Alibi sessuali: i nemici del desiderio

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Un simpatico,  ma inquietante avvenimento, ci fa riflettere sugli alibi sessuali e sulle difficoltà sessuali più frequenti tra le coppie.

Tra queste, abbiamo il deficit erettivo e l'eiaculazione precoce nell'uomo, l'anorgasmia ed il vaginismo nelle donne ed il calo del desiderio sessuale in entrambi i partners. Un uomo americano, stanco dei reiterati rifiuti della moglie, ha compilato prima e spedito poi al mittente, un foglio excel contenente tutti i suoi "no" all'intimità.

Le scuse erano le più svariate e fantasiose, dalla stanchezza cronica alla famigerata cefalea evitante, fino ad arrivare ai figli ed addirittura al programma televisivo preferito dalla donna.
Tutto aveva priorità rispetto alle richieste del marito. 

Sembra però, che il raccogliere tutto con precisione e dovizia di particolari, come racconta l'Huffpost americano, non abbia comunque dato i suoi frutti.
Anzi, la lista delle scuse è diventata così virale un'altra moglie, insoddisfatta e frustrata dal proprio marito, ha deciso di far notare che anche l'uomo spesso trova ottime scuse per declinare. 

Riflessioni cliniche

Quando si trattano tematiche così complesse come la sessualità, la fisiologia e la psiche non possono essere disgiunte, bisognerebbe mantenere uno sguardo sempre vigile alla coppia ed alle sue dinamiche più profonde. Il disagio sessuologico non riguarda soltanto la donna  portatrice del sintomo, ma ovviamente anche il suo partner, inoltre, molto spesso nella sessualità e nella coppia "causa ed effetto" si confondono e soprattutto si rinforzano.

Il desiderio sessuale, oscilla tra "complici e nemici cronici" dell' intimità e molte coppie italiane - ed a quanto pare anche americane - lamentano astenia sessuale, noia, scarsa empatia ed una drastica deflessione del desiderio sessuale.

 

  • Dove è andato a finire il sacro fuoco della passione?
  • Cosa nasconde questa dolente e spesso silente disfunzione sessuale?
  • Si tratta sempre di calo del desiderio o è una definizione clinica, spesso abusata, che cela altre disfunzioni sessuali maschili o feminnili?
  • Come si affronta la complessa diagnosi del desiderio sessuale ipoattivo?
  • Quali clinici?
  • Esistono strategia preventive?
  • Ci sono dei campanelli d’allarme da attenzionare?


Strategie da adottare

La prima tappa è evitare di far finta che la problematica non ci sia, mentendo innanzitutto a se stessi e, di conseguenza, anche al partner.

Sarebbe quindi opportuno effettuare una valutazione di tipo medico: andrologica per l' uomo e ginecologica per la donna.

Spesso il calo del desiderio sessuale è una sintomatologia che funge da copertura ad altre disfunzioni sessuali o ad altre patologie pregresse. A diagnosi clinica effettuata, una valutazione psico/sessuologica della coppia, diventa obbligatoria. Non si può infatti parlare di "desiderio", avulso dalle dinamiche della coppia stessa, senza analizzare la loro storia emozionale, sessuale, il loro immaginario ed il loro sguardo verso il futuro. Spesso la coppia inizia a perdere le prime foglie ed il desiderio latita; l' assenza di intimità psico/corporea, l' assenza di baci, di carezze, di amorevoli sguardi ed ovviamente di rapporti sessuali, sono i primi segnali di un processo separativo in corso. Coppie conflittuali, colleriche, manipolative, che si fanno gli sgambetti durante il loro quotidiano, sicuramente la sera, non potranno riaccendere le luci rosse in camera da letto e far finta che le difficoltà relazionali siano svanite nel nulla.

Quantità correla sempre con qualità?

Un rapporto sessuale vissuto all’insegna del coinvolgimento, dell’amore e dell’appagamento psico/corporeo, lascerà sicuramente una buona memoria corporea ai partners e farà si, che questa piacevole esperienza di intimità venga poi ricercata nel tempo e nella coppia. Viceversa, anorgasmia dopo anorgasmia, dolore sessuale dopo dolore sessuale, eiaculazione precoce dopo eiaculazione precoce e così via... lasceranno una memoria corporea sgradevole che faciliterà rabbia e dissapore.


Conclusioni

La sessualità va accudita, protetta e manutenzionata sempre. Quindi, per concludere, per una buona salute sessuale ed una vita di coppia soddisfacente, bisogna fare attenzione ai "nemicidel desiderio" ed al primo semaforo rosso, fermarsi a riflettere.

Se il desiderio sessuale dovesse ancora latitare, prima che si estingua totalmente e definitivamente, sarebbe utile consultare uno specialista, al fine della risoluzione del disagio sessuologico.

 

 

 

Suggerisco le seguenti letture sul disturbo ed il calo del desiderio sessuale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.htmlhttps://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.htmlhttps://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html


Fonte: http://www.huffingtonpost.com/2014/07/21/man-wife-spreadsheet-sex_n_5605670.html

Data pubblicazione: 30 luglio 2014

2 commenti

#1
Foto profilo Utente 287XXX
Utente 287XXX

Nella mia esperienza umana ho notato che nella donna, dopo la nascita di figli il desiderio cala e resta più basso anche in seguito. Inoltre credo che influisca sul desiderio anche il fatto di frequentare da anni uno stesso partner: lei che ne pensa Dottoressa? Si può secondo lei avere desiderio alto anche dopo molti anni di convivenza? Grazie dei suoi articoli sempre interessanti e ben scritti.

#2
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
La ringrazio per le Sue riflessioni.
L' universo coppia , con i suoi cicli di vita, è veramente complesso e non sempre queste fasi sono uguali per tutte le coppie.
È verissimo che la nascita di un figlio destabilizza la coppia ed il passaggio da due a tre o, da tre a quattro, è faticoso e complesso, ma è altrettanto vero che se la coppia è ben assortita sul piano mentale/ emozionale ed affettivo, può sopravvivere a questo terremoto del desiderio sessuale...
Il desiderio va concimato, nutrito, protetto, come un vero e proprio giardino segreto....altrimenti, prima o poi, langue.
Personalmente non credo che vivere con lo stesso partner per anni possa essere un deterrente per l' erotismo, così come non credo che un nuovo partner sia garanzia di erotismo e qualità emozionale e sessuale, forse bisognerebbe reinvestire nella stessa coppia- se ci sono gli estremi, ovviamente - ed effettuare " tagliandi" continui su dialogo, empatia, complicità, dimensione ludica e sessualità.
Cordialmente

Valeria Randone

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