nota operatoria in un altro Centro di Radiologia Interventistica.Molti pagano l'intervento (4500 euro).Il Tuo messaggio è chiaro sui "danneggiati".

#3
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Utente 928XXX

Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla
COMUNICATO STAMPA
22 giugno 2011

La CCSVI aumenta di nove volte la probabilità di sviluppare una forma precoce di Sclerosi Multipla (SM).

Questo dato – clamoroso – è solo l’ultimo emerso nel dibattito scientifico in corso sulla correlazione tra CCSVI (Insufficienza venosa cronica cerebrospinale, la patologia venosa scoperta da Paolo Zamboni, (Responsabile Centro malattie vascolari Università di Ferrara) e la SM.
E le modalità e i tempi con cui esso è emerso dimostrano, ancora una volta, come non tutti gli interlocutori di questo appassionante confronto si comportino in modo limpido e inattaccabile, cosa profondamente ingiusta in presenza di una malattia altamente invalidante che colpisce, solo in Italia, 60.000 persone, la maggior parte giovani adulti.
La cosa incredibile è che un risultato di questa portata sia rimasto nell’ombra per molti mesi, perché lo stesso autore dello studio che lo ha prodotto, Claudio Baracchini (Dipartimento di Neuroscienze Università di Padova), non solo non lo ha rilevato, ma ha tratto conclusioni di segno opposto, provocando autorevoli critiche da parte di Robert Zivadinov (Direttore Centro analisi Neuroimmagini, BNAC, Università di Buffalo). Adesso un altro studioso, Giampiero Avruscio (Responsabile Angiologia Ospedale S.Antonio di Padova) esplicita il risultato finora ‘silente’. Si rafforza così la teoria di Zamboni, secondo cui la CCSVI può essere una delle cause della SM.
Nel numero di gennaio 2011 degli Annals of Neurology (1) Baracchini ha pubblicato uno studio sulla frequenza della CCSVI in un gruppo di pazienti affetti da pMS (possible Multiple Sclerosis, considerata forma precoce che con alta frequenza evolve in sclerosi multipla conclamata) in confronto con un gruppo di soggetti sani. Nelle conclusioni Baracchini tende a negare l’ associazione tra CCSVI e MS precoce e quindi a negare la possibilità che la CCSVI abbia un ruolo causale nella malattia neurodegenerativa. La pubblicazione ebbe ampia risonanza nei media ed è ancora spesso citata a confutazione della teoria di Zamboni.
Sulla stessa rivista viene poco dopo pubblicata la critica di Zivadinov (2) il quale, rivisitando i dati di Baracchini, evidenzia una differenza altamente significativa tra la frequenza di CCSVI nel gruppo dei pMS rispetto a quella dei soggetti sani. Zivadinov rimproverava a Baracchini di aver in qualche modo messo in ombra questo risultato, centrale rispetto ai fini dichiarati dello studio, e di aver esemplificato nel titolo ed espresso nelle conclusioni concetti non corrispondenti ai dati presentati (“ .. i risultati del nostro studio contrastano l’ ipotesi che la congestione venosa cerebrale giochi un ruolo significativo nella patogenesi della sclerosi multipla”).
Giunge ora un’altra forte critica non tanto allo studio di Baracchini, quanto alle sue conclusioni. Secondo Avruscio (3), applicando ai dati pubblicati da Baracchini un opportuno test statistico , si rileva con ragionevole certezza che il rischio di sviluppare una pMS aumenta di ben 9 volte in chi è portatore di CCSVI; ciò, secondo Avruscio, consente di annoverare la CCSVI tra i fattori che contribuiscono allo sviluppo delle forme iniziali di sclerosi multipla. E avvalora la tesi di un suo ruolo quanto meno concausale nella genesi della malattia, contrastando invece l’ipotesi che possa invece trattarsi di una conseguenza dell’infiammazione a livello cerebrale.
Insomma, per ironia della sorte, sembra proprio che lo studio di Baracchini, a dispetto delle opinioni dello stesso autore, sia una miniera di dati a conferma della cosiddetta “Big Idea” di Paolo Zamboni.

Gisella Pandolfo
Presidente Associazione CCSVI-SM Onlus

1 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21280079

2 http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ana.22420/abstract

http://csvi-ms.net/en

3 https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150196941351184

#4
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Dr. Mario Corcelli

Gentile Presidente Associazione CCSVI-SM Gisella Pandolfi,

lei pone la questione da un altro punto di vista, del tutto condivisibile, ma la questione che viene posta in questo blog è del tutto differente.
Non si sta dicendo che la teoria di Zamboni sia sbagliata, ma più semplicemente che a tutt'oggi non è stata provata da sufficiente sperimentazione scientifica; perciò, il messaggio che sta girando nei mass media e tra i malati di SM, che si basa su certezze non ancora provate, sta producendo in questi pazienti illusorie aspettative.
Per esempio, un mio carissimo amico, fuorviato anche lui da questi messaggi, si è precipitato a farsi operare, avendone immediatamente un incredibile miglioramento, salvo poi ripiombare nella disperazione più cupa perché la malattia si è ripresentata poco dopo con livelli ancora più alti di gravità rispetto al periodo pre-intervento.
Ora, incoraggiare i pazienti di SM a sottoporsi a questi interventi al di fuori di un protocollo di sperimentazione, rappresenta, a mio avviso, un comportamento scorretto e anti-deontologico, oltre ad un grosso rischio medico-legale; infatti, se qualche paziente dovesse andare incontro a complicanze operatorie o post operatorie di un certo rilievo per un intervento fatto al di fuori di un protocollo di sperimentazione, avrebbe diritto ad un risarcimento.

Ben venga e sia incoraggiata la sperimentazione, ma la deontologia medica ed il rispetto per i malati di SM richiederebbe che si rimanesse in quest'ambito sperimentale, evitando di propagandare certezze non ancora acquisite scientificamente.

Mario Corcelli

#5
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Dr. Raffaele Prudenzano

Concordo pienamente con il Collega Medico Legale
Da radiologo interventista dovrei essere il primo a consigliare l'intervento di PTA qualora vi sia la certezza di un beneficio duraturo a fronte di una semplicità procedurale e rischi contenuti.
Ad oggi non vi è alcuna certezza,anzi leggendo la Letteratura Accreditata, sembrerebbe il contrario.L'atteggiamento assunto nei vari blog e delle associazioni spinge poveri disgraziati a rivolgersi a centri "di fortuna" anche a pagamento nell'illusione di una guarigione facile anche al di fuori dei protocolli stabiliti dall'ISS con risultati poi deludenti.
Alla sig Gisella Pandolfo vorrei comunque far notare il mio (il nostro) più ampio consenso affinchè la ricerca non venga mai fermata aspettando dati sicuramente più performanti prima di provocare possibili illusioni nei pazienti affetti da SM.

#6
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Utente 249XXX

DR.Prudenzano! vuole evitare di "spingere poveri disgraziati a rivolgersi a centri "di fortuna" anche a pagamento nell'illusione di una guarigione facile"??? si armi di buona volonta e studi meglio l'argomento. lei dice che i sintomi permangono dopo la pta?? niente di piu sbagliato, ne sono la prova vivente!

#7
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Dr. Raffaele Prudenzano

Bene,dopo che Lei si sarà armato di buona educazione,<<<si armi di buona volonta e studi meglio l'argomento>>>,potrei avere un contatto col suo Medico di Famiglia?
Dr R Prudenzano
Cons per Lecce e Provincia della
Società di Felbologia C. e S

#8
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Utente 283XXX

Salve, Dottor Prudenzano grazie per questo suo modo di porsi che personalmente reputo molto etico e corretto!
Ho letto con estremo interesse tutto il tread relativo alla CCSVI e PTA, sto seguendo da anni questo pro-contro la PTA per capire, essendo io affetta da SM/SP, se avrei potuto avere benefici, sottoponendomi alla ecografia per verificare se in me esiste un danno CCSVI. Ho accettato come paziente AISM di sottopormi all'esame legato al progetto CoSMo. Non ho mai cercato centri che facessero a pagamento l'esame, contraria per etica personale. La ricerca deve essere gratuita e non a carico di spese per il paziente, mma forse sono io "tarata". Il neurologo a cui sono stata assegnata dalla AISM, che mi ha sottoposta all'esame, mi a solo consigliato un controllo annuale presso di lui,sempre in regime SSN, quindi non in maniera privata, e rifare esame, ma senza crearmi illusioni relative ad eventuali trattamenti, anche per un riscontro di restringimento di una carotide che appare anomala e tortuosa. Mi è piaciuta la professionalità e la chiarezza della sperimentatore, e le risposte esaurienti, interessanti ed etiche. Scrivo per comprendere, se è possibile tramite Voi, diffidare i mass-media dal donare false speranze in persone che non possono più curarsi se non con sintomatici. Ho letto di miracolati, ma pare siano stati solo quelli che avevano "speso", ho seguito vari forum, manifestando io come paziente il dubbio di essere un alibi per una nuova sperimentazione specie andando a pagamento, visto leggendo nei vari siti esteri, un incremento della reclamizzazione di stent venosi...Mi hanno accusata di non voler guarire o curarmi!! sono persino stata sabotata su un social.N! Sono una persona particolarmente obiettiva, sorella di un medico che essendo specializzato in microchirugia vascolare e chirurgia di urgenza mi diceva sempre che è solo la chirurgia a volte che miracola, ma non sempre e serve sempre prudenza. Mio fratello, stava facendo uno studio sulle staminali gastriche,per un evento inaspettato è morto, troppo presto per provare lui stesso a capire questa sperimentazione, ed è morto senza neppure riuscire ad avvalersi della chirurgia che avrebbe dovuto salvarlo, perché come ben sappiamo spesso il destino è così accanito che non si può risolvere un danno di tipo neurologico/emoraggico. Nei vari forum che frequento, ho letto di pz con la SM che dopo aver subito l'intervento di PTA, dopo alcuni mesi erano di nuovo al punto di partenza, se non peggio, ho trovato queste testimonianze in forum italiani, inglesi, americani, francesi e spagnoli, e da qui mi sono resa conto, di come sia ancora tutto in alto mare, e appunto come diceva Lei, occorre una grande prudenza. Leggo, mi interesso molto, ed ho compreso il fenomeno come lo chiamo io del rischio e beneficio. Perchè i mass media, continuano a dare testimonianze sfuorvianti, dicendo che una angioplastica venosa sia esente da rischi? affermando al miracolo, per cui alla fine un paz, si trova sottoposto dai famigliari, o da coloro che non conoscono la nostra patologia ad una pressione psicologica tipo stalking, fino a condurre i pazienti "disperati" all'intervento. Perchè non spiegano che le vene sono "vagali/ormonali" strettamente collegate a modifiche dilatative e che uno stent potrebbe pure andarsene a "spasso"? tanto per dirne una magari stupida!
A me piacerebbe che venisse valutato anche l'aspetto psicologico relativo all'impatto di questo tipo di pressione per inserire con i mass media nelle "ricerche" tipo appunto il "caso Di Bella" pazienti con patologie come la mia altamente invalidante.
Si sono aperte discussioni negative sui neurologi contrari mettendoli al bando come aprofittatori di business farmaceutico, grandi plausi invece su medici favorevoli (strano caso a pagamento!).
Mi ha irritata facebook una sorta di promozione con sconto per sottoporsi all'intervento di PTA , con grave danno secondo me di immagine verso medici seri. Mi è piaciuto il dottor Provenzano che incita alla prudenza, ma si mette pure in discussione, dicendo di essere pronto un domani a dare aiuto, quando la ricerca offrirà dati altamenti certi! scusatemi, magari sono stata inadeguata nel commentare, ma mi sono stancata di sentire "miracolati" che andando a pagamento, non diranno mai di aver avuto nessun beneficio per non passare per "fessi"...
Sono per il libero arbitrio, se voglio un consulto privato, sono la prima a cercarmelo, ma non per avere soluzioni miracolose, ma forse per capire con attimi maggiori di calma e tempo quello che potrei fare o non fare, attimi che la struttura sanitaria spesso nel pubblico impedisce di donare al paziente. Unica cosa di cui sono certa è che sia AISM legata o meno alla "farmcopea" che la aiuta a sostenersi, mai e poi mai, mi ha detto: guardati dal non farlo, mi ha solo invitata in base alle esperienza legata da anni su milioni di pazienti ad usare estrema prudenza, stesso dicasi sull'uso di farmaci. Esiste sempre un protocollo, dal quale noi pazienti possiamo uscirne senza problemi, se non convinti di risposte, decidendo anche di cambiare medico se non convinti dell'operato dello stesso! Consiglio all'utente che si accanisce contro i medici di questo forum, non so con che basi mediche, visto che potrei anche io mettermi di impegno e copiare di sana pianta un articolo in inlgese dopo averlo tradotto apparendo un non-profano al problema, dicevo gli consiglio di rivedersi nel suo modo di essere, perchè già affrontare la malattia è faticoso, ma se lo si fa con serenità vivendo la propria normalità senza sentrisi diversi è già una grande vittoria per se stessi e per il neurologo che ti segue, (che a volte da parte mia reputo un santo!) professionista che spesso è sottopposto a domande alle quali, ne lui, ne un Dio, se esiste, potranno mai dare certezze! Questo come accade per un ammalato di cancro!
Dottore, grazie per avermi letta fin qui.

#9
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Utente 249XXX

1- lo studio "cosmo" è fallato!!! (non segue correttamente lo studio zamboni)
2- per fare diagnosi e trattamento in modo corretto non è necessario pagare, si puo fare in ssn, da medici formati a ferrara, ma solo in pochi centri.
3- sono la prova vivente della validita del trattamento: edss passato da 1.5 a 0 certificato da neurologo dall'intervento ad oggi sono 8 mesi. in questi 8 mesi ho fatto 2 controlli ecd e 3 visite neurologiche per certificare la mancanza di restenosi e la persistenza dei benefici conseguiti.
CONCLUDENDO: se non vogliamo toglierci la benda dagli occhi non vedremo mai nulla....

#10
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Utente 283XXX

salve, @249590! Lei appare con una SM con EDSS 1,5 che passa a 0 al che da profana posso dedurre che la sua SM sia a R/R, quindi magari è rientrato dalla ricaduta,(durante la PTA danno steroidi se non erro per sopportare lo stress del contrasto e l'intervento se non mi è stata raccontata una storiella nei vari forum che seguo e dai chirurghi vascolari a cui ho chiesto come venisse eseguito intervento!
Gentile signore, Le assicuro che i radiologi vascolari e non, sono tutti in genere ottimi ecografisti, ed a loro va la mia riconoscenza visto che la stessa mlformazione a me è stata trovata e confermata da tre professionisti diversi radiologi, e da due neurologi,e un vascolare, ai quali (tutti) non ho portato esami in mano per non dare input e non mi sono neppure sinceramente stati chiesti (li avevo appresso!) da mostrare. Tutto questo ancora prima che partisse lo studio Zamboni! Questo indica per me grande professionalità! Lei è la prova vivente che è stato meglio e ne sono felice, io ho avuto una crisi pesante di SM/RR a 20 anni, pensavano non arrivassi ai 21 in piedi, poi per circa 15 anni la malattia è stata più o meno altalenante, riprendendo ai 36, e la diagnosi mi è arrivata dopo circa 10 anni dopo!
Io, ora ne ho quasi 60, con un EDSS di 6.5 partito da 1,5 e peggiorato nell'arco di 10 anni, e sinceramente avendo una secondaria progressiva ancora attiva, posso assicurarle che se fossi certa al 100% del risultato sarei la prima a provarci, ma sono abituata ad usare prudenza! Lo studio CoSMo fallato? allora come giustifica il fatto che mio marito ha una stenosi seria ed il cervello irrorato a livello venoso ed arterioso solo da una parte e non ha la SM? Quindi la CCSVI come vede la si trova anche in soggetti che non han la SM. come la mettiamo? Mio marito ha una malattia rara vascolare, sistemica, e non la SM! Ognuno di noi è libero di organizzare la propria vita come meglio può, decidendo di essere medicalizzato a vita o prendendo la vita con una certa suprema leggerezza, odio chi "butta" veleno senza avere basi mediche e nozioni con dati alla mano di ceertezze, e sinceramente mi pare che Lei faccia parte di quei fortunati che con o senza PTA potrebbe ancora andare avanti tranquillamente senza grossi problemi come le auguro di cuore! Se Lei ha avuto benefici, ottima cosa, ma non è etico da parte sua "bannare con una educazione che rasenta la maleducazione" coloro che la pensano diversamente! Credo che fare come le tre scimmiette sia il suo pane e non il mio...ci ripensi! sereno anno a Lei.

#11
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Utente 285XXX

Intervengo solo per fare un appunto ad un utente che qui sopra ha parlato di carotide... la CCSVI riguarda il restringimento o anomalie delle vene e non ciò che ha scritto lui/lei. Se poi questo esame è eseguito da un neurologo che non ha nessuna base (non avendo seguito il corso di Zamboni), è logico che non ha trovato nulla. D'altronde Zamboni stesso non ha partecipato allo studio cosmo e questo la dice lunga. A parte questa piccola parentesi, voglio dare qui la mia testimonianza. Sono affetta da sm e mi sono sottoposta alla PTA 14 mesi fa. sono andata con la consapevolezza che non sarei mai guarita ma sapendo che il sangue non scorreva nelle mie giugulari (1 stenosi a destra, 2 a sinistra). Ora se mi chiedete come sta posso affermare che a distanza di questi 14 mesi, l'emicrania è sparita e così pure le famose vertigini, ho ritrovato il mio equilibrio, mani e piedi finalmente caldi, minzione migliorata tantissimo e la famosa stanchezza che noi malati ben conosciamo è sparita completamente. Questa non è una bufala e nemmeno un miracolo ma non posso nascondere che la qualità della mia vita sia completamente cambiata. Ora aspetto che la sperimentazione Brave Dreams ci dia finalmente delle conferme (qualsiasi esse siano) perchè è a quella a cui io faccio riferimento e non ad uno studio-non studio in cui sono stati spesi un milione di euro per mettere su una farsa.
AH, io sono stata operata in un ospedale pubblico, perciò senza
dover spendere un soldo, e il mio neuro (sono tornata da lui dopo un anno per evitare di sentire parlare di placebo) mi ha controllato per ben 3 volte, e guarda caso mi ha trovato molto meglio...
Che dire? fatevi un eco da persone competenti prima di tutto, e poi se decidete di fare la PTA, a persone qualificate che grazie a Dio esistono. Certamente chi è molto avanti nella malattia o a lesioni abbastanza gravi non vedrà mai queste guarire, ma sicuramente avrà la certezza che il sangue finalmente circola nella direzione giusta non facendo depositare il ferro nel cervello e dunque aggiungendo altri danni a quelli che già esistono.
E non scordate una cosa importante, la moglie di Zamboni ha la SM ed è per amore suo che tutta questa storia è iniziata... e meno male dico io... siamo in tanti che ormai stiamo meglio ed è giusto che sia data la possibilità a tutti di vivere una vita più decente.
Avevo le vene chiuse, il mio sangue non circolava ben e ho deciso dopo 40 anni che le cose dovevano cambiare... per lo meno ho la certezza ora che la ccsvi non c'è più... La SM si, ma da un anno a questa parte non si è più fatta sentire e non mi ha creato più disagi, posso salire su una scala, posso camminare e lavorare senza dovermi sedere ogni 15 minuti perchè senza forze... insomma finalmente sto meglio. Vi consiglio di visitare il forum di Thalassa onlus. ci sono tutte nostre testimonianze (belle o meno belle) ma è interessante darci uno sguardo e fa capire che il malato non è uno sprovveduto che crede o parla di miracoli ma semplicemente di migliorati... e scusate se è poco.
Grazie e buona sera a tutti.

#12
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Utente 283XXX

@285712, gentile utente, non ho accennato alle stenosi venose, che ho presenti ma non tali da rischiare pur dandomi fastidio, alla fine è quella carotidea che me ne crea maggiormente, perchè pur avendole, abbiamo deciso che il gioco non vale il rischio, perchè sono affetta da altre comorbilità, so solo che ho problemi ad entrambi i vasi, sono portatrice di un aneurisma intracardiaco, ed a questo punto, ho imparato a valutare rischi e benefici, con una valutazione obiettiva su come vivo e vorrei vivere. Non ho detto che Zamboni sia un cretino, ne mai mi permetterei, ma sono convinta che non solo a Ferrara ci siano medici preparati, ma che ve ne siano anche a Domodossola, Biella, Torino, Genova, Lecce ecc. Mi irrita questo grande campanilismo ed a questo punto mi sorge una domanda spontanea, accettare che la si pensi diversamente per alcuni non è possibile? chi è contro ad una ricerca o poco favorevole ad esperimenti condotti con interventi fatti "per finta" come prevede lo studio D. per evitare effetto placebo, secondo lei è etico? Possibile che gli psicologi non intervengano qui dentro a spiegare come spesso la voglia di guarire sia legata non solo ad un intervento chirurgico, ma anche alla convinzione che si stia facendo qualche cosa di utile per se stessi?
come mi spiega, che io vedo, ma per la scienza oculistica non dovrei vedere? come mi spiega che sono sopravvissuta ai miei 700grammi di peso alla nascita? per fortuna? o magari solo per essre qui a scrivere e discutere? che io abbia forse sovverti
to la legge naturale di Darvin e Spencer, o magari ho solo un buon DNA che nonostante tutto, aiutato dalla mia grande voglia di viveree mi fa affrontare la SM meglio di uno stress fisico e magari psicofisico?
Non ho detto che ci siano ammalati sprovveduti o "provveduti" mettiamola così, non mi pagano quelli del progetto CoSMo, altrimenti me ne starei alle Maldive! .... per la propaganda che dovrei aver giaà fatto in positivo? Ho solo scritto perchè come parente di medici ( ne ho 5 in famiglia) forse se veramente ci fossero state certezze e non rischi non si sarebbero adoperati a convincermi ad andare sotto ai ferri? ed uno di questi era chirurgo di microchirurgia mini-invasiva vascolare, ed in Italia con la sua specializzazione allora erano in solo in 6?? forse era un grande imbecille allora? buona serata a lei, sperando che a tal proposito entrino in gioco gli psicologi a darmi alcune spiegazioni sul mio modo di essere per capire se effettivamente trovo un alibi per crogiolarmici nela mia SM, oppure mi diano altre spiegazioni....

#13
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Utente 283XXX

ops, @285712, rilegga bene il mio post, l'esame è stato fatto in anni diversi da tre ecografisti interventisti, due neurologi ed un vascolare... e non dal panettiere che ho sotto casa! :-)

#16
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Dr. Raffaele Prudenzano

Sono pienamente d'accordo sulla estrema mininvasività e sicurezza della PTA dell'azygos-giugulare. L'aricolo mi sembra addirittura un po' pessimistico sulle complicanze.L'articolo stesso mi sembra che non faccia alcun cenno però riguardo invece ai benefici a lungo termine.

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