L'esercito dei single: i costi dello stare da soli

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Dr. Michele Spaccarotella Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo

Secondo un rapporto pubblicato da Coldiretti nel giorno di San Faustino, emerge un dato molto particolare che riguarda lo stato delle relazioni sentimentali nel nostro paese.
In Italia sono ben 7,7 milioni le persone single, quasi una persona su tre costituisce quindi una famiglia "unipersonale", con un aumento del 41% di "singletudine" negli ultimi dieci anni.

Secondo il rapporto in questione, una persona single spende in media ben il 66% in più rispetto ai componenti di una famiglia "tipo", il cui numero medio di componenti è sceso dal 3,4 del 1971 al 2,3 odierno. Le spese che gravano maggiormente sul bilancio sono legate perlopiù a cibo, affitto, combustibili e trasporti. 

Se stare da soli "costa" di più a livello sia economico che emotivo, come mai questo fenomeno è in costante aumento? Proviamo a suggerire alcune ipotesi.

Il primo spunto di riflessione ci giunge dal sociologo Zygmunt Baumann, il quale sottolinea come oggigiorno ci troviamo a tutti gli effetti immersi in una "società liquida", fatta di relazioni vacillanti, incerte, fluide come l'acqua appunto.
Una società dove si parla e si investe sempre meno nelle relazioni e nei legami, e sempre più nelle reti e nelle connessioni, che ci consentono di collegarci (ed anche di staccarci) con la medesima facilità e rapidità.

Un altro input ci arriva dalla riflessione riguardo all'immagine sociale del single. Se negli passati infatti questa visione della persona "singola" veniva associato ad una visione di solitudine, pesantezza, di persona "che ha qualcosa che non va", oggi assistiamo quasi ad una rivalutazione e rivendicazione della "singletudine" come ideale di libertà, leggerezza, autonomia, indipendenza, possibilità di essere sempre aperti a nuove connessioni appunto.

In tal senso i social network favoriscono e consentono la percezione di sentirsi continuamente in contatto ma mai realmente legati.

 

Data pubblicazione: 17 febbraio 2014

6 commenti

#1
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Collega,
C' è una grande differenza tra chi si dichiara "single"e chi è invece "solo", non sempre è una scelta voluta, ma spesso subita.
Molto spesso gli amori a termine, tipici di questa società liquida e perennemente online, sono la concretizzazione di notevoli difficoltà amorose e relazionali.
L' Amore, quello vero, spaventa, destabilizza, obbliga ad un lavoro continuo di " manutenzione del legame" , un semplice e risolutivo clic non è sempre possibile...

Aggiungo alla tua interessante news, un mio articolo su amore ed amori con la "data di scadenza..." tipici dei nostri tempi.
Valeria

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

#2
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Utente 267XXX

Diciamo anche le donne Italiane sono troppo esigenti, sembrano tutte "sex and city ".... Scendete con i piedi per terra...e siate più semplici...

#3
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Dr. Michele Spaccarotella

Gentile Collega,
ti ringrazio per lo spunto di riflessione.
Single per scelta propria o altrui, appare comunque sempre più evidente in questo periodo storico la difficoltà di molti ad investire in un legame. Come proposto appunto, c'è più facilità e disponibilità a collegarsi e meno a legarsi!
Grazie per le tue integrazioni e per il tuo sostegno!
A presto

#4
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Dr. Michele Spaccarotella

Gentile Utente 267907,
se ho ben compreso il suo commento sta dicendo che negli ultimi anni c'è una maggiore predisposizione delle donne italiane "all'autonomia e all'indipendenza". Questo non deve essere vissuto come un elemento negativo, anzi, può essere un motivo di confronto e di dialogo tra i due sessi. Gli uomini possono adeguarsi e trovare nuovi stimoli senza necessariamente sentirsi sviliti nel loro ruolo! Se cambia il modo in cui il femminile si pone, anche il maschile può trovare giovamento se pronto a cogliere l'opportunità di cambiamento!
Grazie per avermi scritto, un caro saluto

#5
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Utente 267XXX

Caro Dottore sono già autonome, dicevo solo di tornare un pò tutti alla semplicità dalla quale veniamo...non ci si accontenta più....fino a quando poi ci si trova in un letto di ospedale...e mi sento spesso dire..." Se avessi fatto questo o quello..." ...ricordiamoci di essere sani..e di godere più delle piccole cose...

#6
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Dr. Michele Spaccarotella

Mi trova molto d'accordo!
La semplicità è una componente che si sta perdendo e che invece andrebbe riscoperta e valorizzata!
Buona giornata

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