La donna frigida esiste ancora?
Oggi, in ambito sessuologico, vengono ancora adoperate terminologie pseudoscientifiche e spesso pretenziose ed invalidanti, soprattutto per chi le subisce, oltre ad essere poco attendibili sul piano scientifico.
Il termine frigidità deriva dal latino “frigiditas – frigidus”, che rimanda ad un concetto di "freddezza sessuale"; questa sgradevole etichetta diagnostica, dava la dimensione dell’assenza di calore della donna, sia dal punto di vista fisico, che psicologico e relazionale. La “frigidità” e la “ninfomania”, continuano ad essere attribuite socialmente ad alcune donne con particolari caratteristiche psico/sessuali, ma in realtà sono categorie diagnostiche veramente dubbie e poco chiare.
Oggi in clinica, questi termini vengono considerati decisamente superati e soprattutto non rispondenti alle categorie diagnostiche relative alle disfunzioni sessuali femminili.
Termine offensivo, giudicante e denigratorio, oltre che vago ed impreciso, la parola “frigidità”, spesso resiste e persiste nel linguaggio comune, facilitando disagio psicologico e relazionale nella donna che la subisce.
In realtà i disturbi della sfera sessuale femminile sono i seguenti:
1- Anorgasmia
2- Desiderio sessuale ipoattivo
3- Dispareunia o dolore coitale
5- Vaginismo
6- Vulvodinia
Gli abusi ed i soprusi linguistici hanno caratterizzato anche la sessualità maschile ed il termine "impotenza”, veramente obsoleto, è stato recentemente sostituito da quello meno giudicante di “disfunzione erettile”, così come il termine "prestazione sessuale" con il termine "soddisfazione", termine decisamente meno ansiogeno, che riguarda la coppia e non il singolo partner.
Etichette diagnostiche come frigidità o impotenza, sono terminologie denigratorie, associate al rischio di “confondere la parte con il tutto”, cioè la disfunzione sessuale, con l’intera persona/personalità e sono altresí capaci di causare un blocco in chi le subisce, impedendo cosí la possibilità di chiedere aiuto ai clinici che si occupano di sessualità.
Nonostante tutto, il termine " frigidità" esiste ancora
Ma esiste veramente la donna frigida?
È una donna malata, incapace di amare?
È una donna con problematiche affettive/relazionali o soltanto sessuali?
La stessa donna, può vivere la sfera intima con modalità adeguate, con un altro partner?
La terminologia adoperata quanto influenza la donna stessa nel percepirsi e viversi come malata?
La donna frigida non esiste affatto, tra l’altro la stessa donna potrà essere “fredda e scostante” tra le braccia di un partner e decisamente differente con un altro, manifestando anche quello che Basson chiama “desiderio sessuale responsivo”.
Il concetto di “frigidità” ha sempre posto seri problemi sia dal punto di vista della definizione/semantico/lessicale , che da quello strettamente teorico-clinico.
Il termine adoperato impropriamente, veniva attribuito indistintamente a donne anorgasmiche ed a donne che soffrivano di calo del desiderio, senza una diagnosi adeguata e differenziale.
La “frigidità” come concetto in sé non può affatto esistere
L’utilizzo di tale terminologia, come sosteneva la Kaplan, è improprio tanto quanto aspecifico, potrebbe invece appartenere alla complessa e poliedrica sfera dei “disturbi del desiderio sessuale”.
Alla luce di anni di studio e di una “cultura sessuologica integrata”, è necessario ridefinire il termine “frigidità”, terminologia chiaramente adoperata esclusivamente al femminile, abbattendo cosÍ l’immagine che evoca la stessa “frigidità”, cioè della donna fredda e senza emozioni erotico/sessuali e rinforzando di fatto lagiusta terminologia scientifica di “disturbi del desiderio sessuale femminili”.
La sessualità femminile ed il suo funzionamento è veramente un territorio molto complesso da diagnosticare e soprattutto curare, correla con un’infinità di fattori psicologici, fisici, emozionali e soprattutto relazionali, accomunarli e non differenziarli soprattutto dal punto di vista diagnostico, comprometterà poi lo step successive, laterapia.
In linea generale, il corpo e la psiche della donna rimangono “frigidum”(freddi), quando manca l'eccitazione psicologica, emozionale, mentale e di conseguenza fisica e quando le dinamiche di coppia non sono adeguate.
Bibliografia
- Graziottin A., Sessuologia medica maschile e femminile, in Di Renzo G.C., (a cura di), (2005) Ginecologia e Ostetricia. Verduci Editore, Roma.
- Willy Pasini “Desiderare il desiderio” Mondadori (2009).
- Boccadoro L., Carulli S., (2009) Il posto dell'amore negato. Sessualità e psicopatologie segrete. Tecnoprint Editrice, Ancona
- Kaplan H.S., (1981) I disturbi del desiderio sessuale. Mondadori, Milano.
- Kaplan H.S., (1976) Nuove terapie sessuali. Bompiani, Milano.
- Valeria Randone " Sessualità, usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola" Kimerik